Pazzi criminali
7 Aprile 2025
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Pazzi criminali

Il mondo sta in mano a potenze malvagie. Sono state queste le parole di papa Francesco inviate al cardinale Michael Czerny dal Policlinico Gemelli per l’omelia di domenica 9 marzo in occasione della messa in piazza S. Pietro. Il Santo Padre ha poi aggiunto “potenze malvagie, che schiacciano i popoli con l’arroganza dei loro calcoli e la violenza della guerra”. Ancora una volta è il Papa, il nostro amato Francesco al quale auguriamo tanta salute, a cogliere il senso del momento che viviamo nelle mani di uomini e donne che, ogni giorno, dimostrano di non amare la vita ma, con il pensiero alla guerra, la morte di milioni di giovani e, come in Ucraina e Palestina, anche di donne e bambini. E, con la morte, la distruzione di immensi territori stravolti a causa di queste due guerre e altri 50 e più conflitti attualmente accesi nel mondo.
Papa Francesco parla di “potenze malvagie” e di “popoli”, ovvero di donne e di uomini che sono i responsabili di queste potenze, che, nel momento in cui dichiarano guerra e/o la alimentano con le armi prodotte, sono da considerare pazzi criminali che affamano i popoli e li nutrono di odio, non del senso del rispetto per l’altro e di solidarietà, cioè di valori, che ci appartengono, fondamentali per la convivenza e la pace. Valori che il dio del momento, espresso e adorato da un sistema predatorio e distruttivo, il neoliberismo, che non ha il senso del limite e del finito, attua soprattutto nei confronti di nostra madre Terra. Il dio che ha reso il denaro non più un protagonista del mercato quale mezzo di scambio, ma un fine da raggiungere, con il consumismo, ad ogni costo.
Pazzi criminali che sanno bene cos’è il denaro e come si può ottenere in grande quantità dichiarando una guerra o soltanto reagendo, con le armi che ammazzano e, non solo, distruggono il territorio, le campagne, il cibo, la biodiversità, la vita. Appena arriva la tregua c’è da pensare alla ricostruzione che utilizza altre ingenti somme di denaro, la gran parte – se si fa riferimento al sistema dominante – frutto di azioni predatorie e distruttive (perforazioni, cave, miniere, cemento, asfalto ed altro ancora, come l’utilizzo delle terre rare della povera Ucraina, divisa in due dall’accordo di pace che ci sarà). Il che fa dire che la guerra è un grande affare, non solo perché c’è da distruggere risorse, sempre più rare, della terra ma anche da ricostruire in modo che i ricchi diventino sempre più ricchi e dare a questi novelli paperoni, i criminali e pazzi, oggi in circolazione, la possibilità di cogliere l’obiettivo, da più parti annunciato, di mettere in atto un Governo globale.
Un Governo per dominare il mondo e programmare il domani, con il denaro che, ancor più, deciderà e tutto a spese della democrazia e della libertà, visto che aumenteranno le disuguaglianze con pochi ricchi sempre più ricchi e molti più poveri sempre più poveri. Il piano Von der Leyen è, per noi che viviamo le paure di questi tempi non facili, mostruoso e sconsiderato proprio perché va in questa direzione ed è parte (una nostra memoria degli anni ’90), di quel “sistema di guerra” (armi, ricerca, produzione, commercio, eserciti, spese per la guerra) che è la negazione della pace, bensì preparazione per una nuova guerra, che, come le precedenti è follia, crimine. Tutto questo nel momento in cui c’è da convincersi e affermare che è finito il tempo per gli eserciti in modo da poter dire, una volta per sempre: basta!
La pace è un sogno e, come tutti i sogni, quando lo si vuole veramente diventa realtà.☺

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