una corda tesa   di Rosalba Manes
4 Ottobre 2013 Share

una corda tesa di Rosalba Manes

 

“A chi ti chiede, dà” (Mt 5,42).

Caro credente, sono un ateo che ti scrive. Ateo forse è un’esagerazione… Forse ci credo in Dio perché penso di parlargli più spesso di te. Ho letto che la Chiesa dopo l’anno della fede si prepara a quello della speranza. A tal proposito ho una cortesia da chiederti: se proprio vuoi parlarmi di speranza, potresti mostrarmela nella tua vita? Perché tu per primo vai ripetendo “Dove andremo a finire”? È questa la speranza cristiana? Hai scelto di seguire il profeta disprezzato in patria e ti scandalizzi delle persecuzioni. Hai scelto di seguire un povero e sei spesso in ansia a causa del denaro. Conservi in casa tua tante immagini di colui che ha detto “Imparate da me che sono mite e umile di cuore” e dai ascolto a chi dice “Imparate da me che sono un uomo potente e in vista”. Ti vesti delle virtù teologali come di un abito da sfoggiare alle “feste comandate” e quando c’è da fare scena, ma le dimentichi poi nel tempo ordinario della tua storia e dei tuoi incontri. Ho letto da qualche parte che la speranza nella Bibbia è una corda tesa alla quale ci si può aggrappare e trovarsi in salvo. Me la potresti per favore porgere questa corda che si chiama speranza? Ho bisogno anch’io di sollevarmi e respirare quel Dio che non si fa comprare da nessuno e la cui amicizia è dono gratuito per ogni uomo assetato di bellezza.☺ r.manes@hotmail.it

 

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