Le elezioni europee e amministrative sono targate Lega e Italia dei Valori e regressione del Partito Democratico rispetto alle ultime politiche. Era nell’aria e forse il decremento è stato anche contenuto. Ma non basta e non è una consolazione.
Continuare però con una azione politica che grida solo contro Berlusconi senza formulare una idea, un progetto, una proposta di Governo, non serve. Il centrodestra uscirà sempre più rafforzato da consultazioni elettorali se il centrosinistra abbandonando la sindrome berlusconiana si aprirà alla gente e tornerà a fare politica nelle piazze, nelle scuole, nelle famiglie, proponendo una piattaforma credibile e proposte concrete.
Sul piano regionale la disfatta del partito democratico ha portato al baratro tutto il centro sinistra, nonostante il grande successo dell’Italia dei Valori in particolar modo alle europee. Anche qui continuare solo a gridare contro Iorio non serve. Bisogna dire alla gente come si intendono risolvere i problemi, quelli concreti, di tutti i giorni.
È tempo anche di pensare a costruire una nuova classe politica, impegnata, formata, rispettosa dei principi di legalità, trasparenza ed eticità Se il popolo non avverte questo cambio epocale non ha motivo di votare per il centro sinistra. Per assenza di classe dirigente, in molti casi sono stati riproposti candidati, se pur competenti, non più credibili agli occhi del popolo. Altro grave errore.
I partiti del centrosinistra non formano più i giovani alla vita politica, come avveniva nelle sezioni dei partiti della prima repubblica. Azione invece che viene sistematicamente fatta dai raggruppamenti di centrodestra. Saranno anche per selezionare veline e future “papi”, ma in questo modo aumentano il consenso. Il centrosinistra non solo non fa niente di proprio, ma grida solo allo scandalo. Nell’immaginario collettivo è subentrata l’idea che tutti possono essere dei Berlusconi, che tutto è possibile. Per recuperare terreno bisogna dare la certezza di altri tipi di vita, ripartendo dai principi e dai valori.
Il segno di demarcazione è prima di tutto il comportamento: se gli uomini del centrosinistra non sono diversi dagli altri, perché dovrebbero essere votati dal popolo? Perché gridano contro Berlusconi? Il risultato di questa politica ultradecennale è sotto gli occhi di tutti.
Bisogna ripartire dalla questione morale e dall’etica. Il presidente Napolitano ha detto che l’etica in politica non è cosa da poco. E allora per cominciare la ricostruzione partiamo dall’etica e dalla morale. Poi elaboriamo programmi e progetti credibili e non sogni e chimere non attuabili.
Nei giorni successivi alle elezioni il riconfermato parlamentare europeo molisano Patriciello ha detto pubblicamente, riferendosi all’assessore Vitagliano, a proposito dei fondi POR: “Basta con le parole, passiamo ai fatti”.
Sul piano pratico, allora, partiamo dai fondi POR e dai FAS, bloccati dal governo Berlusconi e andiamo in ogni paese, in ogni realtà a proporre il nostro progetto di utilizzo dei fondi, se abbiamo un progetto alternativo a quello del governo regionale. Fermarci alla critica non serve. Sicuramente la stasi del partito democratico, la caparbietà della dirigenza regionale a restare attaccata agli incarichi dopo la Caporetto elettorale, non aiuta nessuno.
È un altro brutto segnale che soprattutto i giovani non comprendono. Spazi ce ne sono se torniamo a fare politica per la gente e tra la gente. ☺
mario@ialenti.it
Le elezioni europee e amministrative sono targate Lega e Italia dei Valori e regressione del Partito Democratico rispetto alle ultime politiche. Era nell’aria e forse il decremento è stato anche contenuto. Ma non basta e non è una consolazione.
Continuare però con una azione politica che grida solo contro Berlusconi senza formulare una idea, un progetto, una proposta di Governo, non serve. Il centrodestra uscirà sempre più rafforzato da consultazioni elettorali se il centrosinistra abbandonando la sindrome berlusconiana si aprirà alla gente e tornerà a fare politica nelle piazze, nelle scuole, nelle famiglie, proponendo una piattaforma credibile e proposte concrete.
Sul piano regionale la disfatta del partito democratico ha portato al baratro tutto il centro sinistra, nonostante il grande successo dell’Italia dei Valori in particolar modo alle europee. Anche qui continuare solo a gridare contro Iorio non serve. Bisogna dire alla gente come si intendono risolvere i problemi, quelli concreti, di tutti i giorni.
È tempo anche di pensare a costruire una nuova classe politica, impegnata, formata, rispettosa dei principi di legalità, trasparenza ed eticità Se il popolo non avverte questo cambio epocale non ha motivo di votare per il centro sinistra. Per assenza di classe dirigente, in molti casi sono stati riproposti candidati, se pur competenti, non più credibili agli occhi del popolo. Altro grave errore.
I partiti del centrosinistra non formano più i giovani alla vita politica, come avveniva nelle sezioni dei partiti della prima repubblica. Azione invece che viene sistematicamente fatta dai raggruppamenti di centrodestra. Saranno anche per selezionare veline e future “papi”, ma in questo modo aumentano il consenso. Il centrosinistra non solo non fa niente di proprio, ma grida solo allo scandalo. Nell’immaginario collettivo è subentrata l’idea che tutti possono essere dei Berlusconi, che tutto è possibile. Per recuperare terreno bisogna dare la certezza di altri tipi di vita, ripartendo dai principi e dai valori.
