Nel mese di novembre, in coincidenza con la proclamazione dei nuovi consiglieri della Regione Molise, abbiamo pubblicato un documento con cui chiedevamo ai nuovi eletti di adottare misure ragionevoli di riduzione dei costi della politica.
Siamo grati al consigliere Filippo Monaco di aver recepito quelle richieste in una mozione che è stata oggetto di dibattito all'interno e all'esterno del Consiglio regionale.
Apprezziamo il fatto che alcune delle nostre indicazioni siano state accolte e tra esse:
– la riduzione del numero degli assessori da 8 a 6;
– la scelta degli assessori tra i consiglieri regionali;
– la limitazione del ricorso alle auto blu;
– la riduzione, ancorché minima, delle indennità di carica;
– l'eliminazione dei vitalizi.
Se facessimo parte della folta schiera dei militanti dell'antipolitica, potremmo ritenerci soddisfatti di questi primi risultati, ma non è questo il nostro caso. Noi non siamo contro la politica, ma contro la cattiva politica. Per questo siamo più esigenti e vogliamo riflettere su alcuni ulteriori aspetti da noi posti e dal Consiglio Regionale ignorati.
1) Gli eletti in Consiglio Regionale prendono una indennità considerevole che non vogliamo contestare oltre. Questo ci dà il diritto di chiedere a Lor Signori:
– di accontentarsi di quella indennità e di considerarla onnicomprensiva;
– di pagarsi la benzina necessaria per andare a lavorare tre o quattro giorni alla settimana;
– di rinunciare alla consistente diaria che non trova nessuna giustificazione materiale e, ancor meno, etica, in considerazione del fatto che nella nostra piccola regione si può raggiungere Campobasso giornalmente anche se si proviene dai comuni più lontani dal capoluogo;
– di non intascare un solo centesimo dei soldi dei “portaborse” per evitare che ai cittadini sorga il dubbio che una parte di quei soldi possa rimanere, involontariamente, nelle tasche dei consiglieri.
2) Non è stata avviata la procedura per la vendita delle auto blu: ci chiediamo se si tratti di uno sgradevole ritardo o si aspetti il passaggio della bufera per tornare alle precedenti spensierate pratiche.
3) Non è stata accolta la nostra richiesta di ridurre di almeno il 75% le opulente ed ingiustificate dotazioni finanziarie destinate al Presidente e all'Ufficio di presidenza del Consiglio Regionale.
La felice decisione adottata dal Consiglio regionale, di istituire un reddito minimo di cittadinanza ci consente di suggerire di destinare al finanziamento del reddito minimo tutte le risorse derivanti dall'attuazione delle iniziative citate e possiamo garantire che ci impegneremo molto per sostenere questo obbiettivo.
P.S. Abbiamo notato che il Consiglio Regionale del Molise non ha ancora ottemperato all'obbligo di ridurre il numero dei consiglieri da 30 a 20 e siamo stati assaliti da un dubbio: hanno finito l'inchiostro, hanno finito la carta o sperano che la pacchia dei 30 consiglieri possa essere estesa anche alla prossima legislatura?
la redazione
Nel mese di novembre, in coincidenza con la proclamazione dei nuovi consiglieri della Regione Molise, abbiamo pubblicato un documento con cui chiedevamo ai nuovi eletti di adottare misure ragionevoli di riduzione dei costi della politica.
Siamo grati al consigliere Filippo Monaco di aver recepito quelle richieste in una mozione che è stata oggetto di dibattito all'interno e all'esterno del Consiglio regionale.
Apprezziamo il fatto che alcune delle nostre indicazioni siano state accolte e tra esse:
– la riduzione del numero degli assessori da 8 a 6;
– la scelta degli assessori tra i consiglieri regionali;
– la limitazione del ricorso alle auto blu;
– la riduzione, ancorché minima, delle indennità di carica;
– l'eliminazione dei vitalizi.
Se facessimo parte della folta schiera dei militanti dell'antipolitica, potremmo ritenerci soddisfatti di questi primi risultati, ma non è questo il nostro caso. Noi non siamo contro la politica, ma contro la cattiva politica. Per questo siamo più esigenti e vogliamo riflettere su alcuni ulteriori aspetti da noi posti e dal Consiglio Regionale ignorati.
