Quando qualcosa finisce, oltre ad interrogarsi sul motivo per il quale accade, ci si chiede anche come è iniziato e come si è svolto.
Allo stesso modo, verso la fine di un anno, si iniziano a trarre un po’ di conclusioni, magari anche mettendo a fuoco gli sbagli commessi. Poi, augurandosi “anno nuovo, vita nuova”, sembra diventare questo la bacchetta magica capace di esaudire i nostri desideri e concretizzare i nostri progetti. Ed ecco che commettiamo l’errore: pur non essendone consapevoli, questo è un potere che appartiene a noi ma che funziona solo se accompagnato da una certa dose di volontà e determinazione. Se vogliamo che alcuni aspetti della nostra vita cambino, dobbiamo permetterglielo!
Steve Jobs ci suggerisce di mettere da parte l’odio, il rancore, la rabbia, la tristezza. Come? “Il pensiero che sarei morto presto – ci dice – è stato il più grande aiuto che abbia avuto per prendere le decisioni importanti della mia vita”. È qui che insiste anche Orazio, grande poeta latino, quando ci dice carpe diem: cogli l’attimo, ovvero, vivi ogni attimo come se fosse l’ultimo. Ma questo consiglio siamo abituati ad usarlo solo quando ci fa comodo, quando magari seguiamo l’istinto abbandonandoci alle passioni, decisi a godere del momento. Ma carpe diem non vuol dire solo “godi” , anche “rischia”, “perdona”, “metti da parte l’orgoglio”!
Quando facciamo qualcosa non ci viene mai in mente che potrebbe essere l’ultima cosa che facciamo, perché altrimenti forse non la faremmo o la faremmo diversamente. Ecco perché bisogna pensare alla morte! Semplicemente per ricordarci di pensare prima di comportarci in un certo modo, semplicemente per ricordarci che di vita ce n’è una sola e che non sempre ci offre l’opportunità di riparare ai nostri sbagli. Per ricordarci che quando si agisce in un modo o si dice una parola, bisogna comportarsi e parlare col cuore, col fine di non pentirsene: quando facciamo una cosa non avremo rimpianti solo se sicuri di rifarla all’infinito, solo se consapevoli che sia la cosa migliore se proprio in quel momento dovessimo morire.
“Ricordarvi che dovete morire è il modo migliore per non cadere nella trappola e ricordarsi di avere qualcosa da perdere. Siete già nudi. Non c’è motivo per non seguire il vostro cuore”.
Buon anno e… carpe diem!
maramancini94@tiscali.it
Quando qualcosa finisce, oltre ad interrogarsi sul motivo per il quale accade, ci si chiede anche come è iniziato e come si è svolto.
Allo stesso modo, verso la fine di un anno, si iniziano a trarre un po’ di conclusioni, magari anche mettendo a fuoco gli sbagli commessi. Poi, augurandosi “anno nuovo, vita nuova”, sembra diventare questo la bacchetta magica capace di esaudire i nostri desideri e concretizzare i nostri progetti. Ed ecco che commettiamo l’errore: pur non essendone consapevoli, questo è un potere che appartiene a noi ma che funziona solo se accompagnato da una certa dose di volontà e determinazione. Se vogliamo che alcuni aspetti della nostra vita cambino, dobbiamo permetterglielo!
Steve Jobs ci suggerisce di mettere da parte l’odio, il rancore, la rabbia, la tristezza. Come? “Il pensiero che sarei morto presto – ci dice – è stato il più grande aiuto che abbia avuto per prendere le decisioni importanti della mia vita”. È qui che insiste anche Orazio, grande poeta latino, quando ci dice carpe diem: cogli l’attimo, ovvero, vivi ogni attimo come se fosse l’ultimo. Ma questo consiglio siamo abituati ad usarlo solo quando ci fa comodo, quando magari seguiamo l’istinto abbandonandoci alle passioni, decisi a godere del momento. Ma carpe diem non vuol dire solo “godi” , anche “rischia”, “perdona”, “metti da parte l’orgoglio”!
Quando facciamo qualcosa non ci viene mai in mente che potrebbe essere l’ultima cosa che facciamo, perché altrimenti forse non la faremmo o la faremmo diversamente. Ecco perché bisogna pensare alla morte! Semplicemente per ricordarci di pensare prima di comportarci in un certo modo, semplicemente per ricordarci che di vita ce n’è una sola e che non sempre ci offre l’opportunità di riparare ai nostri sbagli. Per ricordarci che quando si agisce in un modo o si dice una parola, bisogna comportarsi e parlare col cuore, col fine di non pentirsene: quando facciamo una cosa non avremo rimpianti solo se sicuri di rifarla all’infinito, solo se consapevoli che sia la cosa migliore se proprio in quel momento dovessimo morire.
“Ricordarvi che dovete morire è il modo migliore per non cadere nella trappola e ricordarsi di avere qualcosa da perdere. Siete già nudi. Non c’è motivo per non seguire il vostro cuore”.
Quando qualcosa finisce, oltre ad interrogarsi sul motivo per il quale accade, ci si chiede anche come è iniziato e come si è svolto.
Allo stesso modo, verso la fine di un anno, si iniziano a trarre un po’ di conclusioni, magari anche mettendo a fuoco gli sbagli commessi. Poi, augurandosi “anno nuovo, vita nuova”, sembra diventare questo la bacchetta magica capace di esaudire i nostri desideri e concretizzare i nostri progetti. Ed ecco che commettiamo l’errore: pur non essendone consapevoli, questo è un potere che appartiene a noi ma che funziona solo se accompagnato da una certa dose di volontà e determinazione. Se vogliamo che alcuni aspetti della nostra vita cambino, dobbiamo permetterglielo!
Steve Jobs ci suggerisce di mettere da parte l’odio, il rancore, la rabbia, la tristezza. Come? “Il pensiero che sarei morto presto – ci dice – è stato il più grande aiuto che abbia avuto per prendere le decisioni importanti della mia vita”. È qui che insiste anche Orazio, grande poeta latino, quando ci dice carpe diem: cogli l’attimo, ovvero, vivi ogni attimo come se fosse l’ultimo. Ma questo consiglio siamo abituati ad usarlo solo quando ci fa comodo, quando magari seguiamo l’istinto abbandonandoci alle passioni, decisi a godere del momento. Ma carpe diem non vuol dire solo “godi” , anche “rischia”, “perdona”, “metti da parte l’orgoglio”!
Quando facciamo qualcosa non ci viene mai in mente che potrebbe essere l’ultima cosa che facciamo, perché altrimenti forse non la faremmo o la faremmo diversamente. Ecco perché bisogna pensare alla morte! Semplicemente per ricordarci di pensare prima di comportarci in un certo modo, semplicemente per ricordarci che di vita ce n’è una sola e che non sempre ci offre l’opportunità di riparare ai nostri sbagli. Per ricordarci che quando si agisce in un modo o si dice una parola, bisogna comportarsi e parlare col cuore, col fine di non pentirsene: quando facciamo una cosa non avremo rimpianti solo se sicuri di rifarla all’infinito, solo se consapevoli che sia la cosa migliore se proprio in quel momento dovessimo morire.
“Ricordarvi che dovete morire è il modo migliore per non cadere nella trappola e ricordarsi di avere qualcosa da perdere. Siete già nudi. Non c’è motivo per non seguire il vostro cuore”.
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale
Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici.L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.