Il segno di demarcazione è prima di tutto il comportamento: se gli uomini del centrosinistra non sono diversi dagli altri, perché dovrebbero essere votati dal popolo? Perché gridano contro Berlusconi? Il risultato di questa politica ultradecennale è sotto gli occhi di tutti.
Bisogna ripartire dalla questione morale e dall’etica. Il presidente Napolitano ha detto che l’etica in politica non è cosa da poco. E allora per cominciare la ricostruzione partiamo dall’etica e dalla morale. Poi elaboriamo programmi e progetti credibili e non sogni e chimere non attuabili.
Nei giorni successivi alle elezioni il riconfermato parlamentare europeo molisano Patriciello ha detto pubblicamente, riferendosi all’assessore Vitagliano, a proposito dei fondi POR: “Basta con le parole, passiamo ai fatti”.
Sul piano pratico, allora, partiamo dai fondi POR e dai FAS, bloccati dal governo Berlusconi e andiamo in ogni paese, in ogni realtà a proporre il nostro progetto di utilizzo dei fondi, se abbiamo un progetto alternativo a quello del governo regionale. Fermarci alla critica non serve. Sicuramente la stasi del partito democratico, la caparbietà della dirigenza regionale a restare attaccata agli incarichi dopo la Caporetto elettorale, non aiuta nessuno.
È un altro brutto segnale che soprattutto i giovani non comprendono. Spazi ce ne sono se torniamo a fare politica per la gente e tra la gente. ☺
Le elezioni europee e amministrative sono targate Lega e Italia dei Valori e regressione del Partito Democratico rispetto alle ultime politiche. Era nell’aria e forse il decremento è stato anche contenuto. Ma non basta e non è una consolazione.
Continuare però con una azione politica che grida solo contro Berlusconi senza formulare una idea, un progetto, una proposta di Governo, non serve. Il centrodestra uscirà sempre più rafforzato da consultazioni elettorali se il centrosinistra abbandonando la sindrome berlusconiana si aprirà alla gente e tornerà a fare politica nelle piazze, nelle scuole, nelle famiglie, proponendo una piattaforma credibile e proposte concrete.
Sul piano regionale la disfatta del partito democratico ha portato al baratro tutto il centro sinistra, nonostante il grande successo dell’Italia dei Valori in particolar modo alle europee. Anche qui continuare solo a gridare contro Iorio non serve. Bisogna dire alla gente come si intendono risolvere i problemi, quelli concreti, di tutti i giorni.
È tempo anche di pensare a costruire una nuova classe politica, impegnata, formata, rispettosa dei principi di legalità, trasparenza ed eticità Se il popolo non avverte questo cambio epocale non ha motivo di votare per il centro sinistra. Per assenza di classe dirigente, in molti casi sono stati riproposti candidati, se pur competenti, non più credibili agli occhi del popolo. Altro grave errore.
I partiti del centrosinistra non formano più i giovani alla vita politica, come avveniva nelle sezioni dei partiti della prima repubblica. Azione invece che viene sistematicamente fatta dai raggruppamenti di centrodestra. Saranno anche per selezionare veline e future “papi”, ma in questo modo aumentano il consenso. Il centrosinistra non solo non fa niente di proprio, ma grida solo allo scandalo. Nell’immaginario collettivo è subentrata l’idea che tutti possono essere dei Berlusconi, che tutto è possibile. Per recuperare terreno bisogna dare la certezza di altri tipi di vita, ripartendo dai principi e dai valori.
Il segno di demarcazione è prima di tutto il comportamento: se gli uomini del centrosinistra non sono diversi dagli altri, perché dovrebbero essere votati dal popolo? Perché gridano contro Berlusconi? Il risultato di questa politica ultradecennale è sotto gli occhi di tutti.
Bisogna ripartire dalla questione morale e dall’etica. Il presidente Napolitano ha detto che l’etica in politica non è cosa da poco. E allora per cominciare la ricostruzione partiamo dall’etica e dalla morale. Poi elaboriamo programmi e progetti credibili e non sogni e chimere non attuabili.
Nei giorni successivi alle elezioni il riconfermato parlamentare europeo molisano Patriciello ha detto pubblicamente, riferendosi all’assessore Vitagliano, a proposito dei fondi POR: “Basta con le parole, passiamo ai fatti”.
Sul piano pratico, allora, partiamo dai fondi POR e dai FAS, bloccati dal governo Berlusconi e andiamo in ogni paese, in ogni realtà a proporre il nostro progetto di utilizzo dei fondi, se abbiamo un progetto alternativo a quello del governo regionale. Fermarci alla critica non serve. Sicuramente la stasi del partito democratico, la caparbietà della dirigenza regionale a restare attaccata agli incarichi dopo la Caporetto elettorale, non aiuta nessuno.
È un altro brutto segnale che soprattutto i giovani non comprendono. Spazi ce ne sono se torniamo a fare politica per la gente e tra la gente. ☺
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale
Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici.L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.