Termoli solidale
18 Luglio 2023
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Termoli solidale

Grazie Termoli: “io sono quello che incontri per strada, su una panchina, con una fisarmonica, sdraiato sotto la stazione e spesso anche sotto i tetti delle Chiese … quello uscito dal carcere; dalla droga; da dipendenza dall’alcol … quello che ha perso il lavoro; ha divorziato; ha una pensione ed un reddito che non gli permette di sopravvivere … quello scappato dalla propria terra insanguinata da guerre e violenze … quello irritante ed irritabile che fa “pipì” per strada … ma uomo e donna dai molti nomi che è come te, con gli stessi tuoi problemi che la solitudine ingrandisce. Alcuni di noi hanno trovato un posto dove dormire, anche se a tempo, grazie ai servizi sociali del Comune; all’ospitalità della Misericordia termolese e a qualche prete e/o volontario di misericordia di cui talvolta approfittiamo. Mangiamo grazie ai servizi della Caritas termolese ed ai volontari che ci offrono la cena. Mi lavo, ci laviamo e laviamo i nostri pochi indumenti, facendo abbondanti colazioni e talvolta anche il pranzo, grazie al servizio diurno che i vostri ragazzi della “città invisibile” ed altri, ci garantiscono. Mi curo e ci curiamo con il servizio offerto anche a noi dai servizi sanitari e di assistenza dell’ASREM. Io, tra l’altro, non avevo documenti, come tanti altri, ma, grazie all’interessamento degli operatori della “città invisibile” ed ai vostri servizi sociali, stiamo riuscendo a risolvere i problemi legati ai documenti. Ho trovato un lavoro, ma “lavoro di notte e … durante il giorno sono costretto a riposare per strada perché non posso rientrare nel posto letto offertomi. È vero, molto spesso non ci rendiamo conto che bere per strada; bivaccare, urlare, litigare; lasciare bottiglie e barattoli, talvolta vicino a dove siamo ospitati non è una bella cosa. Credetemi, noi non abbiamo scelto la strada per vivere, sono state le vicende della vita e, molto spesso, anche la nostra incapacità di riprenderci la speranza. Spesso non riusciamo a comprendere la parola “riconoscenza” perché in noi è sparito il traduttore emotivo. Io non ho trovato un amico o un gradino sul quale appoggiarmi per evitare di sprofondare nell’impotenza. Scusatemi e scusateci! aiutateci a capire che la riconoscenza è una grande cosa; perdonateci se vi facciamo preoccupare e se qualcuno di noi ne approfitta”.
Coraggio Termoli, “porto del Molise” e “portatore di speranze”, città adottiva di un viandante della vita, che ha trovato sentieri di vita e passioni nelle tue strade. Davanti ad una chiesa, in compagnia di un ragazzo nero, amico di strada, ho incontrato un Assessore del Comune. E, riconosciutomi, con mia sorpresa, mi ha ricordato pezzi di iniziative svolte tra le strade di questo paese. Abbiamo scambiato alcune opinioni e poi, ricordando l’input di un amico, anche lui tra gli scranni del Comune, che mi ha detto: se hai soluzioni, falle presenti, mi sono permesso di proporre una possibile soluzione: accogliere e ordinare orari di sfratto giornaliero, non è una buona accoglienza e non supporta il possibile reinserimento. E neanche si può chiedere al privato di sostituirsi al pubblico perché, fosse pure e qualcuno lo fa, ma è precario ed a tempo. Si possono, però, definire ed organizzare orari flessibili “qui-ora e subito” che permettano una somiglianza con “la casa” ed utilizzare “tutti” i posti, istituzionali e disponibili, di supporto a chi vive senza casa.
Mi sembra che sulla carta esista un coordinatore delle varie unità di assistenza, previsto nel piano sociale di zona. Sufficiente è, durante il giorno, stare un po’ di più in mezzo alla strada, supportati con qualcuno/a degli assistenti sociali in servizio. I vari piani di assistenza territoriale sociale e le varie carte dei diritti di cittadinanza etc., rappresentano bellissimi fiori di un giardino dove, insieme agli uffici, sarebbe necessario coltivare la terra. Sulla terra e “per terra”, ci sono le Persone per le quali tali uffici sono stati affittati ed ammobiliati! Tra questi operatori ci sono figure indubbiamente esperte dei necessari passaggi “ora e subito” per garantire quella cittadinanza di diritto solidale scritta sui papiri infiniti e scopiazzati qua e là da documenti che conosco ed ho letto già dal 1972, quando frequentavo gli uffici dell’AAI (Aiuti Assistenza Internazionale) in quel di Roma. Di reti Termoli ne ha tante in mare ed in terra! Si tratta di trovare quel Capitano di barca in grado di esaltare i mozzi, alimentando sinergie tra gli operatori istituzionali e le molteplici associazioni di volontariato, nonché tenere monitorato il territorio.
Per favore, però, ai lupi di mare e di terra, non venite a raccontare che non ci sono posti perché là gli orari; di fianco la Legge, spesso mal fatta; di qua donne e vergini; più giù bambini ed infanti e, peggio, che, senza i doverosi distinguo, “questi vengono a fare vacanza”. Ci sono, e sicuramente, quelli che delinquono e quelli che approfittano della solidarietà, anche di quella scritta nei diritti di cittadinanza, ma è sempre necessario distinguere e applicare le Leggi e, soprattutto, quella umana e, magari, disobbedendo a quelle malfatte. Le regole che ci sono e ci sono perché vengano applicate con rigore sempre per tutti e da tutti, compresi me; chiese; associazioni; volontari ed istituzioni, perché “L’ orizzonte della solidarietà, dell’amicizia e del dono, si oscura quando non genera coscienza e riconoscenza”. Il resto è solo un problema organizzativo, la cui competenza è e deve essere istituzionale, concreta, solidale ed inclusiva.☺

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