Che buona la Ministra Gelmini. Tutti abbiamo potuto ammirarla all’inaugurazione della nuova scuola di San Giuliano dove, a fianco del Capo e davanti alle telecamere delle tv nazionali, ha dichiarato quanta magnificenza e innovazione c’erano in quella struttura. Una grande costruzione molto sicura, con palestra, piscina, sede universitaria (?), ampie uscite di sicurezza, fontana con tanto di statue, più varie ed eventuali. Il giorno dopo però, lontana da San Giuliano e dai grandi riflettori, ci ha fatto candidamente sapere: “peccato che non ha i numeri per rimanere aperta”. Ma allora ci prendono per i fondelli o abbiamo assistito a un film? Tutta l’Italia ha visto una gran bella fiction! Un gran bel minestrone! Dicono tutto e il suo esatto contrario. Chiuderanno 4000 scuole e ne inaugurano una (costosissima) che dovrà essere chiusa. Taglieranno 60 mila docenti però sono a favore del tempo pieno; bisognerebbe dunque assumerne! Vogliono completare velocemente la ricostruzione ma ammettono di nascosto e a denti stretti che i fondi non ci sono! Ecco la dimostrazione, nel caso ce ne fosse ancora bisogno, che questo è il governo degli annunci a sensazione. Un Governo di pubblicitari, maghi e guaritori, che hanno il solo scopo di vendere il prodotto, non importa come o passando sul cadavere di chi. Loro lavorano per “target”, obiettivi. Raggiungere più persone possibili e vendergli un prodotto, più spesso delle illusioni, è questo il loro lavoro. E per far ciò usano (perché è loro) il più potente strumento di persuasione disponibile sul mercato: le televisioni. Poco importa poi se si inaugura una struttura mastodontica e costosissima che dopo un po’ rischia di rimanere chiusa o, nella migliore delle ipotesi, di essere destinata ad altro uso. Così come propagandare ai quattro venti l’invio dell’esercito a presidiare le città, salvo poi scoprire che i crimini non diminuiscono. Oppure quando si afferma di aver ripulito Napoli dalla monnezza e ometterci candidamente che è stata solo nascosta sotto il tappeto. E che dire dei nuovi fulminati sulla via di Damasco? Ricordate chi erano in Italia gli strenui difensori del “libero mercato”? Tremonti e Berlusconi.
I liberisti della Finanza e dell’Economia, quelli che ci propinavano il “libero mercato” come la panacea di tutti i mali, quelli delle liberalizzazioni selvagge e contro tutte le forme protezionistiche che garantivano produzioni di merci e servizi a prezzi controllati. Quali sono i beni e i servizi che, comprati a “libero mercato”, sono diventati più convenienti? Il pane? La pasta? Il latte? Il metano? La benzina? L’energia elettrica? I trasporti? Le telecomunicazioni?… e chi più ne ha più ne metta. Quanti danni si fanno in nome del dio denaro e della proprietà privata. Con il crollo delle Borse di tutto il mondo e il fallimento delle banche questi “liberalizzatori selvaggi” sembrano di colpo ravveduti. Ora parlano di nazionalizzare le banche! In tutte le nazioni capitalistiche e a “libero mercato” lo stato entrerà, con soldi pubblici, nel capitale delle banche. Il Grande Comunicatore, che dice tutto e il suo esatto contrario, ha dichiarato: quello che fino a ieri era peccato (soldi pubblici per aiutare i privati), ora non lo è più! E se non dovesse essere sufficiente nazionalizzeranno pure le aziende di energia elettrica, telecomunicazione e trasporti?
Vuoi vedere che alla fine, come ultimo baluardo a protezione del “libero mercato”, metteranno il buon vecchio Fidel Castro? ☺
terraecolle@gmail.com
Che buona la Ministra Gelmini. Tutti abbiamo potuto ammirarla all’inaugurazione della nuova scuola di San Giuliano dove, a fianco del Capo e davanti alle telecamere delle tv nazionali, ha dichiarato quanta magnificenza e innovazione c’erano in quella struttura. Una grande costruzione molto sicura, con palestra, piscina, sede universitaria (?), ampie uscite di sicurezza, fontana con tanto di statue, più varie ed eventuali. Il giorno dopo però, lontana da San Giuliano e dai grandi riflettori, ci ha fatto candidamente sapere: “peccato che non ha i numeri per rimanere aperta”. Ma allora ci prendono per i fondelli o abbiamo assistito a un film? Tutta l’Italia ha visto una gran bella fiction! Un gran bel minestrone! Dicono tutto e il suo esatto contrario. Chiuderanno 4000 scuole e ne inaugurano una (costosissima) che dovrà essere chiusa. Taglieranno 60 mila docenti però sono a favore del tempo pieno; bisognerebbe dunque assumerne! Vogliono completare velocemente la ricostruzione ma ammettono di nascosto e a denti stretti che i fondi non ci sono! Ecco la dimostrazione, nel caso ce ne fosse ancora bisogno, che questo è il governo degli annunci a sensazione. Un Governo di pubblicitari, maghi e guaritori, che hanno il solo scopo di vendere il prodotto, non importa come o passando sul cadavere di chi. Loro lavorano per “target”, obiettivi. Raggiungere più persone possibili e vendergli un prodotto, più spesso delle illusioni, è questo il loro lavoro. E per far ciò usano (perché è loro) il più potente strumento di persuasione disponibile sul mercato: le televisioni. Poco importa poi se si inaugura una struttura mastodontica e costosissima che dopo un po’ rischia di rimanere chiusa o, nella migliore delle ipotesi, di essere destinata ad altro uso. Così come propagandare ai quattro venti l’invio dell’esercito a presidiare le città, salvo poi scoprire che i crimini non diminuiscono. Oppure quando si afferma di aver ripulito Napoli dalla monnezza e ometterci candidamente che è stata solo nascosta sotto il tappeto. E che dire dei nuovi fulminati sulla via di Damasco? Ricordate chi erano in Italia gli strenui difensori del “libero mercato”? Tremonti e Berlusconi.
