Solidarietà e chiacchiere
2 Luglio 2015 Share

Solidarietà e chiacchiere

Con determinazione del direttore generale n. 329 del 22.05.2015, la regione Molise ha approvato l’avviso pubblico per la concessione di voucher di conciliazione a famiglie molisane per l’accesso ad attività ludiche, ricreative e sportive per il periodo estivo, destinate a famiglie con reddito ISEE inferiore a € 16.000 e/o famiglie con minori con disabilità. In pratica, con questo bando la regione riconosce alle famiglie un voucher da € 120 fino ad € 200 (in caso di minore con disabilità) mensili finalizzato al rimborso della retta pagata dalle famiglie per la frequenza effettiva nel periodo dal 01/07/2015 al 31/08/2015 di attività ricreative e/o ludiche e/o sportive gestite da soggetti privati (associazioni, cooperative, altre forme di impresa) o da comuni. La somma complessivamente stanziata dalla regione per i voucher è di € 100.000, ossia il costo medio di due consulenze esterne e poco più di un centesimo della parcella spedita dall’avv. Pappalepore al comune di Termoli, ma in questi tempi di vacche magre è sempre meglio di niente a quanto pare …

Il vero problema è che la vicenda del voucher per le attività ricreative/ludiche o sportive è l’ennesima dimostrazione di come la politica nostrana si muova con grandi proclami, ma in modo assolutamente miope e slegato dalla società. Basta leggere il bando per rendersene conto. I punteggi più alti sono ovviamente riservati alle famiglie economicamente più deboli, ma quante di queste potranno permettersi di anticipare la retta di un corso estivo di nuoto o il costo di una ludoteca per poi fruire del rimborso a settembre?

Per i minori con disabilità vengono stanziate addirittura € 200 al mese, ma a ben vedere, qual è l’offerta ricreativa, ludica e sportiva che la Regione, le associazioni e/o i privati riserva ai bambini con disabilità gravi e gravissime? Quanti degli impianti sportivi molisani sono accessibili ed hanno servizi fruibili (es. docce speciali) anche alle persone con disabilità? Quante ludoteche o campi estivi sono attrezzati ad accogliere bambini con gravi disabilità?

Ancora una volta, chi sta peggio deve arrangiarsi e/o rinunciare. Ancora una volta la regione Molise non comprende che l’obolo non serve a nulla e che quello che occorre sono i servizi sul territorio. Basta farsi un giro per il Molise per accorgersi che non ci sono neanche aree verdi con giochi accessibili a bambini con disabilità motorie per capire come un bambino con disabilità non goda neanche del diritto al gioco in questa regione.

Se non può andare al parco giochi, anche per andare al mare troverà grande difficoltà. A Termoli, pochissimi sono gli stabilimenti balneari accessibili alle persone con disabilità e pochissimi, per non dire nessuno, hanno strutture (bagni, docce, sdraio da spiaggia) per consentire loro una completa fruizione della spiaggia e del mare. Se gli stabilimenti sono inidonei, anche l’accesso alla spiaggia è difficoltoso perché i varchi non sono fruibili da chi si muove in sedia a rotelle o in alcuni casi non esistono proprio, per cui l’arenile è di fatto irraggiungibile. Con buona pace del diritto al gioco ed allo svago delle persone con disabilità.

La denuncia sullo stato delle spiagge e degli arenili inaccessibili è stata fatta, tra l’altro, dal sindacato SFIDA (sindacato italiano famiglie disabili) di Termoli due estati fa… e da allora la situazione non è cambiata di una virgola! Sono certa che nella città costiera si farà prima a costruire il tunnel che collega il porto al lungomare piuttosto che un varco accessibile a tutti alla spiaggia libera!!!

L’ennesima beffa dell’ amministrazione comunale termolese è riservata agli utenti del Centro San Damiano, che si occupa degli adulti con disabilità. In prima pagina del sito istituzione del comune viene promossa con grande attenzione la cena di solidarietà del centro e sulla pagina facebook del comune viene caldeggiata la partecipazione dei cittadini all’iniziativa. Tutto bellissimo. Il punto è che lo scopo, si legge sempre sul sito del comune, è che gli organizzatori vorrebbero acquistare gli arredi per il centro. La domanda sorge spontanea: ma non toccherebbe al comune provvedere agli arredi necessari???☺