molise assediato
26 Ottobre 2010 Share

molise assediato

 

Abbiamo da pochi giorni chiuso – 8 ottobre –  il capitolo della seconda assemblea regionale di Libera, presieduta dalla coordinatrice nazionale Gabriella Stramaccioni, ed è opportuno fare qualche riflessione.

La partecipazione è stata soddisfacente, anche in considerazione dei tempi che corrono, e l’incontro – ne La cittadella della carità – ha sancito la nascita del presidio di Termoli, composto da persone molto motivate a rendere il presidio un punto di riferimento rispetto ai temi della giustizia sociale, a quelli della lotta a tutte le forme di comportamenti mafiosi, come pure alle questioni che mettono in rilievo le condizioni di sofferenza delle famiglie delle vittime di ogni mafia. Quello che emerge dagli interventi è la necessità assoluta di documentare il degrado sociale e culturale che sta abbattendosi sul Molise, regione nella quale le infiltrazioni malavitose sono ormai sotto gli occhi di tutti. Infatti, il panorama sociale, politico e culturale che emerge dalle osservazioni dei presenti è desolante e fotografa una regione che lentamente ma inesorabilmente sta andando alla deriva a causa di una colpevole incompetenza della classe dirigente. Tale manifesta imperizia amministrativa si accompagna all’estrema indifferenza di quasi tutto il ceto politico regionale ai bisogni concreti della gente, al suo patimento quotidiano che spesso si manifesta nella sofferenza fisica dei lavoratori dipendenti e delle loro famiglie costrette a fare salti mortali per arrivare alla fine del mese e  vivere con dignità, così come la prevalente cultura, di origine contadina, della popolazione molisana ha abituato a fare. A ciò si aggiunge un processo di degenerazione morale  che favorisce la diffusione abnorme della corruzione e della collusione con la cultura mafiosa e con il malaffare. Le inchieste penali che incombono su una parte cospicua della classe dirigente regionale – Black hole; la Turbogas; Piedi d’argilla; la questione dei bond regionali; Bain e Co; – sono talmente numerose da ingenerare la convinzione della inarrestabilità del processo corruttivo che contraddistingue la regione molisana -. Inoltre, la diffusione ormai troppo ampia dell’uso degli stupefacenti si accompagna ad una consistente crescita della malavita; l’ampliamento abnorme delle centrali eoliche sul nostro territorio è favorito dalle difficoltà finanziarie delle amministrazioni locali, visto che il governo Berlusconi con la finanziaria 2010 ha di molto ridotto le risorse che di solito sono erogate a favore degli Enti locali.

Le pressioni dei colossi economici ed imprenditoriali per la realizzazione del parco eolico “off shore”  sulla classe politica regionale sono impudenti e sfacciate; infine, ma non ultima, c’è la ventilata costruzione della centrale nucleare nell’agro termolese. Ebbene, tali inchieste, di cui sopra, e gli indirizzi programmatici, a detrimento dei livelli qualitativi di vita degli abitanti e dello stesso assetto del territorio, a forte vocazione turistico/culturale, fanno presagire che la corruzione si stia espandendo a macchia d’olio e la riduzione dei livelli di guardia civile e morale condizioni terribilmente le vicende e la quotidiana amministrazione della nostra regione. Infatti, il nostro sembra un territorio sempre attraversato da disastri, da catastrofi naturali, come da “conflitti bellici deterrenti”, se è vero, come appare presumibile credere, che la popolazione civile, o almeno la parte più vigile di essa, si sente sull’orlo di un baratro, sensazione che solo i conflitti o le distruzioni possono  provocare. Le lotte molto partecipate e i confronti aspri sono quelli politico-civili che una parte attenta della popolazione molisana sta conducendo per arginare la rissosa, volgare e prepotente attenzione che alcune frange dell’imprenditoria industriale prevalentemente non molisana stanno dimostrando nei confronti della regione Molise: infatti, di fronte all’ingor- digia smodata di cordate imprenditoriali il Molise appare come la terra degli Apache, prima da conquistare e poi da distruggere (l’eolico selvaggio; l’inceneritore di Montagano; l’abbandono di una politica di crescita economica che privilegi il turismo, la cultura, la natura dello stesso territorio molisano; la prospettiva non irreale di un insediamento nucleare lo dimostrano a chiare lettere). Le distruzioni, destinate ad impoverire letteralmente il Molise fino a renderlo decrepito, sono anche le politiche industriali che vengono programmate all’insaputa delle popolazioni che si vedono impoverita prima e distrutta dopo la propria regione. Tutto ciò sta capitando anche perché una parte della classe politica regionale pare si stia lasciando condizionare dalle promesse e dal denaro, di dubbia provenienza, di gruppi imprenditoriali o finanziari che così intendono annullare le coscienze dei molisani e distruggere la bellezza antica del suo territorio. Ecco, dunque, la ragione per la quale l’assemblea regionale di Libera è stata importante;  essa ha anche messo a nudo questo spaventoso momento e nello stesso tempo ha evidenziato i livelli preoccupanti del decadimento morale e civile al quale la società molisana è destinato, se non reagisce con tempestiva durezza. La partecipazione più consistente ed attiva della popolazione molisana è auspicata ed è necessariamente fondamentale, se si intende porre un argine alla rovina irreversibile del territorio e alla decadenza civile e etica  della  popolazione.

Il Molise, per la qualità elevata della sua storia antica (la presenza sannita; la civiltà greco-romana; il dominio squisitamente romano, etc.), per le bellezze incantevoli ed ancora sostanzialmente incontaminate del suo territorio, merita un altro percorso ed una diversa tensione verso le prospettive di un futuro culturale ed economico molto differente; per realizzare queste eventualità è necessario far crescere la coscienza civile e la generosa partecipazione della popolazione regionale alla realizzazione di obiettivi comuni, il cui fine sia il benessere materiale ma anche esistenziale di tutti. ☺

bar.novelli@micso.net

 

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