Vita amarena
10 Ottobre 2023
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Vita amarena

Il triste evento della scorsa primavera in Trentino, che purtroppo ha visto vittima Andrea Papi ucciso da un’orsa, ha fatto clamore soprattutto per le becere polemiche fomentate dalla politica che speriamo non diventino pretesto per abolire la tutela degli animali selvatici in Italia. Quel giorno qualcosa non è andato per il verso giusto, ma molti, pur di non capire le colpe dell’uomo, hanno pensato solo banalmente a reclamare i continui sconfinamenti dell’animale selvatico (chissà perché a noi umanoidi non piace chi prova a passare il confine); mi chiedo allora se non siamo noi ad aver sconfinato il limite della vita.
Pochi invece si sono interrogati sul perché si sono fatti errori banali nella gestione del progetto di reintroduzione dell’orso sulle Alpi, come per esempio la mancanza di un corridoio naturale per spostare gli orsi in altura, sminuendo un progetto importante e riducendolo solo a uno spot pubblicitario per il luna park naturale del Trentino.
Stiamo vivendo forse l’ultima era geologica denominata Antropocene, cioè quella in cui l’uomo, più dei millenni precedenti, ha influito con le sue opere – non sempre in positivo – sul territorio e il clima: siamo disposti a tutto pur di cementificare inutilmente ogni dove, portare le piste da sci oltre il limite attuale, noncuranti di cosa combiniamo all’ambiente naturale ma felici di fare cassa.
Quel triste evento speriamo resti irripetibile e, dati alla mano, sappiamo che negli ultimi 100 anni non c’era stato nessun attacco mortale di un orso all’uomo, mentre negli ultimi 50 anni il 30% di orsi è morto per cause antropiche e il 50% per cause illegali, quindi sempre per colpa dell’uomo. Ricordiamo anche che le possibili aggressioni di un orso all’uomo avvengono per il 50% da parte dell’orsa a difesa dei piccoli dall’uomo e dalla presenza dell’orso maschio durante la stagione degli accoppiamenti, perchè ci dimentichiamo che è naturale nel mondo animale anche per la femmina umanoide!
Giunti alle porte dell’autunno l’uomo si è vendicato della morte di Andrea Papi uccidendo Amarena, l’orsa diventata negli anni il simbolo del Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise, soprattutto per la sua prolificità. E ora, con calma, si sta preparando a festeggiare la sua supremazia sulla natura con la richiesta degli abbattimenti degli orsi e con l’ormai decretato abbattimento dei lupi della Lessinia (non quelli di Giambruno), con buona pace anche di alcuni pretucoli di periferia e le loro benedizioni dei fucili.
Concludo questi pensieri facendo una rivelazione ai più facinorosi: l’“animale” più pericoloso per la vita dell’uomo, oltre all’uomo stesso, è … la zanzara!☺

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