
15 maggio: giornata della nakba
Accanto alla richiesta che viene da tanti, fatta all’Italia e all’Europa, di riconoscere lo Stato di Palestina, di interrompere ogni rapporto commerciale con lo Stato d’Israele, dando le stesse sanzioni comminate alla Russia per l’invasione dell’Ucraina, interrompendo l’immorale commercio di armi con Israele, di obbedire al mandato di cattura della Corte Penale Internazionale nei confronti di Netanyahu e di tutti coloro che si stanno macchiando di crimini contro l’umanità nei confronti del popolo palestinese, chiediamo l’istituzione della giornata di ricordo della Nakba, la catastrofe avvenuta con la creazione dello Stato d’Israele da parte dell’ONU, che ha causato la morte di migliaia e l’esilio forzato di centinaia di migliaia di palestinesi e la distruzione totale di tanti villaggi come attestano le ricerche di storici ebrei israeliani come Ilan Pappè (si veda, ad esempio, il libro La pulizia etnica della Palestina, Fazi editore). Proponiamo quindi che il 15 maggio, data in cui i palestinesi ricordano la Nakba diventi Giornata della Memoria in Italia e in Europa, come esiste la Giornata della Memoria della Shoà il 27 gennaio. In questa istituenda giornata chiediamo che si ricordino tutte le vittime palestinesi inermi della violenza israeliana, comprese quelle innumerevoli dell’invasione in corso a Gaza e in Cisgiordania e si promuovano iniziative di informazione e formazione come già avviene per la Giornata del 27 gennaio e quella del 10 febbraio che ricorda le vittime italiane delle foibe iugoslave.