sabrinate
22 Febbraio 2010 Share

sabrinate

Con l’ineffabile leggerezza che la caratterizza, la deputata frentana Sabrina de Camillis riesce ad abbracciare gli opposti con la più grande apertura: l’altro ieri Patriciello e Iorio, due politicamente non proprio in sintonia; ieri le manifestazioni pro potenziamento ospedale Vietri di Larino e le tesi di chi vuole ridurlo a presidio sanitario; oggi la battaglia per l’affissione del crocifisso nelle scuole asserendo che lo avrebbe portato ben in evidenza sul petto e il pronunciamento sulla ghettizzazione degli studenti stranieri nella scuola dell’obbligo, appoggiando la mozione Cota. Ecco quanto asserisce in un italiano sciacquato nel Biferno in parlamento, secondo il testo stenografato: Signor Presidente, innanzitutto condivido appieno la mozione Cota ed altri n. 1-00033 (Nuova formulazione), così come riformulata, e vorrei aggiungere la mia firma alla stessa. Inoltre, esprimo disagio in questo momento, come parlamentare, come donna e come madre, perché mai avrei potuto immaginare di dover difendere le idee sulle quali si fonda la Costituzione in Italia, e di dover ipotizzare che, in alcuni casi, bisogna forse vergognarsi di difendere quelle che sono le regole di base in questo Paese.

Allora, concludo il mio intervento chiedendo a tutti noi e a me stessa per prima: se fossi costretta ad andare in un Paese dove non si parla l'italiano e i miei figli fossero inseriti in una classe dove non capiscono una parola di quello che gli avviene intorno (Applausi dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà e Lega Nord Padania), che cosa sarebbe quello? Non sarebbe razzismo?

PRESIDENTE. Deve concludere.

SABRINA DE CAMILLIS Allora, quello che noi stiamo facendo è proprio evitare che vi sia un razzismo al contrario.

            Onorevole, continui a sorprenderci, anche se non l’abbiamo capita. Che cosa sarebbe il Molise senza di lei?!

 

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