Indice del numero 174 – Settembre 2020
In questo numero:
– la fede operante mediante l’amore
di Rosalba Manes
– brandelli di democrazia
di Antonio Di Lalla
– sanità: domande alla regione
di Redazione
– la disonesta ricchezza
di Michele Tartaglia
– imparare sempre
di Dario Carlone
– pittura:”11 settembre 1973″
di Antonio Scardocchia
– NO alla grande menzogna
di Redazione
– siamo pronti a ripartire?
di Antonio Celio
– verrai
di Enzo Bacca
– libri: “Frammenti di espressioni esistenziali” di Umberto Berardi
recensione di Giuseppe Pittà
– il vino blu
di Cantine D’Uva
– una regione a metà
di Marco Branca
– la ciabbotta
di Pasquale Di Lena
– otto metri
di Tina De Michele
– pittura:”La progressiva distruzione del pianeta”
di Ana Maria Erra Guevara
– istantanee di fine estate
di Marcella Stumpo
– un sorriso
di Lucia Berrino
– fra slogan e solitudini
di Loredana Alberti
– disegno su tela: “faces”
di Leo Antonio Di Pietro in arte Acidselzart
– a tina modotti
di Christiane Barckhausen-Canale
– la scozia in molise
di Rossano Pazzagli
– la marcia fiduciosa
di Gaetano Jacobucci
– giglio selvatico
di Enzo Bacca
– contro questa scuola
di Gabriella de Lisio
– apriti covid19
di Franco Pollutri
– tela: “anonimo covid-19”
– morale ed etica
di Franco Novelli
– libri: “CAPITALE E IDEOLOGIA” di THOMAS PIKETTY
recensione di Michele Blanco
– a santiago
di Giuseppe La Serra
– consumo di suolo
di WWW OA MOLISE
– filiera agroalimentare ( da Adista n. 29)
di Redazione
– l’importanza del verde
di Angelo Sanzò
– lettera a una dottoressa
di Timoteo Limongi
– al contadino non far sapere…
di Gildo Giannotti
– un’altra vita
di Antonio De Lellis
– cade tutto?
di Silvio Malic
– dura prova
di Filomena Giannotti
– non cerchiamo la luna nel pozzo
di Famiano Crucianelli
brandelli di democrazia
di Antonio Di Lalla a pag.3
“Ho la sensazione che la pur generosa conferenza stampa di sabato 8 agosto sarà uno dei tanti starnuti utilizzati ad arte da chi…”. Così scriveva un capobastone molisano alla vigilia del secondo incontro sul diritto alla salute nel Molise che abbiamo indetto come rivista. Il soggetto in questione, ritrovatosi ad essere assessore regionale e vicepresidente, anziché affrontare i problemi faceva tavoli, riducendo i luoghi istituzionali a falegnameria, come abbiamo avuto modo di sottolineare a suo tempo!