assassinato?
22 Aprile 2010 Share

assassinato?

 

E così il cattivo dei cattivi è stato fatto fuori. I buoni  e loro natalizie famiglie possono gioire e festeggiare in pace la fine dell’anno 2006. La televisione ha dato in pasto ai più accaniti anche l’immagine dell’impiccagione. Purtroppo però il corpo ciondolante al cappio non l’hanno fatto vedere, che disdetta! Sarebbe stata fonte di soddisfazione per molti  poter verificare minuto per minuto le fasi dell’eliminazione del male dalla faccia della terra. Invece no. L’ultima immagine ci mostra Saddam con la testa nel canapo, ancora vivo e vegeto. E allora mi chiedo chi ci dice che non sia tutta una macchinazione.

A quella corda è stato appeso uno che gli somigliava molto, uno delle migliaia di persone che ogni anno vengono uccise dalla pena capitale senza che nessuno alzi un dito, senza che nessuno si scandalizzi, senza che nessuno versi una lacrima… Al posto del cattivo famoso hanno ammazzato il cattivo anonimo… e  quelli che lo volevano morto per poter dormire sonni tranquilli sono stati beffati un’altra volta.

Tra una decina d’anni sentiremo dire che in qualche remoto paese sotto il tropico del Cancro, un uomo dagli occhi neri, e i capelli biondi ossigenati, con l’aiuto di qualche multinazionale sta per far detonare un grappolo di bombe batteriologice per distruggere l’occidente, la televisione ce lo farà vedere di spalle poi quando la telecamera riprenderà la sua faccia riconosceremo quegli occhi, che tanto terrore hanno messo al mondo intero. Di nuovo ci sarà guerra, di nuovo ci sarà la vittoria dei buoni, di nuovo si provvederà all’eliminazione del responsabile Unico… e il sistema sarà sempre lo stesso: quello che da millenni ogni giusto, che si crede nel giusto, usa per punire coloro che, a suo giudizio, sono nati solo per nuocere, la vecchia cara e semplice eliminazione totale del nemico. Ci faranno vedere l’esecuzione e poi dopo cento anni, lo ritroveremo un'altra volta: con altro taglio di capelli, una divisa diversa, un esercito diverso. Di nuovo ci sarà occasione di attaccarlo oppure di difenderlo, eleggendolo comunque a simbolo, perché capire la complessità chiede attenzione e cura, tempo, intelligenza… spremere la storia fino a individuare il nome e il cognome del nostro problema, invece è una cosa che si può fare anche stando in vacanza.

Nel frattempo però la pena di morte sarà arrivata anche in Italia, poiché anche quelli che erano contrari a forza di pensare che senza la pena capitale il tremendo Saddam Hussein sarebbe ancora vivo, troveranno buone ragioni per chiedere che venga reinserita tra le nostre leggi, e allora forse, potremmo proprio vederla con i nostri occhi l’esecuzione e così non ci saranno più dubbi, saremo finalmente certi che il problema è stato risolto alla radice solo quando avremo sentito con le nostre narici l’odore del cadavere. Visto che ormai lo sanno anche i bambini che la televisione non racconta mai la verità. ☺

 

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