I liberisti della Finanza e dell’Economia, quelli che ci propinavano il “libero mercato” come la panacea di tutti i mali, quelli delle liberalizzazioni selvagge e contro tutte le forme protezionistiche che garantivano produzioni di merci e servizi a prezzi controllati. Quali sono i beni e i servizi che, comprati a “libero mercato”, sono diventati più convenienti? Il pane? La pasta? Il latte? Il metano? La benzina? L’energia elettrica? I trasporti? Le telecomunicazioni?… e chi più ne ha più ne metta. Quanti danni si fanno in nome del dio denaro e della proprietà privata. Con il crollo delle Borse di tutto il mondo e il fallimento delle banche questi “liberalizzatori selvaggi” sembrano di colpo ravveduti. Ora parlano di nazionalizzare le banche! In tutte le nazioni capitalistiche e a “libero mercato” lo stato entrerà, con soldi pubblici, nel capitale delle banche. Il Grande Comunicatore, che dice tutto e il suo esatto contrario, ha dichiarato: quello che fino a ieri era peccato (soldi pubblici per aiutare i privati), ora non lo è più! E se non dovesse essere sufficiente nazionalizzeranno pure le aziende di energia elettrica, telecomunicazione e trasporti?
Vuoi vedere che alla fine, come ultimo baluardo a protezione del “libero mercato”, metteranno il buon vecchio Fidel Castro? ☺
Che buona la Ministra Gelmini. Tutti abbiamo potuto ammirarla all’inaugurazione della nuova scuola di San Giuliano dove, a fianco del Capo e davanti alle telecamere delle tv nazionali, ha dichiarato quanta magnificenza e innovazione c’erano in quella struttura. Una grande costruzione molto sicura, con palestra, piscina, sede universitaria (?), ampie uscite di sicurezza, fontana con tanto di statue, più varie ed eventuali. Il giorno dopo però, lontana da San Giuliano e dai grandi riflettori, ci ha fatto candidamente sapere: “peccato che non ha i numeri per rimanere aperta”. Ma allora ci prendono per i fondelli o abbiamo assistito a un film? Tutta l’Italia ha visto una gran bella fiction! Un gran bel minestrone! Dicono tutto e il suo esatto contrario. Chiuderanno 4000 scuole e ne inaugurano una (costosissima) che dovrà essere chiusa. Taglieranno 60 mila docenti però sono a favore del tempo pieno; bisognerebbe dunque assumerne! Vogliono completare velocemente la ricostruzione ma ammettono di nascosto e a denti stretti che i fondi non ci sono! Ecco la dimostrazione, nel caso ce ne fosse ancora bisogno, che questo è il governo degli annunci a sensazione. Un Governo di pubblicitari, maghi e guaritori, che hanno il solo scopo di vendere il prodotto, non importa come o passando sul cadavere di chi. Loro lavorano per “target”, obiettivi. Raggiungere più persone possibili e vendergli un prodotto, più spesso delle illusioni, è questo il loro lavoro. E per far ciò usano (perché è loro) il più potente strumento di persuasione disponibile sul mercato: le televisioni. Poco importa poi se si inaugura una struttura mastodontica e costosissima che dopo un po’ rischia di rimanere chiusa o, nella migliore delle ipotesi, di essere destinata ad altro uso. Così come propagandare ai quattro venti l’invio dell’esercito a presidiare le città, salvo poi scoprire che i crimini non diminuiscono. Oppure quando si afferma di aver ripulito Napoli dalla monnezza e ometterci candidamente che è stata solo nascosta sotto il tappeto. E che dire dei nuovi fulminati sulla via di Damasco? Ricordate chi erano in Italia gli strenui difensori del “libero mercato”? Tremonti e Berlusconi.
I liberisti della Finanza e dell’Economia, quelli che ci propinavano il “libero mercato” come la panacea di tutti i mali, quelli delle liberalizzazioni selvagge e contro tutte le forme protezionistiche che garantivano produzioni di merci e servizi a prezzi controllati. Quali sono i beni e i servizi che, comprati a “libero mercato”, sono diventati più convenienti? Il pane? La pasta? Il latte? Il metano? La benzina? L’energia elettrica? I trasporti? Le telecomunicazioni?… e chi più ne ha più ne metta. Quanti danni si fanno in nome del dio denaro e della proprietà privata. Con il crollo delle Borse di tutto il mondo e il fallimento delle banche questi “liberalizzatori selvaggi” sembrano di colpo ravveduti. Ora parlano di nazionalizzare le banche! In tutte le nazioni capitalistiche e a “libero mercato” lo stato entrerà, con soldi pubblici, nel capitale delle banche. Il Grande Comunicatore, che dice tutto e il suo esatto contrario, ha dichiarato: quello che fino a ieri era peccato (soldi pubblici per aiutare i privati), ora non lo è più! E se non dovesse essere sufficiente nazionalizzeranno pure le aziende di energia elettrica, telecomunicazione e trasporti?
Vuoi vedere che alla fine, come ultimo baluardo a protezione del “libero mercato”, metteranno il buon vecchio Fidel Castro? ☺
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