A Pollen, centro in provincia di Aosta, posto nella conca della omonima località, è in programma, per il 20 Maggio 2016, un Convegno Nazionale su la “Geologia Urbana di Aosta”, organizzato dalla SIGEA (Società Italiana di Geologia Ambientale), dall’Ordine dei Geologi della Valle d’Aosta e dal Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Torino.
L’evento fa seguito a tutti quelli che la SIGEA ha promosso, a cominciare da Roma, nel 2005, per poi proseguire con Venezia nel 2006, Milano (2007), Modena (2008), Bari (2009), Genova (2011), fino a quello di Torino nel 2012, al fine di trattare nella maniera più approfondita possibile il tema della Geologia Urbana, diventato, ormai imprescindibile, per le sorti di qualunque centro urbano, indipendentemente dalla consistenza demografica in quanto tale.
L’argomento, oltre ad essere indirizzato ai tecnici e ai ricercatori (geologi, ingegneri, architetti, agronomi, forestali, ecc.), interessati alla problematica del rapporto tra l’abitato e l’ambiente geologico (suolo, sottosuolo, risorse minerarie, acque superficiali e sotterranee), è ancor più importante per il personale tecnico delle istituzioni pubbliche competenti, per le imprese di settore e, dunque, per i “decisori” (politici e amministratori pubblici).
Si tratta di porre l’attenzione sull’importanza che, direttamente e/o indirettamente, le conoscenze geologiche del territorio hanno avuto nella nascita e nello sviluppo di ogni città e abitato umano. Analizzare, cioè, le relazioni tra conoscenze geologiche e società urbana nelle più diverse sfaccettature: da presupposto fondamentale, come la pianificazione, fino ai concetti moderni, come le energie alternative. Lo sviluppo delle città, nonostante i numerosi strumenti di pianificazione esistenti, appare ancora troppo spesso incontrollato e crea spesso gravi problematiche ambientali e nuove pericolosità. Da qui l’indispensabile ausilio della conoscenza geologica del territorio alle attività di prevenzione e mitigazione.
La Regione Molise, per la sua stessa concentrazione e dispersione demografica nei numerosi centri territoriali, potrebbe essere un vero e proprio laboratorio dove sperimentare e mettere in atto i principi ispiratori di questa disciplina, quale scrigno di conoscenze delle Scienze della Terra in generale. I cosiddetti “disastri naturali”, a cui troppo spesso assistiamo, nascono quasi sempre dall’assenza di adeguate informazioni, certamente utili, per una corretta gestione dell’ambiente fisico del territorio e di quello urbano in particolare.
A Pollen, centro in provincia di Aosta, posto nella conca della omonima località, è in programma, per il 20 Maggio 2016, un Convegno Nazionale su la “Geologia Urbana di Aosta”, organizzato dalla SIGEA (Società Italiana di Geologia Ambientale), dall’Ordine dei Geologi della Valle d’Aosta e dal Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Torino.
L’evento fa seguito a tutti quelli che la SIGEA ha promosso, a cominciare da Roma, nel 2005, per poi proseguire con Venezia nel 2006, Milano (2007), Modena (2008), Bari (2009), Genova (2011), fino a quello di Torino nel 2012, al fine di trattare nella maniera più approfondita possibile il tema della Geologia Urbana, diventato, ormai imprescindibile, per le sorti di qualunque centro urbano, indipendentemente dalla consistenza demografica in quanto tale.
L’argomento, oltre ad essere indirizzato ai tecnici e ai ricercatori (geologi, ingegneri, architetti, agronomi, forestali, ecc.), interessati alla problematica del rapporto tra l’abitato e l’ambiente geologico (suolo, sottosuolo, risorse minerarie, acque superficiali e sotterranee), è ancor più importante per il personale tecnico delle istituzioni pubbliche competenti, per le imprese di settore e, dunque, per i “decisori” (politici e amministratori pubblici).
