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Le residenze attualmente attive sono troppe per una regione come la nostra, e soprattutto eccessivamente schiacciate su livelli di assistenza che non garantiscono un livello terapeutico ad ampio respiro. da analisi statistiche recenti risulta che una delle pecche del settore della residenzialità in regione è quello della permanenza in struttura, più alta della media nazionale di oltre il 130%

Da recenti ricerche la canna è risultata una tra le più promettenti specie erbacee da biomassa per uso combustibile, ma anche ricca fonte di cellulosa per l’industria della carta. Quale coltura perenne presenta importanti vantaggi ecologici, tra cui il limitato bisogno di lavorazioni del suolo, riducendo così il rischio di erosioni in ambienti collinari.

La narrazione dominante della competitività, dell’efficientismo e della colpa del debito sono il risultato della costituzionalizzazione delle politiche neoliberali. Quando il Fiscal Compact entrerà nel trattato europeo (a fine anno) il quadro sarà completato. Solo per 12 anni (1980 – 1992) ci sono state spese in eccesso. Nel 92 siamo entrati in austerità. A fronte di un risparmio di 750 miliardi ne abbiamo pagati 2200 di interessi, 1500 a debito

La situazione della sanità molisana e italiana è sotto gli occhi di tutti. Cosa si potrebbe fare per dare uno scossone sociale ed economico? Ecco che quello che apparentemente sembra una involuzione potrebbe risollevare le sorti della sanità pubblica e le sorti della famiglia: il parto domiciliare. In Olanda (paese virtuoso) il 30% delle donne partorisce in sicurezza presso il proprio domicilio con un risparmio notevolissimo per lo Stato..

Carta degli impegni elaborata dagli amministratori locali che hanno partecipato il 3 giugno a Termoli a una giornata di studio, promossa dalla diocesi di Termoli-Larino, incentrata sull’analisi del contesto molisano e sull’elaborazione di proposte di innovazione legislativa e generativa.

Ciò che la politica (i politici) si ostina a non capire è che qualcosa sta definitivamente tramontando e che non ci sono più dati certi, che non si può difendere ad oltranza un sistema insostenibile basato sulle disuguaglianze temporali (tra generazioni) e spaziali (tra parti del mondo). Abbiamo il dovere di creare sentimenti diversi dall’ineluttabilità, dalla sfiducia e dall’impotenza che oggi prevalgono ampiamente soprattutto tra i giovani.

Acqua privatizzata, trivellazioni, sanità allo sbando, debiti che strozzano un popolo già ridotto in miseria. Eppure, questo stesso popolo si divide intorno al tema dei migranti. “Divide et impera” la fa da padrone, ma solo perché noi abbiamo smesso di informarci, di tenere alta la guardia e di pretendere risposte ai problemi collettivi. Quelli veri. Ricordiamo: El pueblo unido jamás será vencido!

Mentre torna d’attualità il tema del FASCISMO, ci sono ancora tante pagine della RESISTENZA da rileggere o riscrivere. Vi proponiamo oggi la storia degli IMI, i militari che rifiutarono di arruolarsi tra le fila tedesche o repubblichine e vennero perciò internati nei lager. Rimasti a lungo ai margini della storiografia della Resistenza, che è da sempre identificata con la sola lotta armata. Tra di loro un molisano

Una nuova rubrica dedicata al rapporto tra agricoltura, alimentazione e ambiente. Bisogna essere consapevoli che ogni azione, anche la più insignificante, può causare una serie imprecisata ed imprevedibile di effetti, anche a lungo termine (effetto farfalla). Figuriamoci se si parla di alimentazione, quando dagli allevamenti intensivi si sprigiona il 25% dei gas serra su scala globale.