Identikit di un sindaco
6 Aprile 2024
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Identikit di un sindaco

Vorrei un sindaco sognatore, che fosse capace di immaginare un futuro diverso in cui Termoli non sia solo un territorio di conquista, ma suolo fertile da concimare.
Mi piacerebbe che fosse capace di pesare i “no” e condividere i “sì” con piena consapevolezza, che avesse l’umiltà di ascoltare le opinioni altrui senza preconcetti, sapendo che si può imparare anche da persone inaspettate.
Mi piacerebbe che avesse delle idee proprie e che fosse capace di comunicarle con chiarezza, senza sottintesi, ma con la sicurezza di chi è indipendente e libero dai condizionamenti e dai giochi di palazzo, consapevole che il potere deve essere sempre un mezzo e mai un fine.
Vorrei che fosse gentile ed accogliente con i cittadini, senza farsi schermare da segretari ed addetti stampa e senza diventare un idolo da pellegrinaggio, né un demagogo. Mi piacerebbe che conoscesse la differenza tra diritto e favore, senza trasformare l’uno nell’altro, sapendo che la strada da mostrare è sempre quella dell’ emancipazione e mai quella del clientelismo e del servilismo.
Vorrei che avesse spalle forti per contrastare i furbi, gli affabulatori e coloro che strumentalizzano la politica per scopi personali che poco hanno a vedere col bene comune, sapendo che qualsiasi compromesso con questi soggetti ha sempre un prezzo ed un costo molto alto. Mi piacerebbe che avesse contezza del fatto che non si può valorizzare un territorio prestando il fianco a chi vuole specularci sopra.
Vorrei che amasse il mare e si battesse per tutelarlo, riconoscendone il ruolo di risorsa primaria per la città di Termoli, preservandone la bellezza e l’accessibilità a tutti i cittadini, favorendo la pesca sostenibile ed il turismo rispettoso.
Vorrei che avesse a cuore i giovani, perché già in troppi sono andati via e quelli rimasti sono stanchi di vivere senza stimoli e senza prospettive e che avesse cura di creare una città accogliente per i bambini, sapendo che è fondamentale per crescere i cittadini del futuro offrire cultura e non solo gonfiabili a carnevale.
Mi piacerebbe che avesse a cuore i cittadini più fragili, senza compatirli, ma immaginando e costruendo insieme a loro percorsi di emancipazione e non di mera assistenza, facendo leva sulle buone pratiche che il territorio può offrire e su una solidarietà sociale autentica e non da vetrina. Vorrei che rendesse la città accessibile a tutti, che abbattesse barriere invece di costruirne di nuove.
Vorrei che riconoscesse la necessità di lottare per l’attuazione del diritto alla salute in questa terra, impegnandosi per ricostruire quello che è stato distrutto e pretendendo l’attuazione dei livelli essenziali di assistenza ed il potenziamento della medicina territoriale.
Ed in cuor mio, vorrei fosse una donna, non per presa di posizione, ma perché è il momento giusto per qualcuno che sia davvero nuovo, a cominciare dal genere.☺

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