Si tratta di porre l’attenzione sull’importanza che, direttamente e/o indirettamente, le conoscenze geologiche del territorio hanno avuto nella nascita e nello sviluppo di ogni città e abitato umano. Analizzare, cioè, le relazioni tra conoscenze geologiche e società urbana nelle più diverse sfaccettature: da presupposto fondamentale, come la pianificazione, fino ai concetti moderni, come le energie alternative. Lo sviluppo delle città, nonostante i numerosi strumenti di pianificazione esistenti, appare ancora troppo spesso incontrollato e crea spesso gravi problematiche ambientali e nuove pericolosità. Da qui l’indispensabile ausilio della conoscenza geologica del territorio alle attività di prevenzione e mitigazione.
La Regione Molise, per la sua stessa concentrazione e dispersione demografica nei numerosi centri territoriali, potrebbe essere un vero e proprio laboratorio dove sperimentare e mettere in atto i principi ispiratori di questa disciplina, quale scrigno di conoscenze delle Scienze della Terra in generale. I cosiddetti “disastri naturali”, a cui troppo spesso assistiamo, nascono quasi sempre dall’assenza di adeguate informazioni, certamente utili, per una corretta gestione dell’ambiente fisico del territorio e di quello urbano in particolare.
A Pollen, centro in provincia di Aosta, posto nella conca della omonima località, è in programma, per il 20 Maggio 2016, un Convegno Nazionale su la “Geologia Urbana di Aosta”, organizzato dalla SIGEA (Società Italiana di Geologia Ambientale), dall’Ordine dei Geologi della Valle d’Aosta e dal Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Torino.
A Pollen, centro in provincia di Aosta, posto nella conca della omonima località, è in programma, per il 20 Maggio 2016, un Convegno Nazionale su la “Geologia Urbana di Aosta”, organizzato dalla SIGEA (Società Italiana di Geologia Ambientale), dall’Ordine dei Geologi della Valle d’Aosta e dal Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Torino.
L’evento fa seguito a tutti quelli che la SIGEA ha promosso, a cominciare da Roma, nel 2005, per poi proseguire con Venezia nel 2006, Milano (2007), Modena (2008), Bari (2009), Genova (2011), fino a quello di Torino nel 2012, al fine di trattare nella maniera più approfondita possibile il tema della Geologia Urbana, diventato, ormai imprescindibile, per le sorti di qualunque centro urbano, indipendentemente dalla consistenza demografica in quanto tale.
L’argomento, oltre ad essere indirizzato ai tecnici e ai ricercatori (geologi, ingegneri, architetti, agronomi, forestali, ecc.), interessati alla problematica del rapporto tra l’abitato e l’ambiente geologico (suolo, sottosuolo, risorse minerarie, acque superficiali e sotterranee), è ancor più importante per il personale tecnico delle istituzioni pubbliche competenti, per le imprese di settore e, dunque, per i “decisori” (politici e amministratori pubblici).
Si tratta di porre l’attenzione sull’importanza che, direttamente e/o indirettamente, le conoscenze geologiche del territorio hanno avuto nella nascita e nello sviluppo di ogni città e abitato umano. Analizzare, cioè, le relazioni tra conoscenze geologiche e società urbana nelle più diverse sfaccettature: da presupposto fondamentale, come la pianificazione, fino ai concetti moderni, come le energie alternative. Lo sviluppo delle città, nonostante i numerosi strumenti di pianificazione esistenti, appare ancora troppo spesso incontrollato e crea spesso gravi problematiche ambientali e nuove pericolosità. Da qui l’indispensabile ausilio della conoscenza geologica del territorio alle attività di prevenzione e mitigazione.
La Regione Molise, per la sua stessa concentrazione e dispersione demografica nei numerosi centri territoriali, potrebbe essere un vero e proprio laboratorio dove sperimentare e mettere in atto i principi ispiratori di questa disciplina, quale scrigno di conoscenze delle Scienze della Terra in generale. I cosiddetti “disastri naturali”, a cui troppo spesso assistiamo, nascono quasi sempre dall’assenza di adeguate informazioni, certamente utili, per una corretta gestione dell’ambiente fisico del territorio e di quello urbano in particolare.
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