da: oltre il nero di seppia
6 Marzo 2010 Share

da: oltre il nero di seppia

 

Bieca la notte

s’apposta

qual fiera

ad afferrar

sua preda,

s’acquatta

fra i cumuli,

le morte foglie,

i rivi gelidi

in germoglianti

fiotti.

Racconta

il lembo

di ciò che dorme

e immerge

tra cocenti crepe

e l’alito

in vapòr disperde.

Lotta cercando

per innalzar

vessillo e offesa

sazia giammai

di atterrar

mia speme.

 

Tratta da Gaetano Jacobucci, Oltre il nero di seppia

 

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