il burattinaio
18 Aprile 2010 Share

il burattinaio

 

La stampa è spazzatura”. Questo giudizio, grave, pronunciato senza distinguo, è del Presidente della Giunta. In passato, da solo, o in compagnia, aveva minacciato querele verso la libera stampa con espressioni di fuoco e asserzioni preoccupanti. L’On. Michele Iorio, pluri-commissario e governatore regionale, sta smarrendo il senso della misura, non tollera critiche al suo operato e propende per emittenti e quotidiani che ne lisciano la figura e ne decantano le lodi. In Molise, prima o poi, verrà fuori il meccanismo che regola il rapporto tra politica e informazione, gli intrecci di potere, le parentele, gli affari e le carriere.

Come sono stati erogati i finanziamenti pubblici a giornali e televisioni? Quanti soldi sono stati dati e a chi, e per quale comunicazione istituzionale? Ed è possibile che in campagna elettorale ci siano spot che valorizzino l’azione di chi ha governato grazie a delibere regionali che se ne accollino il costo? E’ normale che alcuni giornalisti-consulenti dell’On. Michele Iorio non avvertano alcun conflitto tra l’imparzialità di una nobile professione ed il servizio permanente effettivo a pagamento nello staff del Presidente? Si possono svolgere ore di trasmissioni televisive dove il tenace Assessore, esterno, alla Programmazione, o quello, esterno, alla Sanità o lo stesso On. Iorio, annunciano la lieta novella ai molisani senza un minimo di pluralismo in studio? E’ democratico accendere i fari solo sul faccione giocondo del politico di peso di origini morronesi più incline all’accentramento che al gran rifiuto dantesco?

Se in Molise c’è un tema da aprire è quello di una legge regionale sull’editoria e sull’informazione che aiuti le imprese del settore, sostenga l’emersione e la regolarizzazione contrattuale dei giornalisti e dei pubblicisti, permetta il libero dispiegarsi del confronto politico senza influenze, condizionamenti o ammiccamenti interessati. E tocca a tutti, maggioranza e opposizione, misurarsi con concretezza sul funzionamento del sistema informativo regionale, per sostenerlo verso una reale autonomia e renderlo libero e plurale. Una buona politica non teme una stampa pungente. Chi non ha scheletri nell’armadio non vede fantasmi e buchi neri (Black Hole) ovunque. Non minaccia querele o perde la tramontana per qualche rilievo critico. E’ chi è fragile o in malafede che ha paura, chi non porta risultati apprezzabili, non garantisce una buona amministrazione, aumenta le tasse, taglia i servizi, indebita la regione, chi si circonda di assessori esterni che può revocare in qualsiasi momento, chi delibera la stabilizzazione dei medici del 118 prima delle elezioni e la cancella dopo aver vinto.

I giornalisti che fanno il proprio dovere rappresentano il caposaldo di una società democratica e senza di essi siamo tutti in libertà vigilata. Non poter esercitare il diritto di critica verso chi governa ci sospinge nei tempi bui del peggiore passato storico. Comprendo che il mosaico di potere costruito con arguzia dall’On. Michele Iorio è così pervasivo che gli permette di immaginare il superamento della maggioranza assoluta e di riflettere pure su una minoranza di comodo. A Isernia è in grado di varare la Giunta senza i due principali partiti alleati, UDC e AN. E’ in grado di orientare il Consiglio Comunale con Forza Italia e le due promanazioni di Progetto Molise e Molise Civile. Ha raggiunto un tale livello di controllo sulle dinamiche elettorali che i suoi alleati, con ritardo, stanno metabolizzando che non contano nulla. Più assecondano il Governatore e più quello si rafforza ai loro danni relegandoli a un ruolo marginale del tutto ininfluente. E ciò accade malgrado lo strenuo sostegno che UDC e AN offrono al Presidente in Regione, a volte rimediando figuracce incredibili. Sulla sanità si è discusso in Consiglio per un’intera giornata senza che un solo esponente di maggioranza avvertisse il pudore di dare un proprio contributo. Sui fondi europei 2007-2013 sono arrivati in audizione nelle Commissioni Assessori che non conoscevano la delibera di Giunta con la programmazione di 1,5 miliardi di euro per i prossimi sette anni. Tutti compatti a dare una mano al Governatore quando nella seduta notturna del bilancio si è presentato con un maxi-emendamento improponibile in termini di regolamento con cui ha svincolato cinque milioni di euro della sanità per la spesa corrente. E uniti più che mai, a partire dal Presidente del Consiglio, ad ogni occasione trasformano l’Aula Consiliare nella sede di ratifica delle decisioni del Governatore, impedendo il voto segreto quando previsto per scongiurare sgradite sorprese, non discutendo le mozioni fastidiose o gli ordini del giorno, come quelli su Black Hole o sulla solidarietà alla stampa, predisposti da L’Unione. E’ evidente che all’On. Iorio, abituato a fare da sé, a non essere contrastato, ma a muoversi tra osanna e salamelecchi, dà noia qualche punzecchiatura.

Ritengo che sia un obbligo intensificare l’azione di vigilanza democratica, di controllo rigoroso sull’azione di governo di questa destra, di richiamo al rispetto delle regole e di ricorso a tutte le sedi, nessuna esclusa, per evitare che le leggi siano un orpello da tenere a distanza di sicurezza. Ha ragione il Presidente: c’è un’emergenza in Molise, ma non è la stampa spazzatura, è la qualità della nostra democrazia. ☺

 

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