Come panni stesi al sole: fiori
Siamo panni appesi al filo
sospesi nelle intemperie.
Biancheria usurata che la burrasca
ha scosso brutalmente.
Siamo fiori bruciati dai solventi
calpestati da suole chiodate a morte
divelti dalla falce dei miscredenti
trascinati sulle strade della sorte.
Fiori strappati, offesi!
Il vento ha spazzato via, più in là
l’amore appena deterso,
asfalto e ciottoli e fango, sangue
hanno sporcato il candore
edulcorato gli eventi.
Siamo panni neri e bianchi,
sul rosso, vellutati
a strisce, a tinte forti, a fiori
o monocolore…
Stracci e lingerie di seta: è uguale!
Panni che torneranno al sole
dopo la mattanza
uncinati ad acciaio più spesso
fiori maculati di sola primavera.
Mani robuste e altro cesto
e aiuole nuove
prima del solito inganno…
nuovo humus, per favore
prima che s’alzi il sole.
Siamo panni appesi… al filo della speranza
germogli forti, dono d’amore
dono di Dio.