il rischio della bellezza   di Gildo Giannotti
27 Aprile 2012 Share

il rischio della bellezza di Gildo Giannotti

 

“Ci sposeremo a maggio con tante rose…” cantava il molisano Eldo Di Lazzaro in una famosa canzone popolare ed indicava la rosa come fiore tipico di questo mese. Ma c’è un’altra pianta che produce fiori molto profumati adatti a comporre il bouquet delle cerimonie nuziali. Per la delicatezza dei campanellini, per il soave profumo, perché sbocciano in maggio, i mughetti, insieme alle zagare, sono considerati i fiori delle spose in quanto simbolo di fortuna e felicità. I mughetti rappresentano dunque un’ottima scelta per il giorno delle nozze e conferiscono un tocco di classe ed eleganza a questo importante giorno; ma rendono speciale ogni momento, ogni occasione e ogni altra cerimonia. E non era forse di mughetti il bouquet di Kate Middleton, la sposa del principe William?

La parola mughetto, dal latino muscus, significa “muschio, profumo”. Il suo nome botanico Convallaria majalis, deriva anch’esso dal latino convallis, “vallata”, e infatti è conosciuto anche come “giglio della valle”. Il secondo termine, majalis, significa letteralmente “di maggio”. La denominazione botanica del genere al quale il mughetto appartiene rimanda al biblico “giglio delle convalli” del Cantico dei Cantici (2, 1). Nel dialogo tra i due sposi, la frase “Io sono un narciso della pianura di Saron, un giglio della valle” viene letta come allusione alla figura di Cristo, che è simbolo di rinnovamento, promessa di vita eterna. Messaggero della felicità che si rinnova, nel linguaggio dei fiori, il mughetto ha suggerito alla tradizione popolare i nomi di “campanelle della Madonna” e, nel tedesco dialettale, “sonagli della Madonna” per la sua forma e il suo immacolato candore. Secondo un'altra leggenda, il mughetto nacque dalla lotta di san Leonardo contro il demonio. Vinse il santo, ma il combattimento fu difficile e le gocce del suo sangue sul terreno si trasformarono in bianchi campanellini.

I mughetti sono molto diffusi allo stato spontaneo nel sottobosco ombroso e nei prati di collina nelle nostre regioni settentrionali, fino a 1.200 metri di altitudine. Pianticelle erbacee perenni, sono molto rustiche e resistenti al freddo. L’apparato radicale è costituito da rizomi molto ramificati per mezzo dei quali le piante si espandono nel terreno con estrema rapidità, occupando così grandi superfici. I candidi fiori a forma di campanella sono riuniti in grappoli e la fioritura avviene in aprile-maggio. Coltivare mughetti è molto facile: esigono solo un terreno fresco e ricco di humus ed una posizione semiombreggiata come quella che si può trovare nel sottobosco. Si adattano facilmente anche alla coltivazione in vasi o ciotole, purché esposte a nord, nord-est.

Nonostante questa pianta rallegri i nostri giardini con i suoi bellissimi fiori tanto profumati, per niente pretenziosi, estremamente piccoli e romantici, è però necessario mettere sull’avviso tutti, perché la sua pericolosità, forse, non è sufficientemente considerata: oltre a non mangiare le foglie, i fiori e soprattutto le bacche, di un bel rosso corallo, che, se ingerite, possono causare pericolose intossicazioni, occorre anche lavare le mani se si tocca la pianta. In letteratura è segnalato il caso di un bambino che, per aver bevuto dell’ac- qua in un bicchiere dove erano stati immersi dei fiori di mughetto, non è sopravvissuto. Tutte le parti della pianta, dalla radice ai piccoli frutti, contengono particolari sostanze, i glucosidi, che, assunti in piccolissime dosi, avrebbero spiccate proprietà cardiotoniche utili nella cura delle malattie cardiovascolari. Ma, dal momento che i glucosidi sono sostanze velenose, è meglio evitare tale impiego. Molta attenzione è necessaria anche al momento della raccolta dei fiori, perché il succo, che fuoriesce dagli steli e dalle foglie recisi, se viene a contatto con gli occhi, può causare pericolose irritazioni. L’essenza del mughetto, che si dice abbia la capacità di stimolare le facoltà intellettive, è molto utilizzata in profumeria per preparare creme, colonie, lozioni, oli, deodoranti, anche se il suo profumo può provocare disturbi.

In Francia, il mughetto è considerato il simbolo della primavera e il 1° maggio, nel giorno dedicato a questo fiore, per le vie di Parigi, venditrici ambulanti vendono a pochi centesimi piantine o deliziosi mazzolini di mughetti da portare all’occhiello della giacca o da appuntare su un abito. Durante questa festa viene offerto per augurio, perché è un fiore che porta fortuna.☺

giannotti.gildo@gmail.com

 

 

 

 

 

 

 

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