Indice del numero 147 – Febbraio 2018
la fonte
indice del numero di febbraio 2018 http://www.lafonte.tv/
In questo numero:
– l’amicizia dà vita
di Rosalba Manes
– segnali discontinui(Lettera aperta a quanti non vogliono fare della vita un carnevale continuo)
di Antonio Di Lalla
– fede contro etica ?
di Michele Tartaglia
– voglia di cambiamento
di Dario Carlone
-Scatto d’autore: “Molise: quando l’erba sarà finita, le pecore avranno la forza di ribellarsi ?”
di Guerino Trivisonno
-l’arca di san pardo (la stalla della biodiversità animale)
di Pasquale Di Lena
– costruiamo un’altra italia
di Famiano Crucianelli
– l’ideologia del razzismo – il razzismo oggi
di Redazione
– il voto ? non basta più
di Rossano Pazzagli
– elezioni regionali
di Redazione
– urbanistica contrattata ?
di Marcella Stumpo
– sete di conoscenza
di Tina De Michele
-Fotografia: “a puzzle piece”
di Greta Polimene
– solidali con i folli
di Adielle
– la linea concentrica
di Loredana Alberti
– gioco di responsabilità
di Christiane Barckhausen-Canale
– una storia d’amore ritrovata
di Filomena Giannotti
– tela:the joung alien
– l’importanza di una biblioteca
di Davide Vitiello
– lavorare in gruppo
di Gabriella de Lisio
– barcellona, la lotta continua
di Antonio De Lellis
– acchiapparella
di Leone Antenone detto Scartaccia
– la repubblica garantisce
di Franco Novelli
– olimpiadi crocevia di pace ?
di Marco Branca
– maestrale
di Lina D’Incecco
– biodiversità
di WWF OA MOLISE
– la leggenda di re fajone
di Paolo De Stefanis
– la mancanza di tempo
di Remo Stefanelli
– come gli alberi d’inverno
di Francesca Lodge
– promolise e dintorni
di Angelo Sanzò
– la potatura dell’olivo
di Maurizio Corbo
– un antico caglio vegetale
di Gildo Giannotti
– tempus fugit
di Enzo Bacca
– povertà zero
di Silvio Malic
– gatti, volpi e capitoni
di Domenico D’Adamo
segnali discontinui(Lettera aperta a quanti non vogliono fare della vita un carnevale continuo)
di Antonio Di Lalla a pag. 3
Scrivere un articolo in pieno carnevale, sapendo che i più lo leggeranno, grazie all’efficienza delle poste (!), a quaresima inoltrata, impone di affrontare anche le questioni ai limiti del ridicolo con un taglio serioso.