È on-line www.uccellidaproteggere.it, il primo portale italiano dedicato alla conservazione dell'avifauna realizzato dalla LIPU su incarico del Ministero dell'Ambiente. Cento specie da scoprire, con schede, mappe, motori dì ricerca avanzata per imparare a riconoscerne l'aspetto, le abitudini, l'habitat, il canto. E l'ambizione di portare a casa di tutti, dagli studenti agli enti locali, fino ai comuni cittadini, lo straordinario patrimonio di biodiversità che ancora oggi caratterizza i cieli italiani, nonostante tutto.
Una doppia sfida. Costruire il primo portale italiano dedicato alla conservazione dell'avifauna, in linea con i migliori esempi internazionali. Quindi, mettere in campo un linguaggio nuovo, nella convinzione che rigore scientifico e piacere della lettura, approfondimento e, perché no, divertimento, possano andare di pari passo. Questo è www.uccellidaproteggere.it, on-line da qualche settimana e realizzato dalla LIPU, su incarico del ministero dell'Ambiente, per divulgare i risultati dell'ampio studio condotto dalla LIPU stessa sulle circa 250 specie di uccelli nidificanti in Italia. Il sito riporta le informazioni sulle 100 specie inserite nell'allegato I della Direttiva Uccelli, dati che sono in via di estensione all'intera popolazione nidificante.
Specie rare, specie minacciate, specie le cui popolazioni residue si trovano a fare i conti con habitat sempre più ristretti e degradati. Uccelli, insomma, "da proteggere", e non solo con leggi e regolamenti, ma anche e soprattutto grazie alla consapevolezza, da parte di un numero di persone il più ampio possibile, che gli uccelli "esistono", che sono "patrimonio indisponibile dello Stato" – tutti, non solo le specie protette – che rappresentano un indicatore, un segno, dei più ampi stravolgimenti ambientali che hanno coinvolto il nostro Pianeta, Italia compresa, negli ultimi due secoli. In questo quadro, la scheda sulla singola specie – che contiene informazioni sintetiche sull'aspetto, sulla distribuzione, sullo stato di salute e sulle principali minacce che possono pregiudicarne la sopravvivenza, fino alle azioni necessarie per correre ai ripari – diventa solo un tassello di quella che, con un termine complesso e non sempre "compreso", si chiama biodiversità.
Realizzato sfruttando tutte le più moderne tecnologie del web – con schede di testo che si affiancano a mappe e motori di ricerca avanzati, il tutto corredato da continui rimandi tra le varie sezioni, oltre a foto, mappe interattive, link per ascoltare il canto – il sito offre percorsi di lettura diversificati, per venire incontro alle esigenze di una molteplicità di target. Dagli studenti delle scuole, per il quali il portale ambisce a rappresentare una fonte preziosa, "certificata" e allo stesso tempo fruibile, per approfondire il tema dell'avifauna protetta; agli interlocutori istituzionali, con particolare riguardo agli enti locali, partner peraltro essenziali per implementare efficaci politiche di tutela; fino ai "cittadini comuni", che possono, su uccellidaproteggere.it, non solo conoscere più da vicino queste 100 specie, ma anche approfondire quelli che sono i comportamenti che ognuno di noi può mettere in atto, nella propria quotidianità, per difendere gli uccelli, l'ambiente, in definitiva, per salvaguardare la qualità della nostra vita.
Non solo "cosa fa l'Europa" e "cosa fa l'Italia", dunque, ma "cosa puoi fare tu" affinché lo straordinario patrimonio di biodiversità che il nostro Paese ospita, a cominciare dalla meravigliosa e variegata "vita nel cielo", possa essere lasciato in eredità intatto, e possibilmente migliore, alle generazioni che verranno. ☺
crfs.casacalenda@lipu.it
È on-line www.uccellidaproteggere.it, il primo portale italiano dedicato alla conservazione dell'avifauna realizzato dalla LIPU su incarico del Ministero dell'Ambiente. Cento specie da scoprire, con schede, mappe, motori dì ricerca avanzata per imparare a riconoscerne l'aspetto, le abitudini, l'habitat, il canto. E l'ambizione di portare a casa di tutti, dagli studenti agli enti locali, fino ai comuni cittadini, lo straordinario patrimonio di biodiversità che ancora oggi caratterizza i cieli italiani, nonostante tutto.
Una doppia sfida. Costruire il primo portale italiano dedicato alla conservazione dell'avifauna, in linea con i migliori esempi internazionali. Quindi, mettere in campo un linguaggio nuovo, nella convinzione che rigore scientifico e piacere della lettura, approfondimento e, perché no, divertimento, possano andare di pari passo. Questo è www.uccellidaproteggere.it, on-line da qualche settimana e realizzato dalla LIPU, su incarico del ministero dell'Ambiente, per divulgare i risultati dell'ampio studio condotto dalla LIPU stessa sulle circa 250 specie di uccelli nidificanti in Italia. Il sito riporta le informazioni sulle 100 specie inserite nell'allegato I della Direttiva Uccelli, dati che sono in via di estensione all'intera popolazione nidificante.
Specie rare, specie minacciate, specie le cui popolazioni residue si trovano a fare i conti con habitat sempre più ristretti e degradati. Uccelli, insomma, "da proteggere", e non solo con leggi e regolamenti, ma anche e soprattutto grazie alla consapevolezza, da parte di un numero di persone il più ampio possibile, che gli uccelli "esistono", che sono "patrimonio indisponibile dello Stato" – tutti, non solo le specie protette – che rappresentano un indicatore, un segno, dei più ampi stravolgimenti ambientali che hanno coinvolto il nostro Pianeta, Italia compresa, negli ultimi due secoli. In questo quadro, la scheda sulla singola specie – che contiene informazioni sintetiche sull'aspetto, sulla distribuzione, sullo stato di salute e sulle principali minacce che possono pregiudicarne la sopravvivenza, fino alle azioni necessarie per correre ai ripari – diventa solo un tassello di quella che, con un termine complesso e non sempre "compreso", si chiama biodiversità.
