Molise: frane e dintorni
9 Dicembre 2023
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Molise: frane e dintorni

La pesante mano dell’uomo sulla Natura e le sue nefaste conseguenze nei secoli. Quella che potrebbe apparire come una sentenza scontata è in realtà il filo sotteso che riassume i risultati del recente inventario dei fenomeni franosi in Italia pubblicato annualmente dall’ISPRA dal 2005 e che ne ha censito ad oggi oltre 620.000 sul territorio  nazionale. Dai rilievi risulta che i due terzi delle frane del continente europeo sono tutte in Italia.
I dati italiani: negli ultimi cinquant’ anni, inondazioni e smottamenti hanno provocato 1.630 morti, più di 320mila persone evacuate e danni tra i 50 e i 60 miliardi di euro. È la fragilità del territorio, che si abbina all’ incuria ed alla progressiva cementificazione: una miscela esplosiva le cui conseguenze sono evidenti ad ogni evento climatico fuori dalla norma, sempre più frequenti negli ultimi anni.
A livello di rischiosità, la nostra regione è nel limbo: seppur un terzo del territorio molisano si classifica a pericolosità alta, è altrettanto vero che non siamo in zona rossa come la Valle d’Aosta, ma ad ogni modo tra le realtà più a rischio. Entrando più nello specifico, nella nostra regione su una superficie di 4mila 460 chilometri quadrati, il 16,6% del territorio è situato in zona a rischio molto elevato, il 30,4% in area in pericolosità da frana mentre sono 329,4 i chilometri quadrati in area di attenzione. Se si considera la percentuale delle aree P3 e P4 (aree a rischio elevato e molto elevato) rispetto al territorio regionale, i valori più alti si registrano in Molise, Valle d’Aosta, Provincia di Trento, Campania, Toscana, Abruzzo, Emilia-Romagna e Liguria.
L’indagine ISPRA ha censito in regione, pensate, ben 22.527 fenomeni. Un numero impressionante se rapportato alla grandezza del territorio molisano, ma che fa parte di una storia locale che ha sempre annoverato, nostro malgrado, questi eventi. Già nel lontano 1941 lo scrittore Francesco Jovine, nella sua fondamentale opera Le Terre del Sacramento effettuò un’efficace descrizione della furia degli elementi naturali e della fragilità del suolo: nel romanzo significativamente sono presenti, seppure nella finzione letteraria, molte suggestioni sul rischio idrogeologico.
Il tema fragilità del territorio ricorse anche in occasione delle celebrazioni per il Bicentenario della Provincia di Molise, quando, tra i numerosi contributi offerti, è opportuno ricordare in questa sede il saggio Uomini e dissesti: frane e alluvioni nell’Ottocento molisano di Walter Palmieri, il quale metteva in risalto come terremoti e alluvioni, frane ed esondazioni tornino ciclicamente nella storia locale e ne segnino in modo profondo il territorio e le modalità con cui l’uomo si relaziona ad esso.
La prevenzione, al fine di evitare eventi calamitosi, venne sancita già con una legge di inizio secolo, ovvero la n. 445 del 9 luglio 1908; una normativa che aveva come obiettivo la salvaguardia dei centri abitati dissestati e che indicava, tra le altre cose, sia i comuni per i quali, a causa di frane, erano indispensabili lavori di consolidamento, sia quelli per cui si rendeva invece necessario il trasferimento. Ebbene, a giudicare dagli elenchi che furono all’epoca allegati alla legge, il problema del dissesto in Molise non doveva apparire significativo: ad essere inclusi furono i soli paesi di Castellino del Biferno e Rocchetta al Volturno, inseriti rispettivamente nel primo e nel secondo elenco. È evidente, da questo dato, che la realtà territoriale molisana era ancora poco nota al legislatore; e infatti l’iniziale scarsa consapevolezza del problema e la decisa sottovalutazione del fenomeno furono, nei decenni seguenti, compensate da vari decreti che aggiunsero altre località a quegli elenchi. Un fenomeno dunque di proporzioni più che inquietanti e che ha un peso notevolissimo sia sugli assetti territoriali sia sull’economia della regione. Eppure, nonostante il suo rilievo, il problema è stato pressoché ignorato dalla storiografia: benché non siano mancati contributi storici su temi collegati come le economie montane, il diboscamento, la bonifica, quello del dissesto idrogeologico e lo studio degli eventi franosi e alluvionali non è mai entrato a pieno titolo tra gli argomenti oggetto di attenzione da parte degli storici, senza dimenticare che oltre alle numerose cause morfologiche, un altro rilevante motivo di origine naturale è la sismicità della regione.
Infine, sempre in tema di cause natu- rali, un’ultima notazione merita il fattore meteo-climatico. In Molise le nevicate erano – negli ultimi anni meno – frequenti e abbondanti e per inciso ciò rappresenta una delle poche specificità regionali. Mentre, infatti, la maggioranza delle cause degli eventi di dissesto si ritrovano nella quasi totalità delle altre province del Mezzogiorno, l’elevata frequenza delle precipitazioni nevose è invece una caratteristica che accomuna il Molise al solo Abruzzo e ad altre poche vette dell’Appennino meridionale. Proprio la copertura nevosa e l’improvvisa liquefazione prodotta da bruschi rialzi di temperatura, sarebbe causa, secondo le testimonianze dei contemporanei, di frequenti fenomeni di dissesto idrogeologico.
Purtroppo da quando la mano dell’uomo, dall’Ottocento in poi, iniziò ad intervenire sulla Natura, come dicevamo nell’incipit di questo pezzo, si è rotta quella distribuzione casuale dei fenomeni di dissesto che dipendeva esclusivamente dalle caratteristiche geologiche, idrografiche e sismiche. Certo, i fenomeni naturali restano, ma in aggiunta ad essi appare, in modo sempre più evidente, una crescente pressione della popolazione con ovvie ripercussioni sugli equilibri territoriali e naturali, purtroppo. Questa, tuttavia, è storia quotidiana ed ineluttabile a causa dell’inerzia politica e della logica del profitto al di sopra di ogni cosa, anche a discapito delle vite umane. È un destino che sicuramente accomuna l’intera popolazione mondiale, ma da molisani, essendo in zona di allerta, si richiederebbe un monitoraggio costante del fenomeno da parte degli organi politici per non ripetere il lungo elenco di calamità che hanno già devastato il nostro Molise.☺

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