Tante famiglie
1 Marzo 2014 Share

Tante famiglie

Sono storie fatte di decisioni prese in base al modo d’essere, all’educazione ricevuta, tradizioni, usanze, radici, situazioni in cui ci si viene a trovare, intrise di emozioni, paura, odio, perdono, indifferenza…

Poi negli anni si cambia, si dice che si diventa maturi, ma il vestito dei vent’anni comincia ad andar stretto ed il vigore e la passione della giovinezza lentamente vengono sommersi da pensieri di separazione e divorzio; la sopportazione rischia di portare all’anoressia e alla depressione. La vita è dura, soprattutto se la libertà di scelta è condizionata dalla vita di altre persone (figli…).

Anche nel fallimento della famiglia si trova sempre, specie nei figli, qualcosa di buono. Dio infonde coraggio e dice “Non aver paura, vivi nella verità perché la vita è bella, va vissuta, è il nostro bene più prezioso, è soprattutto amore”. Ora Dio può contraddirsi? Un coniuge che umilia e offende, rinnega, ingiuria, allontana dagli affetti, dalla gente, da Dio, non vince nessuna battaglia se l’altro coniuge rimane se stesso, col suo amore verso Dio, verso i suoi affetti, verso la gente. Si può rispondere con amore all’odio, ma nasce un bisogno di libertà, di pace, diritto che Dio non vieta.

Allontanarsi: la decisione presa a vent’anni non ha più senso; la legge e i vincoli rendono schiavi e risultano ridicoli quando ti puniscono se non ti prostituisci a chi è venuto meno all’amore e al rispetto giurati all’altare. Quanti hanno pagato all’istituzione religiosa anni di sopportazione per un matrimonio fallito davanti a Dio e agli uomini!?

È giusto riappropriarsi della libertà di scegliere ciò che Dio ci ha dato per scrivere le pagine vere della nostra storia.

Timoteo Limongi

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