Dedicato a bob dylan
30 Aprile 2017
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Dedicato a bob dylan

“Non è pioggia atomica, è soltanto una forte pioggia. Non è la ricaduta radioattiva, cioè una specie di prevedibile finale. Nell’ultima parte i proiettili avvelenati (che) contaminano le acque indicano tutte le bugie che alla gente vengono dette per radio o sui giornali”.
È Bob Dylan, in una intervista radiofonica del 1963. Lo scorso dicembre gli è stato conferito – non senza polemiche da parte di certa stampa conservatrice – il Premio Nobel per la letteratura. Spirito libero, autore di ballate, con lo sguardo alla realtà, specie quella ignorata dai media, continua a scrivere ed eseguire le sue canzoni.
Riproponiamo la ballata A hard rain’s a-gonna fall, scritta nel 1962, che molti hanno letto in riferimento alla crisi tra Cuba e gli USA, cantata da Patti Smith in occasione della consegna del Premio Nobel.

A hard rain’s a-gonna fall
(una forte pioggia cadrà)
Dove sei stato, figlio mio dagli occhi azzurri?
Dove sei stato, ragazzo mio caro?
Sono inciampato sul fianco di dodici nebbiose montagne,
ho percorso e ho strisciato per sei tortuose autostrade,
ho camminato nel mezzo di sette tristi foreste,
son stato di fronte ad una dozzina di oceani morti,
son stato per diecimila miglia nella bocca di un cimitero,
e una forte, e una forte, e una forte, e una forte,
e una forte pioggia cadrà.

Oh, cosa hai veduto, figlio mio dagli occhi azzurri?
Cosa hai veduto ragazzo mio caro?
Ho visto un bimbo appena nato con lupi selvaggi tutti intorno
ho visto un’autostrada di diamanti e nessuno che la percorreva,
ho visto un ramo nero e del sangue ne scorreva,
ho visto una stanza piena di uomini con martelli insanguinati,
ho visto una scala bianca tutta ricoperta d’acqua,
ho visto diecimila persone parlare con lingue spezzate,
ho visto armi e spade affilate nelle mani di bambini,
e una forte, e una forte, e una forte, e una forte,
e una forte pioggia cadrà.

E cosa hai sentito, figlio mio dagli occhi azzurri?
Cosa hai sentito, ragazzo mio caro?
Ho sentito il rombo di un tuono, che ruggiva come un avvertimento,
ho sentito il fragore di un’onda tale da sommergere il mondo intero,
ho sentito cento suonatori di tamburo con le mani in fiamme,
ho sentito diecimila sussurrare e nessuno ascoltare,
ho sentito un uomo morire di fame, ho sentito molte persone ridere,
ho sentito la canzone di un poeta morente su un marciapiede,
ho sentito il suono di un clown che piangeva nel cortile,
e una forte, e una forte, e una forte, e una forte,
e una forte pioggia cadrà.

Oh, chi hai incontrato, figlio mio dagli occhi azzurri?
Chi hai incontrato, ragazzo mio caro?
Ho incontrato un bambino accanto ad un pony morto,
ho incontrato un uomo bianco che camminava con un cane nero,
ho incontrato una giovane donna con il corpo in fiamme,
ho incontrato una giovane ragazza che mi ha donato un arcobaleno,
ho incontrato un uomo ferito dall’amore,
ho incontrato un altro uomo ferito dall’odio,
e una forte, e una forte, e una forte, e una forte,
e una forte pioggia cadrà.

Oh, e cosa farai ora, figlio mio dagli occhi azzurri?
Cosa farai ora, ragazzo mio caro?
Andrò via prima che la pioggia incominci a cadere,
camminerò nel profondo della più profonda e nera foresta,
dove la gente è tanta e le loro mani sono completamente vuote,
dove i proiettili avvelenati contaminano le loro acque,
dove la casa nella valle incontra la umida e sudicia prigione,
dove il volto del boia è sempre ben celato,
dove brutta è la fame e dimenticate son le anime,
dove nero è il colore e zero il numero,
e lo dirò, lo penserò, lo pronuncerò, lo respirerò,
e lo rifletterò su una montagna così che tutte le anime possano vederlo,
poi starò sull’oceano fino a quando incomincerò ad affondare,
ma saprò bene la mia canzone prima di incominciare a cantare,
e una forte, e una forte, e una forte, e una forte,
e una forte pioggia cadrà.

La Fonte

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