Libro: “Io ho denunciato” di Paolo De Chiara
8 Marzo 2019
laFonteTV (3191 articles)
Share

Libro: “Io ho denunciato” di Paolo De Chiara

I tempi che viviamo sono sempre più cupi. Si parla a sproposito di “rimozione delle scorte”. In questo buio compare, abbacinante, il libro dell’isernino Paolo De Chiara, Io ho denunciato. Con uno stile semplice e di impatto De Chiara racconta la vicenda di un testimone di giustizia che denuncia la mafia, facendo chiarezza ancora una volta, dopo i suoi precedenti libri, sulla differenza tra testimoni di giustizia e collaboratori di giustizia. Una differenza che talvolta le stesse istituzioni ignorano.

Nel libro emerge tutta la personalità di De Chiara e la sua cultura ricercata, tanto che anche le citazioni messe in bocca al protagonista sono tanto azzeccate quanto insolite. Da notare anche il nome Lea, dato a una comparsa del libro, come a voler ricordare Lea Garofalo, della cui drammatica storia si è occupato nel precedente Il coraggio di dire no.

Perché denunciare se poi si finisce per vivere sotto scorta e questo vuol dire in un certo senso smettere di vivere, finire in un limbo, sopportare un immane stress psicofisico, perdere gli affetti, allontanarsi dalla propria terra, mettere in pericolo la propria famiglia, avere a che fare con membri delle istituzioni a volte incompetenti e insensibili? La risposta la troverete leggendo il libro, ma vale la pena accennarla: non solo ogni conquista, anche quella nella lotta alla mafia, non è data una volta per tutte perché la mafia si ripresenta ovunque ogni giorno, ma è solo l’ unione delle voci a creare l’onda che può abbattere il sistema.

Esistono inoltre tante persone empatiche e competenti grazie alle quali il sistema di protezione rimane un valido strumento per i testimoni di giustizia anche se con grandi criticità.

Soprattutto non si è mai davvero liberi se si rimane in silenzio davanti alle ingiustizie e nelle società democratiche la libertà la si può trovare solo dando valore alle istituzioni, tutelandole, credendo nelle stesse, mettendosi dalla parte dei diritti e dei doveri di ogni cittadino, costi quel che costi. Le conquiste non saranno mai solo personali ma valore aggiunto per l’intera società.

Consiglio la lettura a Matteo Salvini e a tutti i rappresentanti delle istituzioni, a ogni livello.

 

laFonteTV

laFonteTV