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faccia a faccia di Dario Carlone
Se c’è qualcosa di incredibilmente singolare – per non dire poco gradevole – nel modo odierno di parlare è senza dubbio l’uso traslato di parole straniere nell’italiano. Il rapido sviluppo tecnologico, con l’utilizzo sempre più diffuso di computer, telefonini,
identità e apertura di Dario Carlone
Nell’universo patinato dei media si sente sempre più spesso utilizzare il vocabolo inglese location [pronuncia: lochescion]. Trasposto dal linguaggio cinematografico, il termine sta ad indicare il luogo o i luoghi in cui ambientare le scene “all’esterno” di un film
perplessità di Dario Carlone
Nel profondo rispetto delle opinioni e dei punti vista altrui, che caratterizza me e il periodico per cui scrivo, vorrei replicare all’articolo a firma di Renato Di Nicola, apparso sul numero scorso della nostra rivista. Premettendo che sono da
l’accento straniero di Dario Carlone
Foreigner, stranger, alien, non citizen, outlander, barbarian: tanti termini, un solo significato: straniero! L’ampia gamma di traducenti che i parlanti anglofoni hanno a disposizione deriva, com’è noto, dalla contaminazione con altre lingue e dall’influsso da esse esercitato sulla lingua
colmare le disuguaglianze di Dario Carlone
Scomparsa dall’agenda della politica nazionale di questi ultimi giorni – se mai vi fosse entrata – e salutata dai più ingenui quale evento fortemente innovativo, la “convenzione” per le riforme non ha ancora visto la luce! A lungo auspicata,
in ascolto di Dario Carlone
Che cosa lega il mondo ultramoderno della tecnologia contemporanea e quello fiabesco medievale? Semplicemente il ricorso ad un vocabolo “comune”: troll! Derivato dalle saghe scandinave, riportato in auge dalla narrativa fantastica degli ultimi decenni, troll è il sostantivo che
avantilogie di Dario Carlone
Chissà cosa c’è dietro: non esiste espressione più malevola e – ahinoi – più diffusa nel nostro parlare e “pensare” quotidiano! Siamo quasi tutti portati ad assumere un atteggiamento di “diffidenza” rispetto a ciò che ci viene “venduto” ad
abitare le nuvole di Dario Carlone
Vanno/vengono/ogni tanto si fermano/e quando si fermano/sono nere come il corvo: dalla rappresentazione che poeticamente ne dava Fabrizio De Andrè le nuvole oggi sembrano aver lasciato il campo della meteorologia per invadere quello tecnologico e “condizionare” la nostra vita
chi garantisce cosa? di Dario Carlone
La riconquista di credibilità dell’Italia in campo internazionale ha coinciso con il diffondersi – forse spropositato – dell’uso di vocaboli stranieri tanto nelle dichiarazioni ufficiali quanto sulla stampa. Endorsement [pronuncia: indors’ment] ne è un esempio. Il termine inglese ha