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Amare l’imperfetto

Purtroppo è lo stesso germe dell’ indifferenza, spinto all’estremo e coltivato quotidianamente, che porta a calpestare la vita dei bambini di Aleppo, ed il loro diritto al gioco, allo studio, alla crescita e dei cittadini siriani. L’indifferenza è il vero concime dell’odio.

La Verità, che è quella cosa che non si può dire direttamente, ma solo costeggiare (come direbbe Lacan, altro maestro attento a non cadere nelle trappole della retorica). Le marginalità sono potenziali momenti di critica dell’esistente, e i dispositivi sociali operano direttamente (e talvolta con le migliori intenzioni: si sa di cosa è lastricata la strada per l’inferno!)

Dolore e impotenza

L’unico movimento possibile appare quello del declinare. Di declinare gli inviti, gli impegni, le responsabilità. Di accettare il declino, mio e della nostra prospettiva – ingloriosamente tramontante – di civilizzazione.

Di lui mi rimangono tanti insegnamenti, tanti ricordi. Mi rimane un foglio di carta su cui mi aveva scritto una parte di una delle sue poesie: “La mia casa ed il mio cuore saranno sempre aperti per te…”. Ed anche questa poesia che voglio condividere con voi

La mattanza umana

Fare la guerra è una cosa, uccidere un uomo è un’altra cosa. Uccidere un uomo, così, è assassinare un uomo…”. Porge quindi il fucile al suo caporale; neanch’egli ha il coraggio di sparare e i due rientrano carponi in trincea.