il molise che verrà
15 Aprile 2010 Share

il molise che verrà

 

Il 16 febbraio si è svolta presso la struttura “Incontra” dell’Incubatore del terzo Settore, a Campobasso, un’assemblea molto partecipata del Forum del Terzo Settore del Molise per discutere sulle linee programmatiche dell’immediato futuro. Si è registrata una cospicua presenza delle associazioni aderenti al Forum del Molise.

Nella fase introduttiva è stata tracciata una memoria riassuntiva dell’intenso programma realizzato lo scorso anno. Un gran risalto è stato dato all’impegno sostenuto nel promuovere e consolidare i rapporti con le istituzioni, dalla regione alle strutture territoriali, sollecitando un nuovo stile di dialogo e di compartecipazione tra esse e le associazioni impegnate nel sociale.

Sono seguiti gli interventi programmati di Loredana Costa e Antonio Ruggieri rappresentanti rispettivamente dell’Associazione “Dalla Parte degli Ultimi” e di “Federcultura”, che hanno  sviluppato due temi da tempo messi a punto nell’ambito del coordinamento del Forum. Si è volto lo sguardo al futuro con i piedi ben piantati nella realtà attuale dell’Italia e del Molise. “L’identità del Forum del terzo Settore”, questo l’intervento di L. Costa; “Dalla democrazia di rappresentanza alla democrazia di partecipazione”, il tema sviluppato da  A. Ruggieri. Nel quadro generale esplorato sui due temi è stato dato forte rilievo al ruolo che l’associazionismo di terzo settore è chiamato a svolgere per rilanciare dinamismo, sviluppo e democrazia partecipata nel Molise.

L’applicazione concreta delle riflessioni avviate alla realtà regionale si è avuta al momento del dibattito che è stato animato da una pluralità di voci provenienti da organizzazioni che nel sociale da tempo operano con forti motivazioni e dinamismo attivo. I punti toccati hanno ripreso una volontà di intenti che da anni si vanno perseguendo, malgrado le difficoltà che si incontrano su un territorio sempre alle prese con l’emergenzialità di un perenne annuncio di sviluppo da parte della politica a cui sistematicamente segue il dilagare di un senso di rassegnazione allo status quo che, come da tante autorevoli voci si va denunciando in Italia (e il Molise non ne è fuori), continua ad alimentare logiche di lobby e di clientelismo.

Ma i gruppi e le associazioni non hanno ancora fornito segnali diffusi di volontà e di iniziativa  per sottrarsi alla chiusura nella “siepe” del loro ambito specifico. Ed allora, in termini propositivi, Antonio De Lellis (Famiglie contro l’emarginazione e la droga), esprime con forza la volontà di rafforzare la nostra autonomia nel ruolo di rappresentanza della società civile; di essere testimoni critici nel dialogo e nell’azione con le istituzioni, per combattere il clientelismo; di lavorare insieme andando oltre la logica corrente di protagonismo diffuso; di fare opera di mediazione nell’azione di rete; di coinvolgere il mondo ecclesiale nella nostra azione; di contribuire a porre freno alla fuga dei talenti giovanili e combattere l’isolamento del nostro territorio. Domenico Calleo (Confcooperative) condivide la posizione di De Lellis sul tema della  rappresentanza presso le istituzioni, da attuare attraverso un attento lavoro di concertazione su strategie e programmi e con un tenace impegno volto a frenare la deriva di frammentazione diffusa all’interno del mondo del volontariato, anche attraverso il contatto con i Centri di Servizio. Inoltre sollecita tutte le organizzazioni aderenti al forum a scendere sul territorio per alimentare la volontà   di dare concreta attuazione alla L. 328/2000. Infine solleva l’istanza di essere desti e informati sui tre obiettivi europei che riguardano anche il Molise.

Quanto al rapporto con la realtà ecclesiale, da più voci sottolineata, Maria Pia Angarano (Carità per l’Uomo) ritiene utile avviare un dialogo con mons. Bregantini per ampliare la rete del Forum con realtà esterne al Molise (Calabria, Trentino) e cercare di coinvolgere i giovani all’interno del mondo del volontariato anche con il reperimento di risorse a sostegno del loro impegno. Maria Assunta Libertucci (Legambiente) denuncia l’azione della politica volta a produrre divisione all’interno dell’associazionismo di terzo settore e ritiene prioritario per questo l’impegno per creare reti tra cooperative e imprese sociali. Sollecita iniziative concrete in termini di legislazione regionale e progetti operativi che toccano il capitolo ambiente. Luigi Palumbo (Centro Sportivo Italiano) non ha remore nell’affermare che il Forum deve compiere un’azione più incisiva nel campo della politica civile, per rivoluzionare il modello corrente. Giuseppe D’Agostino (Centro Comunale l’Incontro) ricorda all’assemblea di essere presenti ai tavoli che discutono la riforma delle comunità montane coinvolgendo i comuni e le agenzie che ne hanno titolo,  presenti sul territorio.

Alla proposta scaturita dall’ultimo intervento se ne aggiungono altre concrete e aperte ad un futuro che vada oltre il ristagno e che vengono approvate dall’assemblea. Tra queste le più stimolanti: la formulazione di una “Costituzione Civile” in Molise; l’attivazione di iniziative volte alla promozione del turismo sociale; la stesura di una proposta di legge di iniziativa popolare sui  piccoli comuni coinvolgendo la Caritas di Trivento che in tale campo ha prodotto molto in analisi e ricerca (alcune regioni hanno già compiuto tale passo).

Tali temi richiedono l’attivazione di tavoli di lavoro da aprire alla partecipazione anche di esperti esterni al Forum del Terzo Settore. Il tutto nell’autunno prossimo troverebbe sbocco in un evento di grande rilievo aperto ad un vasto pubblico, da realizzare in uno spazio/fiera di livello nazionale. Farebbe da cornice la realizzazione della seconda edizione e il rilancio di “Communitas”, la manifestazione attuata nel 2006 e che vide l’allestimento di una significativa serie di stand allestiti da associazioni di terzo settore e la presenza di autorevoli relatori pervenuti anche d’oltralpe A proposito dello stesso evento il portavoce del Forum comunica di aver avviato, con esito positivo, una serie di rapporti con la Regione e la Provincia di Campobasso e di avere in programma contatti con altre istituzioni e agenzie territoriali. La scuola e l’associazionismo giovanile, ma non solo, troveranno in “Communitas” una opportunità per rilanciare l’impegno nell’ambito delle politiche sociali. ☺

le.leone@tiscali.it

 

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