difendiamo le foreste
15 Aprile 2010 Share

difendiamo le foreste

 

Ogni due secondi una foresta grande quanto un campo da calcio scompare. Negli ultimi 100 anni abbiamo distrutto oltre il 33% delle foreste e fino ad oggi abbiamo perso oltre la metà delle grandi foreste primarie del pianeta. Solo il 20% delle foreste resistono ancora su vaste aree ma la loro distruzione va avanti ad un ritmo sempre più crescente. Le foreste vengono abbattute per fabbricare carta e prodotti in legno, lasciando alle comunità locali solo miseria e un ambiente devastato irrimediabilmente. La responsabilità del consumatore è grande ma non tutti riescono a reperire le informazioni necessarie sui prodotti e i derivati del legno. Non tutti sanno che grandi quantità di legno, a volte raro e pregiato, destinate ai paesi più ricchi come l’Italia, vengono sottratte spesso in modo illegale a foreste che non riusciranno mai a rigenerarsi. L'Italia è il primo importatore europeo di legname africano, di cui si calcola che la metà sia legno illegale (http://www.greenpeace.org/italy/campagne/foreste).

Il nostro paese ha quindi grandi responsabilità ma anche grandi opportunità per promuovere una gestione forestale più sostenibile e portare alla conoscenza dei consumatori l’esistenza di prodotti di carta e legno sostenibili.

Esistono diversi marchi ed etichette ma riteniamo che attualmente la certificazione FSC (Forest Stewardship Council) sia quella più attendibile in merito alla gestione forestale sostenibile e alla rintracciabilità del legno. L’FSC è nato nel 1993 allo scopo di promuovere la gestione responsabile delle foreste di tutto il pianeta, dal punto di vista ambientale, sociale ed economico. In una foresta certificata FSC la gestione rispetta alcuni Principi e Criteri minimi:

1. Rispetto delle leggi locali, nazionali e delle convenzioni ed accordi internazionali.

2. Riconoscimento e tutela della proprietà e dei diritti d’uso della terra e delle risorse forestali.

3. Riconoscimento e tutela dei diritti delle popolazioni indigene che dipendono dalla foresta.

4. Rispetto dei diritti dei lavoratori e delle comunità locali (sicurezza sul lavoro, benessere economico e sociale).

5. Promozione di un uso efficiente dei prodotti e benefici ambientali e sociali derivanti dalla foresta.

6. Conservazione della biodiversità, tutela del paesaggio, delle funzioni ecologiche, della stabilità e dell’integrità della foresta.

7. Attuazione di un piano di gestione forestale adatto alla scala e all’intensità degli interventi, con chiari obiettivi di lungo periodo.

8. Monitoraggio e valutazione della foresta, delle attività di gestione e dei relativi impatti.

9. Conservazione delle foreste di grande valore ecologico-naturalistico, con importanti funzioni protettive o di grande valore storico-culturale.

10. Gestione delle piantagioni forestali in accordo con i Principi precedenti, in modo da ridurre lo sfruttamento delle foreste naturali e da promuoverne la conservazione.

Sono i produttori di legname e i proprietari forestali che decidono liberamente e volontariamente di ottenere la certificazione FSC, impegnandosi a rispettare nella propria gestione forestale gli standard FSC. Può essere certificata una singola proprietà o, per ridurre i costi, un gruppo di proprietà forestali. La certificazione è effettuata da organismi indipendenti (enti di certificazione) che vengono valutati, accreditati e controllati da FSC. Un’ampia gamma di foreste in tutto il mondo è già certificata secondo gli standard FSC: dalle piantagioni di pini in Scandinavia, alle foreste di abeti e larici alpini in Italia, ai boschi di querce e faggi nei Paesi dell’Est, alle foreste tropicali in Brasile, in Indonesia, in Messico, ecc.

In Italia la certificazione FSC continua a crescere e rafforza ulteriormente il proprio ruolo di primo schema di certificazione forestale adottato dall’industria italiana, mentre l’Italia consolida la propria posizione tra i primi dieci paesi al mondo per numero di certificazioni FSC con più del 3% del totale mondiale (per saperne di più o per consultare l’elenco delle aziende con certificazioni FSC visita il sito www.fsc-italia.it o www.fsc.org/en ).

Il mercato mondiale del legno e dei prodotti in legno (e derivati, come la carta) certificati FSC ha raggiunto il valore di 20 miliardi di dollari, aumentando di quattro volte la propria dimensione rispetto ai dati relativi al 2005.

La Certificazione FSC è stata recentemente  richiesta anche dal Parco del Matese (versante campano). Una buona notizia che potrebbe essere presto adottata da altre ditte e aziende ma siamo noi consumatori che abbiamo il ruolo di guidare le aziende verso scelte più sostenibili: chiediamo prodotti certificati FSC quando vogliamo acquistare un mobile, un libro, della carta e scriviamo ai nostri editori preferiti invitandoli ad usare solo quel tipo di carta come ha fatto l’Editore Bompiani o la casa editrice delle storie di Harry Potter! Da oggi cerchiamo il marchio e l’etichetta FSC sui prodotti che acquistiamo!

Se vogliamo approfondire e scoprire cosa si nasconde dietro il parquet possiamo scaricare la guida di Greenpeace su http://www.greenpeace.it/parquet/ oppure possiamo scoprire cosa si nasconde nel legno di casa nostra su http://www.greenpeace.it/guidalegno/. Per chi desidera approfondire consigliamo anche il sito http://www.salvaleforeste.it

 crfs.casacalenda@lipu.it

 

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