Buone notizie
18 Giugno 2016
La Fonte (351 articles)
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Buone notizie

Dopo quasi due anni di attesa, il Comune di Termoli si è finalmente deciso a riattivare la Consulta sulle disabilità. La Consulta, organo di consultazione dell’amministrazione comunale e strumento di partecipazione alla gestione pubblica delle problematiche riguardanti le persone con disabilità, formato da cittadini, associazioni rappresentative, rappresentanti dell’Asrem e delle istituzioni scolastiche, era stata istituita nel 2008 dall’amministrazione Greco. L’ amministrazione Di Brino l’aveva gettata nel dimenticatoio, ed oggi la nuova amministrazione comunale, anche se dopo una lunga attesa, ha deciso finalmente di riattivarla. Ci auguriamo che rappresenti un’occasione di svolta per la città di Termoli e che la consulta diventi un cantiere aperto di idee e di riflessioni sul tema “politiche per le persone con disabilità”. A patto che venga messa nelle effettive condizioni di lavorare, potrebbe rappresentare un punto di svolta per tanti cittadini ed uno strumento di effettiva riflessione della città di Termoli sulle politiche sociali.

In ambito regionale, nei giorni scorsi con delibera n. 163 del 26.04.2016 di giunta la regione Molise ha approvato e pubblicato il programma attuativo “Azioni ed Interventi in favore delle persone in condizione di disabilità grave e gravissime”, un documento di programmazione rivolto alla popolazione non autosufficiente con la promozione della permanenza dei disabili, anche molto gravi, presso il loro domicilio con azioni ed interventi di sostegno ai pazienti ed alle loro famiglie. In particolare con la delibera sono stati ripartiti i fondi ministeriali, pari complessivamente a 2.691.000 euro per assistenza domiciliare, caregiver, ausili sanitari ed altre forme di sostegno come la frequenza di attività progettuali svolte nei centri socioeducativi o rivolte, per minori con gravi disabilità, all’acquisizione di maggiori livelli di autonomia. La fonte, già negli scorsi mesi, si era occupata delle criticità del programma attuativo, speriamo che in questa nuova fase vengano adottati tempi certi di scadenza per le domande e che venga disposta una gestione più razionale delle richieste.

La notizia più bella riguarda però la marcia di 5.000 cittadini molisani in difesa della Sanità pubblica e dei diritti sociali troppo spesso calpestati in questa regione. La voce, forte e corale, dei cittadini molisani è uno strumento di lotta fondamentale contro il potere arrogante, che cerca di svendere al miglior offerente il diritto alla salute. La tutela della salute dei cittadini deve essere sganciata da logiche utilitaristiche perché soltanto attraverso la sanità pubblica si garantisce l’uguaglianza e l’accesso alla cura per tutti i cittadini. È importante che tanti molisani abbiano preso coscienza di questo per gridarlo in faccia all’amministrazione regionale. Negli ultimi anni una gestione della sanità pubblica disastrosa ha portato al grave ridimensionamento degli ospedali di Isernia e Termoli, alla chiusura di reparti al Cardarelli, ancora, alla paventata chiusura di eccellenze come il reparto di Oculistica a Larino. Stavamo meglio, ora stiamo peggio. Chi ha sbagliato oggi deve avere il buon gusto di tacere e chi ha in mano gli strumenti per le soluzioni non farlo a scapito del ridimensionamento dei diritti sociali dei molisani. La privatizzazione non è certamente una soluzione… occorre operare scelte politiche coraggiose, occorre avere cura del destino dei molisani. Sono convinta che la voce dei tanti cittadini che lo scorso 18 maggio hanno sfilato per le strade di Campobasso non si spegnerà così facilmente, anzi si moltiplicherà. La consapevolezza di quello che vogliamo si farà sempre più forte. Perciò, cari amministratori, dovrete farne i conti. ☺

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