primo marzo in molise   di Paolo Cimini
31 Gennaio 2012 Share

primo marzo in molise di Paolo Cimini

 

Il primo marzo 2012 ci sarà la terza edizione della manifestazione promossa dai comitati “primo marzo” sparsi in tutta Italia. In diverse città verranno indetti scioperi con l’adesione di cittadini migranti ed italiani, in altre città verranno organizzati presidi, convegni, feste.

Il comitato primo marzo di Campobasso intende promuovere un’iniziativa pubblica con la proiezione del film “Benvenuti in Italia”, realizzato dall’Archivio delle Memorie Migranti, con la presenza di uno degli autori, con il quale ci sarà un confronto al termine della visione del film.

La finalità principale dei comitati “primo marzo” è quella di promuovere una cultura dell’accoglienza e dell’inclusione attraverso convegni, film, iniziative nelle scuole, cercando di costruire ponti con i settori della popolazione più esposti al pregiudizio nei confronti dei migranti, per mancanza di informazioni sui dati reali del fenomeno migratorio.

Nei mesi passati il comitato primo marzo di Campobasso ha dedicato il suo impegno alla campagna “l’Italia sono anch’io”, raccogliendo le firme sulle leggi di iniziativa popolare sulla cittadinanza e sul diritto di voto per i migranti alle elezioni amministrative. Le iniziative nelle piazze e davanti ad alcune chiese ci hanno permesso di avere alcune indicazioni positive e negative sui diritti da estendere ai migranti che vivono stabilmente nel nostro Paese: molte persone hanno firmato entrambi le leggi, altre hanno espresso perplessità sull’opportunità di estendere il diritto di voto agli stranieri, altri ancora ci hanno ignorato.

Come molti lettori sapranno, il progetto della casa delle culture, che dovrebbe rappresentare l’attività principale del comitato, è bloccato a causa della non decisione del sindaco sulla sede di vico Carnaio e questo ha rallentato il nostro lavoro perché non abbiamo una sede adeguata per promuovere iniziative sociali e culturali per far incontrare cittadini stranieri e cittadini campobassani.

La sede di vico Carnaio è strategica perché si trova nel centro storico dove abitano molti stranieri, perché in questa sede l’Agesci ha già fatto un lavoro educativo con bambini italiani, stranieri e rom.

Abbiamo chiesto pubblicamente al sindaco di darci una risposta definitiva, ricordandogli che abbiamo sempre dato la nostra disponibilità a lavorare insieme con le istituzioni per promuovere politiche attive e costruttive sul tema dell’immigrazione e della insicurezza dei cittadini (che si basa sulla paura e la disinformazione).

Sappiamo che il nostro lavoro non è facile, non è facile coinvolgere gli immigrati; sappiamo che un lavoro proficuo ha bisogno di tempo e deve essere di rete, con il contributo di associazioni e persone volontarie.

Certamente senza una sede il nostro lavoro non si può fare.

Per questo stiamo valutando opzioni alternative, se la questione vico Carnaio va per le lunghe.

Nel frattempo continuiamo a vederci (il mercoledì alle 18.30 al terzo spazio in via Mazzini a Campobasso) ed a fare iniziative.

primomarzo2010campobasso@gmail.com

 

 

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