basta con i G8 i poveri vogliono contare
6 Marzo 2010 Share

basta con i G8 i poveri vogliono contare

 

Dall’ 8 al 10 luglio gli 8 potenti della terra si riuniranno a L’Aquila per definire, senza l’ascol- to dei cittadini che rappresentano, e secondo il proprio esclusivo interesse, le sorti di un  pianeta dove milioni di persone al mondo continuano a morire  per fame e per mancanza di accesso all’acqua e dove più di un miliardo e mezzo di persone  viene sfruttata per un euro al giorno.

Il G8 in questi ultimi anni ha accumulato un fallimento dietro l’altro. Per ovviare, si moltiplicano gli incontri tematici e si fa spazio ai nuovi ricchi. Ma resta un luogo di relazioni tra potenti. E i poveri restano esclusi dalle decisioni.

I beni comuni che servono alla vita (cibo, acqua, aria, salute) vengono privatizzati e diventano sempre più cari ed inaccessibili.

I diritti valgono sempre più per le merci che per il genere umano.

Il sistema economico-produttivo consuma la natura senza né proteggerla né rigenerarla, mettendo a rischio  la vita dell’intero pianeta. E quando la violenza economica non basta,  i potenti scatenano la repressione contro i movimenti sociali o la guerra contro interi popoli. Eppure basterebbe investire anche solo il 2% del PIL mondiale per invertire radicalmente la rotta, basterebbe tagliare la spesa militare. Cose semplici che l'economia di mercato non fa.  Questo è il sistema che il G8 promuove, protegge ed organizza.

Non ci sentiamo rappresentati da un sistema neoliberista, individualista e di guerra che prima ci ha imposto le sue ricette e poi vuole farci pagare le crisi che esso stesso ha creato.  Dalla mensa dei ricchi del G8 fatta di gossip, di false promesse e delle bugie di sempre, gli epuloni lasceranno cadere qualche briciola per vendere in TV un'immagine di bontà che serve a loro per continuare tutto come prima.

Ma c'è di più, per noi il G8 a L’Aquila è una offesa al popolo aquilano ed abruzzese. Si viene nel luogo del dolore e della ricostruzione non per risolvere i problemi ma per allargare ad 8 o a 22 la passerella mediatica.

Vogliamo che la contestazione al vertice, sia “diffusa” sul territorio nazionale, “generalizzata” sui grandi temi globali e locali ed “interconnessa” con le vertenze sociali del territorio.

I movimenti sociali, a partire da Genova, riconoscono il valore dell’interdipen- denza, ma non la globalizzazione del neoliberismo che ha causato anche la grande crisi economica che stiamo vivendo.  Anche in Molise è atterrata la globalizzazione del neoliberismo, che soprattutto nella sua declinazione individualista, ha frantumato i tempi e gli spazi della vita, sfilacciando il tessuto sociale. La ricostruzione sociale, la cui lacerazione è resa evidente nelle catastrofi, è uno dei paradigmi su cui tutte le società, piccole e grandi, dovranno confrontarsi, pena il dissolvimento del senso della comunità e dell’“economia delle relazioni”.

Vi diamo appuntamento a Bonefro, presso il centro comunitario (villaggio dei terremotati), il 3 Luglio prossimo, per affrontare il tema della ricostruzione sociale e materiale a 7 anni dal terremoto (31 ottobre 2002). Ci uniremo ai terremotati aquilani che porteranno anche la loro testimonianza.

Le catastrofi naturali, sociali, politiche sono sempre più il paradigma delle economie iperliberiste che lucrano sulle disgrazie e che si appropriano delle risorse del territorio mortificando ogni strumento democratico e di partecipazione popolare.

Per questo motivo alle 16.00 del 3 Luglio affronteremo il tema “L’economia della catastrofe”, focalizzando l’attenzione sulla vertenza rappresentativa del Molise: il terremoto di San Giuliano di Puglia e degli altri paesi del cratere e cercando di allargare il nostro sguardo ed il nostro cuore ai conflitti e/o “emergenze” mondiali, aventi tutti, in comune, una componente ambientale e di sospensione dei diritti e della giustizia, come quello emblematico degli immigrati e del conflitto palestinese.

Adesioni pervenute fino a questo momento:

L’ufficio pace dell’Agesci, l’associazione “dalla parte degli ultimi”, la fondazione Milani, Libera Molise, il forum del 3° settore,  brigata di solidarieta' attiva, l’ufficio regionale di pastorale sociale e del lavoro abruzzese e molisano, “il Ponte”, “la fonte”, “il bene comune”, "ENERGIA per i Diritti Umani", "0874 Altra Informazione in Movimento", "Comitato Promotore per la MARCIA MONDIALE”,  l'Associazione culturale " Padre Giuseppe Tedeschi Onlus, Pax Christi, Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua.

Per adesioni inviare a

lafonte2004@virgilio.it;

redazione@ilpontemolise.it

direttore@ilbenecomune.it

 

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