Artigiano delle idee
11 Novembre 2021
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Artigiano delle idee

Mi sento artigiano delle idee, sognatore che ha sempre avuto voglia di progettare e realizzare, insieme con gli altri, i propri sogni. Cultore, promotore, coltivatore del tempo, la risorsa che ritma le stagioni, la vita, le passioni. Sono espressione del territorio, il mio, che è Larino, il Molise, il Paese Italia. Il territorio bene comune, luogo d’identità e di tradizioni; di incontro e di conversazioni; di valori e di risorse, che servono a costruire e sognare il domani. Il luogo dei luoghi, modellato nel tempo da chi lo ha coltivato, rendendolo ricco di nuovi paesaggi e nuovi ambienti; di racconti e tradizioni.

Amo la ruralità, uno straordinario valore che avrebbe bisogno di essere sostenuto e promosso per far vivere all’oggi e al futuro la continuità con il passato, e sento forte il peso e l’importanza della biodiversità, che è vita e, come tale, riguarda tutti i componenti della natura, sempre più maltrattata dalla follia di un sistema predatorio e distruttivo, qual è il neoliberismo. Ritengo, ancor più oggi, perno di un equilibrato sviluppo economico, l’agricoltura, quella naturale, organica, biologica, che vede al centro l’uomo coltivatore e non la macchina, e, che, con gli avvicendamenti e le rotazioni, ha a cuore la fertilità del terreno e non la morte della vita che lo anima e lo rende fonte di paesaggi, di cibo.

Considero il cibo – che è agricoltura, allevamento, bosco, pesca – la prima energia vitale. So che le attività che lo producono e lo trasformano raccontano, con 12 Dop e Igp e 159 prodotti tradizionali, i 136 luoghi del Molise, le sue montagne, le sue minute pianure, le sue mille colline e il suo verde e azzurro mare. Raccontano anche, con gli 876 prodotti Dop/Igp/Stg e i 5.220 prodotti tradizionali, i 7.904 luoghi che rendono l’Italia un paese unico al mondo. Prodotti che sono straordinari testimoni di questi luoghi e base di quello stile di vita, rappresentato dalla Dieta Mediterranea, oggi patrimonio culturale dell’umanità. Il cibo che, posto al centro della tavola, è, da sempre, memoria, percorso di civiltà, fonte di convivialità, ovvero incontro, allegria, dialogo, confronto, rispetto, amicizia, socialità, comunità.

Sono per la Sovranità alimentare, la sola che può affermare quella sicurezza alimentare, di cui ha bisogno l’umanità, oggi e ancor più domani quando (2050) saranno dieci miliardi le persone che hanno bisogno di mangiare. Mi piacerebbe vedere la diffusione di un patto di solidarietà e reciprocità tra coltivatori, allevatori, boscaioli e consumatori finali, oggi maltrattati dall’eccesso di burocrazia; affamati dalle politiche che incentivano l’agricoltura industrializzata  e le coltivazioni super intensive; nelle mani delle banche, della grande distribuzione e delle multinazionali.

Non amo il consumismo, lo spreco, la depredazione e la distruzione delle risorse e dei valori e, pertanto, sono contro lo strapotere della finanza (banche e multinazionali), la globalizzazione, l’annullamento delle sovranità nazionali. Amo, invece, la storia, la cultura e l’arte, e sento forte l’impegno per la loro salvaguardia, tutela, promozione e per non tenerli persi, abbandonati.

Odio la guerra e ogni forma di armamento; lo sfruttamento e il razzismo; la violenza. Fondamentale per me è il rispetto e l’attuazione della nostra Carta Costituzionale, per la difesa da ogni tentativo di svuotamento dei suoi princìpi, i suoi valori; la formazione permanente, la scienza, l’innovazione che ci porta a vivere bene l’oggi e a sognare meglio il domani.

È l’olivo, l’albero della vita, la pianta che, insieme alla vite, più amo, in particolare la “Gentile di Larino” e i suoi compagni fidati di sempre, il “Salegno o Saligno” e l’olivo “San Pardo”. Mi sento cultore dell’ olivo e dell’olio, della vite e del suo vino, i grandi testimoni dei mille e mille territori di questa nostra bella Italia. All’olio e al vino ho dedicato, grazie all’Enoteca Italiana di Siena e al mio amico Archimede di Asti, le due Associazioni, Città del Vino e Città dell’Olio, che hanno dato molto all’immagine, che oggi vivono nel mondo, questi due prodotti i più rappresentativi del Mediterraneo.

Mi piace raccontare i sogni e le emozioni, sentirmi parte di una comunità che condivide gli stessi valori e lo stesso amore per la propria terra, e, insieme, partecipa e lotta per affermare un Molise che diventi modello virtuoso, punto di riferimento delle altre regioni, laboratorio utile per il Paese. ☺

 

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