Spazio aperto: auguri al direttore
7 Giugno 2014 Share

Spazio aperto: auguri al direttore

Gentilissimo Direttore, in qualità di abbonata sostenitrice della sua rivista, come omaggio e augurio personale per il suo sessantesimo, le invio il seguente testo che vorrei condividere con la comunità di Bonefro e con tutti i lettori del suo giornale.

Ad un uomo così austero

tanto mite e riservato

che, in virtù del “ministero”,

qui  “qualcuno” ci ha inviato.

 

Don  Antonio, è risaputo,

sessant’anni ha già compiuto

e la sua comunità

grande festa gli farà.

 

Uomo in lotta ed in preghiera

che non vede mai la “sera”,

che ti parla di “speranza”

anche quando il buio avanza.

 

Nei momenti più preziosi,

familiari e religiosi,

con noi tutti ha condiviso

ora il pianto, ora il sorriso.

 

Sempre accorto e premuroso

verso chi è più bisognoso,

sempre pronto ad ospitare

chi non sa più dove andare.

 

Chiara e breve l’omelia

che ti indica la “Via”

anche se, ma poco importa,

a sinistra poi ti porta!

 

La sua idea, da sempre espressa,

ne la fonte è poi riflessa

dove scrive, informa e annuncia

il programma e la denuncia.

 

Il confronto alimentato

quasi un fiume è diventato

e, poiché anche in ciò si spende,

questo frutto già gli rende.

 

Corto, semplice e giocondo

il messaggio suo è profondo:

la bontà della notizia

è “la pace e la giustizia”.

 

La sua calma, la sua fermezza

ci rivela la fortezza

di chi prende decisioni

dopo lunghe riflessioni.

 

Scorre il tempo, vola via

ma rimane questa scìa,

alta, lunga e luminosa

di una vita generosa.

 

E con ciò, è il festeggiato

che un regalo ci ha donato

e l’augurio, per finire

sarà solo un bene-dire.

Giuseppina Colabella

giuseppina.colabella@gmail.com

 

Caro don  Antonio,

oggi la nostra comunità ti si stringe attorno festante, per augurarti buon compleanno e per testimoniarti  stima ed affetto.

Sarebbe interessante ma lungo, ripercorrere le tappe più importanti del tuo operato tra noi e tu ci hai insegnato ad essere brevi ed essenziali perciò diciamo solo che non dimentichiamo l’evento del tuo insediamento nella nostra parrocchia: la gioia e lo sconcerto nel percepire la “novità” della tua  persona; sembrava riecheggiassero le parole del profeta Isaia: “Ecco, io faccio una cosa nuova; proprio ora germoglia, non ve ne accorgete?” Qualcuno ricorda ancora la lettura della celebrazione di quel giorno: era il racconto di Davide contro il gigante Golia, in Samuele (1, 17). Davide si libera dell’armatura di cui il re Saul l’aveva rivestito e muove contro Golia con la sola fionda e alcuni sassi, uccidendolo; la valenza simbolica di questo testo era il messaggio che ti caratterizza: bisogna combattere con la fiducia in Dio e con le armi che si hanno, contro i giganti che ci stanno di fronte e che ci urlano addosso la legge spietata e sleale del più forte.

Ci sei sembrato subito un prete diverso dal concetto tradizionale che ne avevamo, e ce lo hanno poi confermato la tua vita, le tue scelte, i tuoi scritti: di parte, controcorrente, critico, per alcuni “scomodo”; mai neutrale, sempre pronto a denunciare le ingiustizie, rispettoso delle diversità e delle alterità; amante delle utopie concrete, di quelle utopie cioè, che non si stanno a guardare come la stella polare, ma che si possono realizzare camminando, strada facendo …

Sei tra noi ormai da 17 anni; abbiamo condiviso momenti belli e sofferenze personali e collettive; continua ad esprimerti nel binomio con cui riassumi il tuo ministero: Vangelo e giornale che può tradursi nel motto che ami: contemplazione e lotta: propulsione per una Chiesa altra, dove si intreccino, in felice sintesi, catechesi e liturgia, carità e denuncia…; continua ancora a spiegarci con passione la Parola che salva, a raccontarci lo stupore di un Incontro, ad indirizzarci sulla via giusta per essere testimoni credibili. Continua…

Auguri

La comunità parrocchiale di Bonefro

 

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