Realizzato sfruttando tutte le più moderne tecnologie del web – con schede di testo che si affiancano a mappe e motori di ricerca avanzati, il tutto corredato da continui rimandi tra le varie sezioni, oltre a foto, mappe interattive, link per ascoltare il canto – il sito offre percorsi di lettura diversificati, per venire incontro alle esigenze di una molteplicità di target. Dagli studenti delle scuole, per il quali il portale ambisce a rappresentare una fonte preziosa, "certificata" e allo stesso tempo fruibile, per approfondire il tema dell'avifauna protetta; agli interlocutori istituzionali, con particolare riguardo agli enti locali, partner peraltro essenziali per implementare efficaci politiche di tutela; fino ai "cittadini comuni", che possono, su uccellidaproteggere.it, non solo conoscere più da vicino queste 100 specie, ma anche approfondire quelli che sono i comportamenti che ognuno di noi può mettere in atto, nella propria quotidianità, per difendere gli uccelli, l'ambiente, in definitiva, per salvaguardare la qualità della nostra vita.
Non solo "cosa fa l'Europa" e "cosa fa l'Italia", dunque, ma "cosa puoi fare tu" affinché lo straordinario patrimonio di biodiversità che il nostro Paese ospita, a cominciare dalla meravigliosa e variegata "vita nel cielo", possa essere lasciato in eredità intatto, e possibilmente migliore, alle generazioni che verranno. ☺
È on-line www.uccellidaproteggere.it, il primo portale italiano dedicato alla conservazione dell'avifauna realizzato dalla LIPU su incarico del Ministero dell'Ambiente. Cento specie da scoprire, con schede, mappe, motori dì ricerca avanzata per imparare a riconoscerne l'aspetto, le abitudini, l'habitat, il canto. E l'ambizione di portare a casa di tutti, dagli studenti agli enti locali, fino ai comuni cittadini, lo straordinario patrimonio di biodiversità che ancora oggi caratterizza i cieli italiani, nonostante tutto.
Una doppia sfida. Costruire il primo portale italiano dedicato alla conservazione dell'avifauna, in linea con i migliori esempi internazionali. Quindi, mettere in campo un linguaggio nuovo, nella convinzione che rigore scientifico e piacere della lettura, approfondimento e, perché no, divertimento, possano andare di pari passo. Questo è www.uccellidaproteggere.it, on-line da qualche settimana e realizzato dalla LIPU, su incarico del ministero dell'Ambiente, per divulgare i risultati dell'ampio studio condotto dalla LIPU stessa sulle circa 250 specie di uccelli nidificanti in Italia. Il sito riporta le informazioni sulle 100 specie inserite nell'allegato I della Direttiva Uccelli, dati che sono in via di estensione all'intera popolazione nidificante.
Specie rare, specie minacciate, specie le cui popolazioni residue si trovano a fare i conti con habitat sempre più ristretti e degradati. Uccelli, insomma, "da proteggere", e non solo con leggi e regolamenti, ma anche e soprattutto grazie alla consapevolezza, da parte di un numero di persone il più ampio possibile, che gli uccelli "esistono", che sono "patrimonio indisponibile dello Stato" – tutti, non solo le specie protette – che rappresentano un indicatore, un segno, dei più ampi stravolgimenti ambientali che hanno coinvolto il nostro Pianeta, Italia compresa, negli ultimi due secoli. In questo quadro, la scheda sulla singola specie – che contiene informazioni sintetiche sull'aspetto, sulla distribuzione, sullo stato di salute e sulle principali minacce che possono pregiudicarne la sopravvivenza, fino alle azioni necessarie per correre ai ripari – diventa solo un tassello di quella che, con un termine complesso e non sempre "compreso", si chiama biodiversità.
Realizzato sfruttando tutte le più moderne tecnologie del web – con schede di testo che si affiancano a mappe e motori di ricerca avanzati, il tutto corredato da continui rimandi tra le varie sezioni, oltre a foto, mappe interattive, link per ascoltare il canto – il sito offre percorsi di lettura diversificati, per venire incontro alle esigenze di una molteplicità di target. Dagli studenti delle scuole, per il quali il portale ambisce a rappresentare una fonte preziosa, "certificata" e allo stesso tempo fruibile, per approfondire il tema dell'avifauna protetta; agli interlocutori istituzionali, con particolare riguardo agli enti locali, partner peraltro essenziali per implementare efficaci politiche di tutela; fino ai "cittadini comuni", che possono, su uccellidaproteggere.it, non solo conoscere più da vicino queste 100 specie, ma anche approfondire quelli che sono i comportamenti che ognuno di noi può mettere in atto, nella propria quotidianità, per difendere gli uccelli, l'ambiente, in definitiva, per salvaguardare la qualità della nostra vita.
Non solo "cosa fa l'Europa" e "cosa fa l'Italia", dunque, ma "cosa puoi fare tu" affinché lo straordinario patrimonio di biodiversità che il nostro Paese ospita, a cominciare dalla meravigliosa e variegata "vita nel cielo", possa essere lasciato in eredità intatto, e possibilmente migliore, alle generazioni che verranno. ☺
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