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  Quali prospettive e quale futuro per l’università del Molise?   Il Molise è chiamato ad avviare una riflessione di merito sul futuro della propria Università, superando i posizionamenti provinciali a favore o contro il nuovo o il vecchio Rettore,

  Siamo ormai a fine estate ed è ancora possibile ammirare la vistosa fioritura dell’oleandro, abbondante, scalare e variegata nei colori che vanno dal bianco, al rosa e al rosso carminio; fioritura che ha inizio nei mesi di aprile-maggio e

  “Una volta tanto, nel cuore della notte. Siamo rimasti solo Dio e io”. Quest’espressione di Etty Hillesum, presente nel diario del 4 ottobre 1943, può costituire il punto fermo, la roccia su cui fondare la propria esistenza nei momenti

  In questi ultimi mesi ho girato molto l'Italia ed ho cercato di mettere in pratica uno degli spunti di riflessione che Gustavo Esteva mi ha trasmesso a proposito del pensiero di Ivan Illich e degli Zapatisti. Non esiste un'avanguardia,

  Roberto Roversi ricorda Francesco Lorusso (*)     La creta, la selenite e l’arenaria. Di qui nasce il colore di Bologna. Nei tramonti brucia torri e aria. A che punto è la città? La città è lì in piedi

  “Cose inaudite dalla fondazione del mondo” (D.M.Turoldo) Con il prevalere dell’ideologia del mercato e la crisi dello Stato Sociale, le società occidentali sono attraversate da un processo che accentua le diseguaglianze e che porta in luce una tendenza ad

  Il sugo è fatto. Per settimane o mesi è assicurato il piatto di spaghetti al sugo di pomodori, o alla bolognese… Mi domando quante persone, quando mangiano i piatti preferiti e tradizionali degli italiani, dedicano un pensiero alla domanda

  Avete mai assistito ai lavori del consiglio regionale? Se provate a togliere l’audio, assomiglia tanto a un film di Chaplin: si sorride senza sapere il perché; se invece togliete il video, avete la sensazione di ascoltare una trasmissione radiofonica

  Ero ombra mentre carezzavo i tuoi capelli fino a sera tarda. Ogni giorno seduto all'angolo della stanza senza pareti ogni notte vegliavo il sonno illuminato dai bengala intorno le macerie.   Il battito al lumicino e la calda mano