1) Gli eletti in Consiglio Regionale prendono una indennità considerevole che non vogliamo contestare oltre. Questo ci dà il diritto di chiedere a Lor Signori:
– di accontentarsi di quella indennità e di considerarla onnicomprensiva;
– di pagarsi la benzina necessaria per andare a lavorare tre o quattro giorni alla settimana;
– di rinunciare alla consistente diaria che non trova nessuna giustificazione materiale e, ancor meno, etica, in considerazione del fatto che nella nostra piccola regione si può raggiungere Campobasso giornalmente anche se si proviene dai comuni più lontani dal capoluogo;
– di non intascare un solo centesimo dei soldi dei “portaborse” per evitare che ai cittadini sorga il dubbio che una parte di quei soldi possa rimanere, involontariamente, nelle tasche dei consiglieri.
2) Non è stata avviata la procedura per la vendita delle auto blu: ci chiediamo se si tratti di uno sgradevole ritardo o si aspetti il passaggio della bufera per tornare alle precedenti spensierate pratiche.
3) Non è stata accolta la nostra richiesta di ridurre di almeno il 75% le opulente ed ingiustificate dotazioni finanziarie destinate al Presidente e all'Ufficio di presidenza del Consiglio Regionale.
La felice decisione adottata dal Consiglio regionale, di istituire un reddito minimo di cittadinanza ci consente di suggerire di destinare al finanziamento del reddito minimo tutte le risorse derivanti dall'attuazione delle iniziative citate e possiamo garantire che ci impegneremo molto per sostenere questo obbiettivo.
P.S. Abbiamo notato che il Consiglio Regionale del Molise non ha ancora ottemperato all'obbligo di ridurre il numero dei consiglieri da 30 a 20 e siamo stati assaliti da un dubbio: hanno finito l'inchiostro, hanno finito la carta o sperano che la pacchia dei 30 consiglieri possa essere estesa anche alla prossima legislatura?
Nel mese di novembre, in coincidenza con la proclamazione dei nuovi consiglieri della Regione Molise, abbiamo pubblicato un documento con cui chiedevamo ai nuovi eletti di adottare misure ragionevoli di riduzione dei costi della politica.
Siamo grati al consigliere Filippo Monaco di aver recepito quelle richieste in una mozione che è stata oggetto di dibattito all'interno e all'esterno del Consiglio regionale.
Apprezziamo il fatto che alcune delle nostre indicazioni siano state accolte e tra esse:
– la riduzione del numero degli assessori da 8 a 6;
– la scelta degli assessori tra i consiglieri regionali;
– la limitazione del ricorso alle auto blu;
– la riduzione, ancorché minima, delle indennità di carica;
– l'eliminazione dei vitalizi.
Se facessimo parte della folta schiera dei militanti dell'antipolitica, potremmo ritenerci soddisfatti di questi primi risultati, ma non è questo il nostro caso. Noi non siamo contro la politica, ma contro la cattiva politica. Per questo siamo più esigenti e vogliamo riflettere su alcuni ulteriori aspetti da noi posti e dal Consiglio Regionale ignorati.
1) Gli eletti in Consiglio Regionale prendono una indennità considerevole che non vogliamo contestare oltre. Questo ci dà il diritto di chiedere a Lor Signori:
– di accontentarsi di quella indennità e di considerarla onnicomprensiva;
– di pagarsi la benzina necessaria per andare a lavorare tre o quattro giorni alla settimana;
– di rinunciare alla consistente diaria che non trova nessuna giustificazione materiale e, ancor meno, etica, in considerazione del fatto che nella nostra piccola regione si può raggiungere Campobasso giornalmente anche se si proviene dai comuni più lontani dal capoluogo;
– di non intascare un solo centesimo dei soldi dei “portaborse” per evitare che ai cittadini sorga il dubbio che una parte di quei soldi possa rimanere, involontariamente, nelle tasche dei consiglieri.
2) Non è stata avviata la procedura per la vendita delle auto blu: ci chiediamo se si tratti di uno sgradevole ritardo o si aspetti il passaggio della bufera per tornare alle precedenti spensierate pratiche.
3) Non è stata accolta la nostra richiesta di ridurre di almeno il 75% le opulente ed ingiustificate dotazioni finanziarie destinate al Presidente e all'Ufficio di presidenza del Consiglio Regionale.
La felice decisione adottata dal Consiglio regionale, di istituire un reddito minimo di cittadinanza ci consente di suggerire di destinare al finanziamento del reddito minimo tutte le risorse derivanti dall'attuazione delle iniziative citate e possiamo garantire che ci impegneremo molto per sostenere questo obbiettivo.
P.S. Abbiamo notato che il Consiglio Regionale del Molise non ha ancora ottemperato all'obbligo di ridurre il numero dei consiglieri da 30 a 20 e siamo stati assaliti da un dubbio: hanno finito l'inchiostro, hanno finito la carta o sperano che la pacchia dei 30 consiglieri possa essere estesa anche alla prossima legislatura?
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