Verso il fantastico
3 Dicembre 2014 Share

Verso il fantastico

Un gioiello imperdibile della letteratura fantastica del novecento si è rivelato Il Silmarillion, firmato dal padre dell’high-fantasy J. R. R. Tolkien. Tra coloro che hanno visto il film Il Signore degli Anelli pochi sono quelli che hanno letto anche il libro e ancora di meno sono coloro che hanno letto gli altri libri di Tolkien legati alla Terra di Mezzo.

Il Silmarillion può essere definito come una serie di racconti con una storia speciale, diversa l’una dall’altra, ma con uno sfondo comune e che confluiscono tutte verso un’unica fine. Dalla creazione dell’universo tolkienano fino alla fine della Prima Era, il romanzo costituisce un vero e proprio prequel particolareggiato e minuzioso, che completa i romanzi de Lo Hobbit e della trilogia de Il Signore degli Anelli.

Dato che Il Silmarillion è stato ideato prima delle altre due saghe, moltissimi sono i riferimenti ad esso. Coloro che si limitano a leggere solo i libri da cui sono stati tratti i film non sapranno mai chi furono Beren e Luthien del canto di Aragorn, o non conosceranno mai la storia dei grandi eroi del passato come Turin Turambar o del viaggio di Earendil; oppure ancora, non sapranno mai la storia dei gloriosi reami degli elfi.

Un libro, che anche se è molto meno conosciuto degli altri dello stesso autore, resta comunque molto più ricco e affascinante rispetto agli altri. Tra le pagine del romanzo, il lettore capirà che il fantasy non è solo una contrapposizione tra bene e male, ma conoscerà nei particolari sia l’origine e il significato che i riferimenti alla storia vera, perché il fantasy non è semplicemente “dove ci sono cose fuori dal comune che non abbiamo nel mondo reale”, ma dove ogni cosa ha un significato preciso.

Una differenza sostanziale tra Il Signore degli Anelli e Il Silmarillion è che, mentre nel primo tutto ciò che viene raccontato porta all’inizio del dominio degli uomini, nel secondo i veri protagonisti sono gli elfi, magnifici e nobili d’animo, ma corrotti anch’essi dal desiderio di potere. Insomma, in questo libro vedrete gli elfi sotto una luce diversa e dopo averlo letto sarete a conoscenza di tutta la loro storia, dall’origine nel lago di Cuiviénen ai giorni di Elrond di Granburrone.

Moltissimi saranno i personaggi che ritroverete dai film, naturalmente elfici, in quanto gli elfi sono immortali e quindi possono vivere anche 10-5000 anni prima de Lo Hobbit e de Il Signore degli Anelli. Alcuni di questi sono presenti sin dall’inizio (Galadriel e Celeborn), altri invece compaiono solo alla fine (Elrond).

Per chi volesse iniziare a leggere qualcosa di nuovo della letteratura fantasy questo libro è l’ideale, ma anche per chi ha già letto molto riguardo a questo genere potrà entrare in una parte dell’high-fantasy dove si possono riscoprire i valori fondamentali di onore, amicizia, amore e libertà. Per chi invece è già un grande fan di Tolkien (come me!), non può non essere a conoscenza di questo romanzo, ma nel raro caso non lo fosse, vi consiglio questo libro, che completerà le vostre conoscenze sul mondo tolkienano e cambierà radicalmente il vostro modo di pensare al fantasy.

Dopo un’appassionata lettura di queste 365 pagine, non ci resta che aspettare la trasposizione cinematografica! ☺

 

eoc

eoc