La nostra regione è piccola e da sempre è considerata la cenerentola d'Italia. Impossibile, per essa, competere con le altre regioni, anche quelle limitrofe. Il mare, la collina, la montagna, la storia… tutto questo è stato sempre ritenuto "minore", se paragonato alle risorse dell'Abruzzo, della Puglia e della Campania.
Da sempre il Molise ha fatto affidamento sulla terra, sulla semplicità e l'artigianalità dei suoi prodotti. Ma tutto questo non è bastato, e sempre più frequenti e consistenti sono stati i flussi migratori che hanno sparpagliato i molisani nel mondo.
La terra continuava a dare quel poco che serviva per il sostentamento. La terra. Da cui parte tutto. Cibo, riparo, dimora. Terra, fonte di vita, a cui si dovrebbe essere grati e invece quasi sempre la si rende vittima delle scellerate azioni umane, dell'ingordigia, dell'avidità, del menefreghismo. Sfruttata, depredata, spogliata, umiliata, deturpata, massacrata, offesa, stuprata e, non da ultimo, avvelenata.
Io amo il Molise, il mio Molise. Sapere dalle ultime vicende di cronaca locale che questa terra, la mia terra, sia stata sacrificata per i loschi affari di qualche ominide senza scrupoli, mi riempie di rabbia e amarezza.
È troppo facile riempirsi la bocca di belle parole, di morale e moralismi, di etica e religione, quando alla prima occasione non ci si pensa due volte a sacrificare il creato, ciò che Dio ci ha dato in dono. Non si può, di fronte a tutto questo, restare in disparte e scuotere la testa, guardare senza fare nulla. L'apatia è stata sempre il male di questa nostra regione, reagire a un sopruso non è solo lecito, è anche doveroso.
È la nostra terra, abbiamo il dovere di difenderla, di proteggerla, di tutelarla, perché quando anche la terra viene sacrificata in nome del dio denaro, cos'altro rimane per vivere? Avete presente la storia di Re Mida? Si può trasformare ogni cosa in oro, ma l'oro non si mangia… ☺
bonsai79@katamail.com
La nostra regione è piccola e da sempre è considerata la cenerentola d'Italia. Impossibile, per essa, competere con le altre regioni, anche quelle limitrofe. Il mare, la collina, la montagna, la storia… tutto questo è stato sempre ritenuto "minore", se paragonato alle risorse dell'Abruzzo, della Puglia e della Campania.
Da sempre il Molise ha fatto affidamento sulla terra, sulla semplicità e l'artigianalità dei suoi prodotti. Ma tutto questo non è bastato, e sempre più frequenti e consistenti sono stati i flussi migratori che hanno sparpagliato i molisani nel mondo.
La terra continuava a dare quel poco che serviva per il sostentamento. La terra. Da cui parte tutto. Cibo, riparo, dimora. Terra, fonte di vita, a cui si dovrebbe essere grati e invece quasi sempre la si rende vittima delle scellerate azioni umane, dell'ingordigia, dell'avidità, del menefreghismo. Sfruttata, depredata, spogliata, umiliata, deturpata, massacrata, offesa, stuprata e, non da ultimo, avvelenata.
Io amo il Molise, il mio Molise. Sapere dalle ultime vicende di cronaca locale che questa terra, la mia terra, sia stata sacrificata per i loschi affari di qualche ominide senza scrupoli, mi riempie di rabbia e amarezza.
È troppo facile riempirsi la bocca di belle parole, di morale e moralismi, di etica e religione, quando alla prima occasione non ci si pensa due volte a sacrificare il creato, ciò che Dio ci ha dato in dono. Non si può, di fronte a tutto questo, restare in disparte e scuotere la testa, guardare senza fare nulla. L'apatia è stata sempre il male di questa nostra regione, reagire a un sopruso non è solo lecito, è anche doveroso.
È la nostra terra, abbiamo il dovere di difenderla, di proteggerla, di tutelarla, perché quando anche la terra viene sacrificata in nome del dio denaro, cos'altro rimane per vivere? Avete presente la storia di Re Mida? Si può trasformare ogni cosa in oro, ma l'oro non si mangia… ☺
La nostra regione è piccola e da sempre è considerata la cenerentola d'Italia. Impossibile, per essa, competere con le altre regioni, anche quelle limitrofe. Il mare, la collina, la montagna, la storia… tutto questo è stato sempre ritenuto "minore", se paragonato alle risorse dell'Abruzzo, della Puglia e della Campania.
Da sempre il Molise ha fatto affidamento sulla terra, sulla semplicità e l'artigianalità dei suoi prodotti. Ma tutto questo non è bastato, e sempre più frequenti e consistenti sono stati i flussi migratori che hanno sparpagliato i molisani nel mondo.
La terra continuava a dare quel poco che serviva per il sostentamento. La terra. Da cui parte tutto. Cibo, riparo, dimora. Terra, fonte di vita, a cui si dovrebbe essere grati e invece quasi sempre la si rende vittima delle scellerate azioni umane, dell'ingordigia, dell'avidità, del menefreghismo. Sfruttata, depredata, spogliata, umiliata, deturpata, massacrata, offesa, stuprata e, non da ultimo, avvelenata.
Io amo il Molise, il mio Molise. Sapere dalle ultime vicende di cronaca locale che questa terra, la mia terra, sia stata sacrificata per i loschi affari di qualche ominide senza scrupoli, mi riempie di rabbia e amarezza.
È troppo facile riempirsi la bocca di belle parole, di morale e moralismi, di etica e religione, quando alla prima occasione non ci si pensa due volte a sacrificare il creato, ciò che Dio ci ha dato in dono. Non si può, di fronte a tutto questo, restare in disparte e scuotere la testa, guardare senza fare nulla. L'apatia è stata sempre il male di questa nostra regione, reagire a un sopruso non è solo lecito, è anche doveroso.
È la nostra terra, abbiamo il dovere di difenderla, di proteggerla, di tutelarla, perché quando anche la terra viene sacrificata in nome del dio denaro, cos'altro rimane per vivere? Avete presente la storia di Re Mida? Si può trasformare ogni cosa in oro, ma l'oro non si mangia… ☺
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