
Indice del numero di maggio 2023
la fonte
indice del numero di maggio 2023 http://www.lafonte.tv/
In questo numero:
– foto di copertina: “Povera patria!”
di Guerino Trivisonno
– questioni di cuore
di Carlo A. Roberto
– i moli-sani hanno già perso (Lettera aperta a quanti vogliono conoscere come sono andati i fatti)
di Antonio Di Lalla
– francesco e domenico
di Michele Tartaglia
– i migranti e la nostra coscienza
di Dario Carlone
– pittura: “Omaggio ai bimbi vittime della discriminazione”
di Ana Maria Erra Guevara
– grande confusione sotto il cielo
di Marcella Stumpo
– volevamo il cambiamento
di Famiano Crucianelli
– la disfida di burletta
di Raffaele Jannucci
– è ora di cambiare
di Patrizia Manzo
– banche in fuga dal molise
di Marco Branca
– poesia
di Tiziana Antonilli
– libri: “LA LEZIONE” di Gustavo Zagrebelsky
di Dario Carlone
– armocromie nostrane
di Tina De Michele
– fra le sbarre si trova la poesia (Intervista ad Alessandro Fo)
di Giada Da Frassini
– dal carcere di larino
di Antonio Di Lalla
– un naufragio di sogni
di Filomena Giannotti
– vincere l’individualismo
di Christiane Barckhausen-Canale
– foto: “chi non risica non rosica”
di Antonietta Parente
– la barbarie-abitudine di massa
di Luciana Zingaro
– il simbolismo
di Gaetano Jacobucci
– dammi uno sguardo
di Lucia Berrino
– passione per la lettura
di Gabriella de Lisio
– dipinto di Giuseppe Rea – “Au petit Oscar”
di Giuseppina Colabella
– i danni della disuguaglianza
di Michele Blanco
– condizioni di vita e rdc
di Guglielmo Giumelli
– foto: “Gazometro”
di Antonio Scardocchia
– debito e povertà
di Antonio De Lellis
– i manufatti di Cleofino Casolino: “omaggio floreale“
di Cleofino Casolino
– le specie viventi al bivio
di Franco Novelli
– la transizione climatica
di Andrea Barsotti
– la farfalla verde
di Pasquale Di Lena
– parlami d’amore
di Franco Pollutri
– la libertà del falco
di Enzo Bacca
– mille papaveri rossi
di Gildo Giannotti
– una nuova coscienza
di Silvio Malic
– il tormento
di Rossano Pazzagli
– tela: “la leggerezza dell’essere”
– ventidue anni di nulla
di Domenico D’Adamo
editoriale
i moli-sani hanno già perso (Lettera aperta a quanti vogliono conoscere come sono andati i fatti)
– di Antonio Di Lalla a pag.3
In queste ultime settimane, caratterizzate da attese e speranze, ritardi e delusioni per come partiti, movimenti e associazioni di area sedicente progressista procedevano nell’individuare o boicottare il possibile candidato presidente della giunta regionale, mi teneva compagnia la canzone “Povera patria” di Franco Battiato. E con lui mi ripetevo “no cambierà, forse cambierà”. Invano, perché non è cambiato nulla, hanno prevalso le vecchie logiche. Non siamo riusciti ad incidere.