Scultore affascinato dal rinascimento
13 Dicembre 2023
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Scultore affascinato dal rinascimento

Paul Dubois era il figlio di François Antoine Dubois, notaio reale, sindaco di Nogent-sur-Seine e consigliere generale dell’Aube, e pronipote dello scultore Jean Baptist Pigalle. Dopo gli studi di diritto, venne ammesso alla Scuola di Belle Arti di Parigi nello studio di Armand Toussaint, quindi si recò a Roma, ove rimase colpito dalle opere dei grandi artisti del Rinascimento, che volle imitare in patria. Fu autore delle statue del cenotafio del generale Lamorticière (1878) e di un monumento a Giovanna d’Arco a Reims (1895), fini esempi di scultura ibrida.
Debuttò al Salone del 1860 esponendo il Busto della contessa di B. e un Bambino. Nel 1863 ottenne una medaglia per le sue due statue San Giovanni Battista bambino e Narciso al bagno. Profondamente influenzato dall’arte italiana, in particolare quella del Rinascimento, divenne il capofila dei cosiddetti scultori “fiorentini”, emuli dei loro predecessori del Quattrocento. Di ritorno a Parigi, incontrò un grande successo con il Cantante fiorentino del XV secolo e si guadagnò la medaglia d’onore del Salone del 1865.
Dubois strinse amicizia con gli scultori Henri Chapu, Alexandre Falguière e musicisti come Georges Bizet. Il Duca Daumale gli commissionò la statua equestre del Connestabile Anne de Montmorency.
Artista tormentato
Una delle sue opere principali è la statuaria del cenotafio del generale de Lamoricière alla Cattedrale di Nantes. Dubois venne incaricato di scolpire le quattro statue bronzee che incorniciano il mausoleo, che sono ispirate in particolare alle allegorie delle tombe Medicee a Firenze. Due di queste figure, La Carità e La Saggezza, vennero esposte al Salone del 1877. Come accennato, nel 1865 e nel 1876 ottenne una medaglia d’onore al Salone di belle arti. In seguito divenne un membro dell’Accademia di Belle Arti.
Nel 1873, Dubois venne nominato conservatore del Museo del Lussemburgo. Nel 1878 succedette a Eugène Guillaume come direttore della scuola di belle arti di Parigi. Come studenti ebbe Fabio Stecchi e Camilla Claudel, fino all’incontro di quest’ultima con Augusta Rodin nel 1884
Il suo  Monumento a Giovanna d’Arco, inaugurato sul piazzale della cattedrale di Reims, il 14 luglio 1896, contribuì ugualmente alla sua fama e gli valse la promozione alla Gran Croce della Legion d’Onore dal presidente della repubblica Felix Faure. 
Morì il 23 maggio 1905 a Parigi. Egli riposa nella nona divisione del Cimitero di Père-Lachaise. Il suo monumento funebre è ornato da una statua in bronzo dello scultore che rappresenta sua madre, Claudine Sophie.
Narciso
Dubois scolpì il giovane Narciso, figlio di Cefiso e della ninfa Liriope, che insensibile al sentimento dell’amore, non ricambiò la passione che Eco aveva nei suoi confronti. Per punizione la dea Nemesi lo fece invaghire della propria immagine, riflessa in una fonte, e lui morì consumato di passione dell’immagine di sé stesso, annegò e fu trasformato in fiore che porta il suo nome.
Nella scultura di Dubois Narciso guarda il suo riflesso con sguardo perdutamente innamorato: più che spogliarsi, sembra divertirsi pudicamente e ciò è reso dal volto e dalle mani,. L’opera può essere ammirata presso il Musée d’Orsay a Parigi: l’artista ha posto sulla base la firma. ☺

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