Scegliere gli amministratori
18 Aprile 2023
laFonteTV (3191 articles)
Share

Scegliere gli amministratori

Visione pessimistica? Un sogno infranto contro l’inerzia? Forse.

Scrivevamo mesi fa sulle colonne di questo giornale che la speranza non ci difettava e che al pessimismo della ragione doveva subentrare l’ottimismo della volontà. Parlavamo di buona politica, delle elezioni politiche ed amministrative del 2023. Sì! Quelle di maggio e di giugno.

Eravamo e siamo convinti che il bene comune richieda la partecipazione di tutti e che chi ha impegni e cariche sociali operi nel rispetto di princìpi etici fondanti la comunità. Sono passati mesi e non abbiamo osservato comportamenti diversi da quelli denunciati come cattiva politica, comportamenti tesi a riconquistare la fiducia degli elettori e renderli protagonisti del proprio futuro. Anzi, abbiamo registrato, tranne rare eccezioni, la latitanza della politica sui problemi che investono il territorio molisano. Mi riferisco, ad esempio, ai 64 progetti per la realizzazione di impianti fotovoltaici ed eolici. Tutto il territorio del basso Molise ne risulta coinvolto: Larino, Montorio, Campomarino, San Martino, Guglionesi, Petacciato, Montecilfone per citare alcune realtà. Sembra che ci sia un disegno politico preciso: fare del Molise una Hub Energetica, un luogo di produzione di energia al servizio dei centri energivori.

Già oggi il Molise produce più di quanto consuma. Sui migliori terreni di Larino e San Martino in P., per una estensione di circa 2.500 ettari, è prevista la realizzazione di 14 aerogeneratori di altezza torre pari a 165 m. ciascuno, per un’altezza totale di 250 m, invadendo il territorio, anche con un sistema di viabilità interna al servizio degli stessi.

La politica regionale e locale di fatto è latitante. Negli incontri su questi temi, proposti e realizzati dal basso, chi avrebbe dovuto essere in prima fila a difendere e proteggere il territorio che rappresentano, assessori regionali preposti, sindaci, la politica che determina un certo sviluppo, era assente.

Il “Comitato 4Giugno”, che raccoglie associazioni e organizzazioni, quali la fonte, AIAB, Azienda Di Majo Norante, CIA, Coldiretti, Confagricoltura, Consorzio TUMP, Distretto del cibo: Olio EVO Molisano, Fondazione Don Milani, Slow Food Termoli, UIL Molise, ha promosso per ultimo un incontro il 4 marzo 2023 a Campobasso, per conseguire il blocco delle autorizzazioni alla realizzazione dei grandi impianti fotovoltaici ed eolici sul territorio della nostra regione, in linea con quanto richiesto nella lettera, ad oggi senza risposta, inviata lo scorso 17 febbraio al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e al presidente della Regione Molise, Donato Toma.

Ha invitato i sindaci, le associazioni culturali e ambientaliste a confrontarsi per concordare una linea condivisa per la tutela del territorio, impedendo investimenti speculativi e predatori, e immaginando sullo stesso tema (energia) chiare prospettive di crescita economica e occupazionale. Tranne il sindaco di San Martino in P., gli altri erano assenti.

Indignazione. Profonda indignazione.

E il 14 e 15 maggio siamo chiamati a votare per il rinnovo delle amministrazioni comunali e il 25 e 26 giugno per votare il presidente della Regione e il Consiglio Regionale del Molise.

Come in passato, gli attori della politica continuano a tessere la propria ragnatela elettorale, lontani dai riflettori e in assenza di reale coinvolgimento dei cittadini. Si vergognano di quanto hanno o non hanno fatto? Non hanno nulla da dire?

Poi ad un mese dal voto, come il coniglio che esce dal cilindro del mago di turno, compaiono liste di candidati, nomi messi lì da un Deus ex machina perché portatori di presunti voti, perché servili ad interessi privati locali o regionali, perché ora è meglio salire sul carro della destra, perché le decisioni prese a Roma si riflettono nella periferia. E la farsa del voto, l’ipocrisia della democrazia, prosegue. Ma non è mai troppo tardi per cambiare.

Ecco al pessimismo della ragione desideriamo offrire, ancora una volta, l’ ottimismo della volontà. A Larino, se non vogliamo essere gli eterni portaacqua, complici della deriva regionale, se vogliamo essere protagonisti del nostro futuro anche sulla scena regionale, dobbiamo tornare a governare i processi per il bene di tutti, dobbiamo tornare a fare politica buona e buona opposizione, dobbiamo soprassedere sugli interessi di parte. Abbiamo la possibilità, numeri alla mano, di eleggere anche due consiglieri regionali.

Un accordo sui nomi, proposti e scelti con delle primarie, darebbe dignità e forza alla comunità tutta. Far prevalere, per vanità o interessi, le pur legittime ambizioni personali, al bene della città, sarebbe un ulteriore tassello al declino della buona politica anche a Larino.☺

 

laFonteTV

laFonteTV