Schegge
4 Settembre 2014 Share

Schegge

Devo scrivere l’articolo, devo scrivere l’articolo!

Mi si affastellano nel cervello argomenti, eventi, situazioni brucianti, di guerra, di violenza, di totale inumanità, cerco di dare un valore ad uno di essi per trovare le parole adatte: 1600 parole non più di cinquemila battute.

O Capitano! Mio Capitano! Il nostro viaggio tremendo è terminato

È terminato, per te sorriso infantile alla perdita…

oh goooood morning vietnammmmmmmm!

Dicono che dovessi sostenere i colpi della vita.

Forse hai visto anche tu bambini massacrati, corpi trucidati lì nella Palestina e il senso d’immane impotenza: non si può solo fare ridere.

Ci penserò domani! (Rossella) ho voglia di rotolare giù giù, ma non ho scale di velluto rosso né vestaglie di broccato!

Apro la tv.

Un’annunciatrice in posizione egizioromana chiede se lo spinone è una pianta grassa o un cane, pagando cinque euro la settimana potrei vincere diecimila euro…

Cambio canale.

Un padre ha ucciso il figlio di diciotto mesi per raptus di follia, rileva in tono grave il giornalista di Cairo editore.

Ieri un uomo ha trucidato la moglie, un altro la fidanzata: raptus di follia, rileva sempre il giornalista.

Ma da dove viene questo improvviso annebbiamento della nostra consapevolezza a non uccidere, ferire chi si ama, chi non si ama?

La tv ora mi fa vedere un uomo che immagina la moglie in reggiseno rosso e mutandine di pizzo e sogna di fare notte con hotline, servizi impeccabili anche in anonimato. In conclusione ti puoi fare le tue porno seghe in eroticovirtuali nottate senza nemmeno andare per strada.

E il governo dei saggi e dei potenti del nostro paese in un servizio di rete sette s’indigna che prenderemo forse le tasse dalle prostitute, prendiamo dalla feccia il nostro benessere?

La feccia?

Intanto spiego a una ragazza cui faccio lezione d’italiano la donna angelicata per Dante che lo porta alla salvezza eterna e lei mi dice: per Petrarca non è così perché Laura invecchia, lui la vede che invecchia…

Impossibile staccarsi dal giro di giostra!

Compare la signorina del gioco, m’invita a scegliere se le cime di Lavaredo sono una verdura o una montagna.

Forse arriva sì, ora il raptus di follia…

Mi aiuta in internet uno psichiatra di Ancona. Che scrive, lasciate stare i folli e i raptus! Esistono i malvagi, il cattivo.

Evviva Lucifero schiantato nel profondo dell’Inferno, figura terribile ed emblematica che sto spiegando alla mia fanciulla, parca di immaginazione e stile, ha allora una sua fulgida comparsa!

Se siamo liberi di essere buoni, siamo liberi anche di essere malvagi. E non è detto che i malvagi siano folli; un po’ spicciola la spiegazione ma accattivante e tutti i depressi, e i sofferenti psichiatrici si sentono per un attimo assolti dal Male. E così sia.

È certamente malvagio chi  stupra, soprattutto quando lo stupro è di gruppo su donne dei vinti, il vae victis perenne che ora si sta consumando nel mondo musulmano a consacrare la propria vittoria.

Una signora in tv sussurra all’amica di poter finalmente entrare in ascensore senza problemi perché non emana odori spiacevoli, e solca la soglia trepidante e felice con la sua amica insieme a due agghindatissimi (e ovviamente profumatissimisenzaproblemi) uomini!

Mi chiedo quanto maleodoranti fossimo in altri tempi senza T. e come i profumatissimi e non problematici uomini ci sopportassero. Oppure proprio per questo non ci inserissero nei loro consessi. Solo per questione di odore.

Forse mi sbaglio.

Leggo che un califfo ha detto che è giusto picchiare le donne perché sono inferiori e noi, nei nostri salotti buoni meno buoni tinelli luoghi di casa e di lavoro, inorridiamo arricciamo il naso dicendo che scandalo sono degli incivili, ma quando arriveranno al nostro grado di civiltà?

Esco, da un cartellone pubblicitario, seminuda occhieggia una semidea e c’è scritto “fidati, te la do gratis (la montatura!)”.

Ritorno a casa, leggo pagine da un bel libro di Roberto Roversi: parole di guerra e di dignità umana.

Vado a letto voglio vedere un telegiornale, ma prima mi aggredisce una erotica aggressiva fanciulla che mi annuncia “Io sono Eva, Eva Q!” disegno di un culo da cui entra una supposta (appunto evaq) per fare e v a c u a re! (intelligente gioco di parole!).

Che dire? Fra raptus di follia e malvagità c’è lo zoccolo duro del potere! Dormirò e non vi dico il nome delle pillole!☺

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