Non so più in che mondo vivo
12 Ottobre 2023
laFonteTV (3199 articles)
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Non so più in che mondo vivo

Prima di entrare nel tema di oggi, voglio raccontarvi che Miguel Angel Almodovar, sociologo, divulgatore scientifico e scrittore spagnolo che ha partecipato al II Incontro Internazionale su Tina Modotti, si è innamorato del Molise. Dopo il suo ritorno in Spagna ha pubblicato, su due giornali digitali, un testo che mi ha chiesto di trasmettere a don Antonio, ed il suo nuovo progetto è un lungo articolo sul Molise, da pubblicare su un giornale spagnolo di turismo.
Bene, adesso vi spiego il titolo del mio contributo. La scorsa domenica, 17 settembre, seguendo le trasmissioni della TV italiana, ho avuto la sensazione di vivere in un mondo surrealista. Ho visto due signore che osservavano, sul molo di Lampedusa, le carcasse delle barche che avevano portato sull’isola migliaia di donne, uomini e bambini scappati da guerre, catastrofe climatica, fame e persecuzione per ragioni di genere o di opposizione a regimi militari o autocratici. Le due donne si mostrano esperte, segnalano con le braccia non so quale dettaglio, prima di dirigersi all’aeroporto per ritornare a casa, non senza promettere agli abitanti di Lampedusa una soluzione “europea” al problema dell’ immigrazione. Ho avuto la sensazione che le due fossero contente, perché “ci avevano messo la faccia”. Poco dopo vedo come, a Pontida, una moltitudine celebra due politici nemici dell’Europa. Una delle donne che hanno visitato Lampedusa e l’uomo che si fa celebrare a Pontida, sono parte dello stesso governo, e mi chiedo cosa capiscono e cosa ne pensano a Bruxelles. E mi chiedo, ancora oggi, se i discorsi che ho sentito quel giorno, siano stati scritti dai politici stessi o se loro avevano utilizzato, per scriverli, la IA, l’Intelligenza Artificiale.
Per adesso, la IA mi fa ridere, e non so se devo averne paura. Vi spiego perché: l’altro giorno un mio amico ha chiesto a Google Bard, una piattaforma di IA, di scrivere un articolo su Tina Modotti, e vi voglio presentare parte di quel testo. L’IA dice che Tina Modotti “si trasferì nel 1923 in Messico, dove si innamorò del fotografo Edward Weston. I due si sposarono nel 1924, ma il loro matrimonio finì nel 1927”. Bene, questi due sono andati insieme in Messico e non si sono mai sposati, cara IA. “Nel 1930, Modotti partecipò alla rivoluzione cubana e fu coinvolta in una serie di azioni di combattimento”. Questa è la parte migliore del testo. Cara IA, nel 1930 non c’è stata nessuna rivoluzione cubana, e Tina non vi partecipò. Forse dovresti studiare un po’ di storia, prima di scrivere delle ca…te? “Nel 1932, Modotti si trasferì a Berlino, dove divenne una figura importante nel movimento comunista tedesco. Nel 1933 fu espulsa dalla Germania dai nazisti …”. Carissima IA, Tina arrivò a Berlino nell’aprile del 1930, dopo essere stata espulsa dal Messico come “straniera pericolosa”, ed a Berlino ha dovuto vivere in stretta clandestinità, perché ricercata dall’OVRA italiana. Nell’ottobre dello stesso anno 1930 abbandonò Berlino perché dopo sei mesi di soggiorno in Germania avrebbe dovuto chiedere un visto e sarebbe stata scoperta dai fascisti italiani. “Nel 1937 si trasferì in Spagna…”. No, arrivò in Spagna alla fine del 1935 e rimase nel paese fino alla fine della guerra civile.
Bene, care amiche e cari amici de la fonte, penso che con una IA del genere possiamo essere tranquilli, almeno per adesso.
Post scriptum. Per chi avesse voglia di leggere due degli interventi presentati nel nostro Incontro su Tina, mi può scrivere e sono lieta di inviare i testi in italiano. Uno si intitola “Tina Modotti nel Soccorso Rosso Spagnolo”, e l’altro “Antifascismo e Militanza Transnazionale: Tina Modotti e Vittorio Vidali”.☺

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