Tag "Dario Carlone"

Giovani e futuro

Un altro anno scolastico volge al termine; tra qualche mese il “classico” esame di stato – una volta ci piaceva chiamarlo “di maturità” – e tanti giovani studenti, chi più diligentemente chi meno, lasceranno i banchi di scuola, pronti ad

Si aggira per l’Europa uno spettro …: no, non quello che  K. Marx e F. Engels richiamavano nel Manifesto del Partito Comunista del 1848. Recentemente ha invaso gli stati dell’Unione Europea l’espressione anglofona quantitative easing [pronuncia: quontìteitìv ising], ridotta all’acronimo

Contaminazioni

Nella mitologia greca era un dio marino, personificazione dei flutti impetuosi, onorato e temuto dalle popolazioni arcaiche; oggi è semplicemente il nome di un’“operazione” di sorveglianza delle acque del Mediterraneo. A coordinarla è l’agenzia europea Frontex, che se ne serve

Deprecabile passione

Se chiedessimo ad un adolescente se abbia mai sentito o incontrato il vocabolo inglese fighter [pronuncia: faiter], credo che la sua risposta sarebbe affermativa: ciò spiegherebbe non tanto che il bagaglio lessicale dei nostri giovani è ricco quanto piuttosto che

Atti delinquenziali

L’imitazione del comportamento altrui non è sempre positiva, soprattutto a causa del modello preso a riferimento. Nei confronti delle nazioni estere noi italiani avvertiamo spesso un complesso di inferiorità che genera quale effetto negativo l’ acquisizione acritica di costumi che,

Cortei, sfilate, presìdi, proteste: la cronaca di questi giorni ne è sempre più ricca, e sempre critiche le situazioni all’origine di tali manifestazioni, vuoi la ormai grave crisi economica, vuoi la politica “liberista” dell’attuale governo. Anche gli esiti di tali

Inventori nel Molise?

Un tempo esistevano gli “inventori”, oggi preferiamo chiamarli maker [pronuncia: meicher]! E di recente si sono incontrati a Roma in una fiera loro dedicata, vetrina di ciò che sarà la realtà del futuro! Il ricorso al vocabolo inglese allontana dal

Spioni assassini

“Che cosa è un drone?”. Suppongo che a questa domanda molti di noi saprebbero rispondere, abituati come siamo ad accogliere e ad utilizzare nella nostra lingua italiana vocaboli anglofoni. Negli ultimi mesi, poi, il termine è stato largamente citato, in

Single [pronuncia: singol]. Negli ultimi decenni il vocabolo si è diffuso così rapidamente da sostituire meglio oscurare i suoi vari corrispettivi, in disuso e poco noti soprattutto alle giovani generazioni. Chi ricorda ed utilizza ancora parole quali celibe, nubile, zitella,