la forza della poesia di Carolina Mastrangelo | La Fonte TV
Non è necessario avere una formazione umanistica per gustare la poesia, né serve capirla fino in fondo. Basta abbandonarsi alla sua musica per subirne l’incanto perché essa è il risultato del sogno, della gioia, del dolore che si fa racconto. Capita che leggendo una poesia la senti profondamente tua, come se essa rispondesse ad un’attesa che ti portavi dentro inconsapevolmente, sembra addirittura che sia stato tu ad aver prestato le parole al poeta tanto ti somigliano: non erano sue quelle parole/ ma lui le aveva dette (M. Luzi).
Certo la poesia non muta niente. Io qui non vengo a risolvere nulla. Sono venuto solo per cantare e per sentirti cantare con me…scrisse nel suo Canto General il poeta cileno Pablo Neruda. In effetti la poesia non ti sfama se hai fame, non ti arricchisce se sei povero, non ti riveste se sei nudo, non ti ridà chi non c’è più, eppure se non la conosci fai più fatica a sopportare tutto questo, ti senti più solo, più disperato, meno capace di accettare le impossibili cronache dell’esistenza. Che tu sia felice o infelice, che tu abbia accanto la persona amata o che l’abbia perduta, sai che c’è stato qualcuno che ha calpestato prima di te questo sentiero e l’ha raccontato: il raffinatissimo cocainomane Baudelaire: se fossi senza stelle, mi piaceresti, o notte!; l’amaro Montale: tutta la vita è una muraglia che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia; l’ermetico Ungaretti: balaustrata di brezza/ per appoggiare stasera/ la mia malinconia; l’appassionata “mistica d’amore” Alda Merini: mi sono aperta come un libro/ davanti a Te; i poeti della neo-avanguardia, Roversi: mai anni peggiori/ di questi che noi viviamo,/ né stagione più vile; Sanguineti: oh, dove?(sulla spiaggia?dove?),/ dove cercarti/ adesso? Loredana Alberti: qualcuno dice che sei andato via/ ascoltando il rumore del vento; chi, in un altro tempo, ha scritto per te: tienimi nella tua dolcezza mia cara!/ Sto morendo come Dio…
Uomini e donne che hanno vissuto in maniera e in tempi diversi e tuttavia gente come noi con le nostre stesse miserie e passioni ma con l’incommensurabile grazia della poesia, grazia che ci trasmettono mentre li leggiamo, li ascoltiamo, li ricordiamo e che rivela anche a noi il segreto per trasfigurare la realtà e guardarla come se tutto fosse meraviglia. ☺
Non è necessario avere una formazione umanistica per gustare la poesia, né serve capirla fino in fondo. Basta abbandonarsi alla sua musica per subirne l’incanto perché essa è il risultato del sogno, della gioia, del dolore che si fa racconto. Capita che leggendo una poesia la senti profondamente tua, come se essa rispondesse ad un’attesa che ti portavi dentro inconsapevolmente, sembra addirittura che sia stato tu ad aver prestato le parole al poeta tanto ti somigliano: non erano sue quelle parole/ ma lui le aveva dette (M. Luzi).
Certo la poesia non muta niente. Io qui non vengo a risolvere nulla. Sono venuto solo per cantare e per sentirti cantare con me…scrisse nel suo Canto General il poeta cileno Pablo Neruda. In effetti la poesia non ti sfama se hai fame, non ti arricchisce se sei povero, non ti riveste se sei nudo, non ti ridà chi non c’è più, eppure se non la conosci fai più fatica a sopportare tutto questo, ti senti più solo, più disperato, meno capace di accettare le impossibili cronache dell’esistenza. Che tu sia felice o infelice, che tu abbia accanto la persona amata o che l’abbia perduta, sai che c’è stato qualcuno che ha calpestato prima di te questo sentiero e l’ha raccontato: il raffinatissimo cocainomane Baudelaire: se fossi senza stelle, mi piaceresti, o notte!; l’amaro Montale: tutta la vita è una muraglia che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia; l’ermetico Ungaretti: balaustrata di brezza/ per appoggiare stasera/ la mia malinconia; l’appassionata “mistica d’amore” Alda Merini: mi sono aperta come un libro/ davanti a Te; i poeti della neo-avanguardia, Roversi: mai anni peggiori/ di questi che noi viviamo,/ né stagione più vile; Sanguineti: oh, dove?(sulla spiaggia?dove?),/ dove cercarti/ adesso? Loredana Alberti: qualcuno dice che sei andato via/ ascoltando il rumore del vento; chi, in un altro tempo, ha scritto per te: tienimi nella tua dolcezza mia cara!/ Sto morendo come Dio…
Uomini e donne che hanno vissuto in maniera e in tempi diversi e tuttavia gente come noi con le nostre stesse miserie e passioni ma con l’incommensurabile grazia della poesia, grazia che ci trasmettono mentre li leggiamo, li ascoltiamo, li ricordiamo e che rivela anche a noi il segreto per trasfigurare la realtà e guardarla come se tutto fosse meraviglia. ☺
Non è necessario avere una formazione umanistica per gustare la poesia, né serve capirla fino in fondo. Basta abbandonarsi alla sua musica per subirne l’incanto perché essa è il risultato del sogno, della gioia, del dolore che si fa racconto. Capita che leggendo una poesia la senti profondamente tua, come se essa rispondesse ad un’attesa che ti portavi dentro inconsapevolmente, sembra addirittura che sia stato tu ad aver prestato le parole al poeta tanto ti somigliano: non erano sue quelle parole/ ma lui le aveva dette (M. Luzi).
Certo la poesia non muta niente. Io qui non vengo a risolvere nulla. Sono venuto solo per cantare e per sentirti cantare con me…scrisse nel suo Canto General il poeta cileno Pablo Neruda. In effetti la poesia non ti sfama se hai fame, non ti arricchisce se sei povero, non ti riveste se sei nudo, non ti ridà chi non c’è più, eppure se non la conosci fai più fatica a sopportare tutto questo, ti senti più solo, più disperato, meno capace di accettare le impossibili cronache dell’esistenza. Che tu sia felice o infelice, che tu abbia accanto la persona amata o che l’abbia perduta, sai che c’è stato qualcuno che ha calpestato prima di te questo sentiero e l’ha raccontato: il raffinatissimo cocainomane Baudelaire: se fossi senza stelle, mi piaceresti, o notte!; l’amaro Montale: tutta la vita è una muraglia che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia; l’ermetico Ungaretti: balaustrata di brezza/ per appoggiare stasera/ la mia malinconia; l’appassionata “mistica d’amore” Alda Merini: mi sono aperta come un libro/ davanti a Te; i poeti della neo-avanguardia, Roversi: mai anni peggiori/ di questi che noi viviamo,/ né stagione più vile; Sanguineti: oh, dove?(sulla spiaggia?dove?),/ dove cercarti/ adesso? Loredana Alberti: qualcuno dice che sei andato via/ ascoltando il rumore del vento; chi, in un altro tempo, ha scritto per te: tienimi nella tua dolcezza mia cara!/ Sto morendo come Dio…
Uomini e donne che hanno vissuto in maniera e in tempi diversi e tuttavia gente come noi con le nostre stesse miserie e passioni ma con l’incommensurabile grazia della poesia, grazia che ci trasmettono mentre li leggiamo, li ascoltiamo, li ricordiamo e che rivela anche a noi il segreto per trasfigurare la realtà e guardarla come se tutto fosse meraviglia. ☺
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale
Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici.L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.