una battaglia di popolo di Redazione | La Fonte TV
UNA BATTAGLIA
DI POPOLO
PER LA RIDUZIONE DEI COSTI DELLA POLITICA
Quasi tutti i candidati al Consiglio Regionale del Molise si sono impegnati, prima del 16 ottobre, a ridurre i costi della politica.
Noi li abbiamo presi sul serio e adesso pretendiamo che gli impegni vengano mantenuti dai 30 consiglieri eletti.
Per questo abbiamo raccolto i propositi preelettorali più equilibrati, con esclusione di quelli chiaramente demagogici che parlavano di una riduzione del 50% delle indennità di carica, e li abbiamo inseriti in una bozza di MOZIONE URGENTE che i 30 eletti dovrebbero firmare, presentare ed approvare in tempi rapidi.
I contenuti della mozione, che pubblichiamo in allegato, sono assai ragionevoli e riguardano:
– l'urgenza di ottemperare all'obbligo di ridurre da 30 a 20 il numero dei consiglieri regionali;
– la riduzione delle indennità di carica che non dovrebbero essere superiori a quelle erogate da regioni ben più grandi della nostra;
– l'immediato passaggio dal sistema dei vitalizi a quello del sistema contributivo previsto per tutti i dipendenti pubblici e privati;
– l'abolizione dei fondi per i portaborse perché i collaboratori dei consiglieri vengono già messi a disposizione dai Gruppi regionali;
– l'abolizione e l'alienazione delle auto blu degli assessori che, come tutti i consiglieri e per le sole missioni fuori regione, possono ottenere un rimborso chilometrico;
– l’abolizione delle diarie per ognuno dei trenta eletti perché con le laute indennità che percepiscono possono ben pagarsi la benzina per andare al lavoro;
– la riduzione di almeno il 75 % dei fondi a disposizione del Presidente del Consiglio e di quelli a disposizione dell'Ufficio di Presidenza per la storica opacità con cui vengono utilizzate;
– la nomina di una giunta a 6 fatta di soli eletti. Non c'è nessuna esigenza di nominarne 8 aumentando i centri di spesa e non è proponibile l'idea di farli dimettere per gratificare i primi dei non eletti;
– la cancellazione del ricorso a collaborazioni e consulenze esterne. Ogni eventuale e non auspicabile deroga deve essere oggetto di dibattito e di motivata decisione da parte del consiglio regionale.
Chiediamo a tutti i consiglieri regionali di fare lo sforzo necessario per l'adozione di queste misure minime di buona politica, ma aggiungiamo anche che siamo pronti a far partire una campagna di massa per raggiungere questi obiettivi.
La redazione
UNA BATTAGLIA
DI POPOLO
PER LA RIDUZIONE DEI COSTI DELLA POLITICA
Quasi tutti i candidati al Consiglio Regionale del Molise si sono impegnati, prima del 16 ottobre, a ridurre i costi della politica.
Noi li abbiamo presi sul serio e adesso pretendiamo che gli impegni vengano mantenuti dai 30 consiglieri eletti.
Per questo abbiamo raccolto i propositi preelettorali più equilibrati, con esclusione di quelli chiaramente demagogici che parlavano di una riduzione del 50% delle indennità di carica, e li abbiamo inseriti in una bozza di MOZIONE URGENTE che i 30 eletti dovrebbero firmare, presentare ed approvare in tempi rapidi.
I contenuti della mozione, che pubblichiamo in allegato, sono assai ragionevoli e riguardano:
– l'urgenza di ottemperare all'obbligo di ridurre da 30 a 20 il numero dei consiglieri regionali;
– la riduzione delle indennità di carica che non dovrebbero essere superiori a quelle erogate da regioni ben più grandi della nostra;
– l'immediato passaggio dal sistema dei vitalizi a quello del sistema contributivo previsto per tutti i dipendenti pubblici e privati;
– l'abolizione dei fondi per i portaborse perché i collaboratori dei consiglieri vengono già messi a disposizione dai Gruppi regionali;
– l'abolizione e l'alienazione delle auto blu degli assessori che, come tutti i consiglieri e per le sole missioni fuori regione, possono ottenere un rimborso chilometrico;
– l’abolizione delle diarie per ognuno dei trenta eletti perché con le laute indennità che percepiscono possono ben pagarsi la benzina per andare al lavoro;
– la riduzione di almeno il 75 % dei fondi a disposizione del Presidente del Consiglio e di quelli a disposizione dell'Ufficio di Presidenza per la storica opacità con cui vengono utilizzate;
– la nomina di una giunta a 6 fatta di soli eletti. Non c'è nessuna esigenza di nominarne 8 aumentando i centri di spesa e non è proponibile l'idea di farli dimettere per gratificare i primi dei non eletti;
– la cancellazione del ricorso a collaborazioni e consulenze esterne. Ogni eventuale e non auspicabile deroga deve essere oggetto di dibattito e di motivata decisione da parte del consiglio regionale.
Chiediamo a tutti i consiglieri regionali di fare lo sforzo necessario per l'adozione di queste misure minime di buona politica, ma aggiungiamo anche che siamo pronti a far partire una campagna di massa per raggiungere questi obiettivi.
Quasi tutti i candidati al Consiglio Regionale del Molise si sono impegnati, prima del 16 ottobre, a ridurre i costi della politica.
Noi li abbiamo presi sul serio e adesso pretendiamo che gli impegni vengano mantenuti dai 30 consiglieri eletti.
Per questo abbiamo raccolto i propositi preelettorali più equilibrati, con esclusione di quelli chiaramente demagogici che parlavano di una riduzione del 50% delle indennità di carica, e li abbiamo inseriti in una bozza di MOZIONE URGENTE che i 30 eletti dovrebbero firmare, presentare ed approvare in tempi rapidi.
I contenuti della mozione, che pubblichiamo in allegato, sono assai ragionevoli e riguardano:
– l'urgenza di ottemperare all'obbligo di ridurre da 30 a 20 il numero dei consiglieri regionali;
– la riduzione delle indennità di carica che non dovrebbero essere superiori a quelle erogate da regioni ben più grandi della nostra;
– l'immediato passaggio dal sistema dei vitalizi a quello del sistema contributivo previsto per tutti i dipendenti pubblici e privati;
– l'abolizione dei fondi per i portaborse perché i collaboratori dei consiglieri vengono già messi a disposizione dai Gruppi regionali;
– l'abolizione e l'alienazione delle auto blu degli assessori che, come tutti i consiglieri e per le sole missioni fuori regione, possono ottenere un rimborso chilometrico;
– l’abolizione delle diarie per ognuno dei trenta eletti perché con le laute indennità che percepiscono possono ben pagarsi la benzina per andare al lavoro;
– la riduzione di almeno il 75 % dei fondi a disposizione del Presidente del Consiglio e di quelli a disposizione dell'Ufficio di Presidenza per la storica opacità con cui vengono utilizzate;
– la nomina di una giunta a 6 fatta di soli eletti. Non c'è nessuna esigenza di nominarne 8 aumentando i centri di spesa e non è proponibile l'idea di farli dimettere per gratificare i primi dei non eletti;
– la cancellazione del ricorso a collaborazioni e consulenze esterne. Ogni eventuale e non auspicabile deroga deve essere oggetto di dibattito e di motivata decisione da parte del consiglio regionale.
Chiediamo a tutti i consiglieri regionali di fare lo sforzo necessario per l'adozione di queste misure minime di buona politica, ma aggiungiamo anche che siamo pronti a far partire una campagna di massa per raggiungere questi obiettivi.
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