I ritorni alla vita
15 Settembre 2023
laFonteTV (3883 articles)
Share

I ritorni alla vita

Nel giugno del 2014, si spegneva a 88 anni Luca Canali, a lungo protagonista della scena letteraria italiana con le sue numerose traduzioni dai classici latini (basti pensare a Catullo, Virgilio, Orazio e Petronio) e i molti romanzi, talvolta ispirati a personaggi dell’antichità – come Nei plenilunii sereni. Autobiografia immaginaria di Tito Lucrezio Caro (Longanesi 1995) -, spesso invece legati alle proprie complesse vicende esistenziali. Fu a lungo vittima di una profonda depressione, che lo trascinò anche a mettere pubblicamente a nudo scabrosi dettagli della sua avventura umana, come in quella Autobiografia di un baro (Bompiani 1983) che destò, a suo tempo, molto scalpore. Canali è stato soprattutto un poeta tanto prolifico quanto raffinato: e sta nascendo a Torino una piccola casa editrice, la «Cloralia», che intende proporre, fra i primissimi titoli, un’integrale delle sue liriche, attualmente in elaborazione. Alcuni suoi versi dalla struggente raccolta La deriva (BUR Rizzoli, 1979) ripercorrono un’esperienza universale: il desiderio, nutrito da chiunque attraversi una malattia e magari un ricovero, di lasciarsi alle spalle quella dolorosa esperienza, per potersi di nuovo ‘godere’ la vecchia indistinta confusione dei giorni, insieme alle persone più care (qui, nella poesia Ritornare, la moglie e la figlia):

Oh poter presto tornare al disordine della vita
lontano da schemi e da regole,
se non quelle della lotta per sopravvivere
altrettanto ferree e spietate ma armoniose
più d’ogni rintocco di pendola ben educata,
e con voi dimenticare i giorni nel trascorrere dei giorni,
e fiorire, appassire, morire
guardandoci indietro con il male non ancora sconfitto
[…]
vita e morte, amore e odio e indifferenza,
terra e fuoco, acqua e cielo
di angeli declassati ma mai ribelli.

laFonteTV

laFonteTV