La profezia
Non posso prevedere un’alluvione
piaghe, carestie, o stagioni belle.
Non è che colgo il senso e l’emozione
eppur mi par di intendere le stelle.
Non posso prevedere un’alluvione
piaghe, carestie, o stagioni belle.
Non conosco il destino d’un ribelle,
o l’attimo in cui soffierà del vento,
o predire chi salverà la pelle
a un principe per un preciso evento.
Ma dai tuoi occhi colgo il firmamento
leggo in loro una timida visione:
in te fiorirà incanto e sentimento
e feconda sarà la tua passione.
Ma se questo sarà tutta finzione
con gli occhi chiusi resta l’illusione.
poeticamente tratto dal Sonnet 14 di William Shakespeare