Lettera aperta di babbo natale
11 Dicembre 2017
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Lettera aperta di babbo natale

Molti ricordano il discusso episodio che ebbe per protagonista, a fine dicembre dello scorso anno, un tal direttore d’orchestra che, alla fine della prima dello spettacolo “Disney in concert: Frozen”, all’Auditorium Parco della Musica di Roma, dopo l’esecuzione gelò il pubblico, in larga parte composto da bambini, affermando a bruciapelo, tra lo sgomento dei presenti, che … Babbo Natale non esiste.

Ebbene, sappiatelo, nulla di più falso: Babbo Natale esiste, ed io ne sono la prova vivente. Ad inizio dicembre 2016 venni contattato da una delegazione UNICEF per portare conforto ai bimbi di Aleppo, città della Siria semidistrutta dalla guerra che all’epoca vi infuriava. Andai ad Aleppo e vi restai un paio di settimane. Dopo di che, proprio il giorno di Natale 2016, dovetti fuggire insieme ad un gruppo di bimbi siriani dopo essere stato minacciato di morte da fanatici dello Stato Islamico che m’insultavano in quanto, a loro dire, ero (anch’io) icona delle velleità colonialistiche dell’odiato Occidente. Spogliatomi dell’ordinario abito rosso (orlato di bianco), fuggii dunque clandestinamente, salendo, insieme a quei bimbi, sopra un barcone di migranti che avevano deciso di affrontare il mare aperto, diretto verso l’Italia. Fummo tratti in salvo da una vedetta della Guardia Costiera italiana, che ci caricò a bordo.

Sbarcati in Sicilia, i funzionari addetti all’accoglienza dei profughi chiesero anche a me di mostrare i documenti personali. Al che risposi: Documenti? Quali documenti? Nessuno, nella mia lunga vita, mi ha chiesto i documenti! Tutti mi conoscono. Chi non conosce Babbo Natale? Mi conoscono poliziotti e guardie di mezzo mondo. Ecco perché nessuno, prima d’ora, mi aveva mai chiesto i documenti. Mai. Il mio ruolo sociale è tale – questo sostenni – da consentirmi uno speciale lasciapassare universalmente riconosciuto: Signori funzionari, sono io il vero, unico, inconfondibile Babbo Natale. Se credete, sottoponetemi alla prova del DNA: i miei cromosomi sono simili a quelli delle genti làpponi, vi troverete la prova che non mento. M’ero recato ad Aleppo, in Siria, su invito dell’UNICEF per compiere la mia missione, ossia recare doni ai bimbi buoni. Nessun altro sulla terra ha il mio DNA, eventuali altri Babbi Natale sono degli impostori!

I funzionari italiani ascoltarono in silenzio. Che strana storia! pensarono. D’altronde, il loro ruolo imponeva di far rispettare la legge: occorreva, perciò, svolgere le ricerche del caso e verificare i dati. Trascorsero mesi, prima che si accertasse la mia identità. Sono ora tornato nella mia casetta in Via del Buon Natale, nel Distretto di Babbilandia del Paese di Babbònia, di cui sono originari i miei antenati.

Pochi conoscono il Paese di Babbonia, ancor meno turisti hanno visitato il Distretto di Babbilandia. In ogni caso, da tempo immemorabile un’infinità di bimbi han ricevuto in tutto il mondo una caramella, un dono, un sorriso da Babbo Natale. Perciò, sia ben chiaro: Babbo Natale esiste! E chi afferma il contrario andrà severamente punito. Ai miei estimatori ed ai lettori de la fonte, un affettuoso Buon Natale!

 

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